Volto coperto, abbigliamento nero, caschi a proteggere.
Così un gruppo di sedicenti tifosi si è affrontato tra via Moresco e ponte Serra, a pochi passi dallo stadio.
Fumogeni e petardi sono stati poi il corollario di uno scontro che sembrava potesse essere scongiurato dalla presenza massiccia delle forze dell’ordine e dalle numerose indicazioni arrivate dai gruppi di tifoseria organizzata che, nei giorni scorsi, avevano già condannato gli episodi di violenza tra sostenitori di Genoa e Sampdoria.
Secondo le prime informazioni diffuse dalle forze dell'ordine, intervenute per sedare la rissa, sarebbero circa sessanta le persone coinvolte nello scontro di questo pomeriggio. Si tratterebbe di trenta sostenitori del Genoa e trenta sostenitori della Sampdoria che si sarebbero affrontati con spranghe, bottiglie e fumogeni.
Lo scontro di questo pomeriggio, ha purtroppo confermato i recenti e dilaganti timori di commercianti e residenti della zona.
Ponte Serra e via Moresco, al momento, risultano chiuse al traffico.
“Tre agenti sono rimasti feriti negli scontri tra tifosi in vista del derby di stasera tra Genoa e Sampdoria”, dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, secondo cui “i poliziotti hanno riportato contusioni a caviglie, gambe e ginocchia poiché sono stati colpiti da spranghe bastonate e dal lancio di bottiglie di vetro; sono stati portati via in ambulanza”. “Questi episodi - ha aggiunto - rappresentano l’eterno ritorno della violenza tra tifoserie di calcio che ha reso la città cornice di episodi sconsiderati che nulla hanno a che vedere con lo sport. Gli scontri tra questi gruppi di delinquenti, armati di mazze e bombe carta, non possono più essere tollerati. Anche perché i personaggi in questione sono criminali travestiti da tifosi, che devono essere perseguiti e fermati una volta per tutte. La Polizia, ancora una volta con grande professionalità e coraggio, ha saputo gestire la situazione, ma il numero dei feriti tra le Forze dell’Ordine potrebbe comunque aumentare dal momento che gli scontri stanno continuando”. “Non possiamo più accettare - ha continuato Pianese - che eventi di questa natura continuino a ripetersi mettendo a rischio l’incolumità di agenti e cittadini e che ogni partita di calcio diventi un pretesto per scatenare la guerriglia urbana. Chiediamo immediatamente, oltre a un controllo meticoloso delle partite maggiormente a rischio che devono essere trattate con la massima attenzione, di chiudere i settori in cui si annidano le frange più estremiste e di inasprire il Daspo per tutti coloro che continuano a portare la violenza dentro e fuori dagli stadi”, ha concluso.