Tanto tuonò che piovve. E pareva già abbastanza evidente fin da subito come l'infortunio capitato a Ruslan Malinovskyi potesse avere un'entità molto seria. Così è effettivamente risultato agli esami strumentali effettuati sulla caviglia destra del centrocampista ucraino uscito malconcio dal Penzo intorno all'ora di gioco.
L'ex Atalanta, uscito in lacrime e in barella dal terreno di gioco, come si legge nella nota del club "ha riportato una lussazione articolare e una frattura del perone".
L’intervento, eseguito in mattinata dal professor Federico Santolini e dalla sua equipe, "è perfettamente riuscito. Il giocatore sta bene e inizierà nei prossimi giorni la riabilitazione presso le strutture del Club" hanno quindi fatto sapere da Villa Rostan.
Una grossa tegola per il centrocampista stesso, al quale in queste ore sono arrivati tantissimi messaggi di auguri di pronta guarigione da tutto il popolo rossoblù, e per il tecnico Alberto Gilardino.
In una rosa che fin qui ha mostrato importanti lacune qualitative negli uomini a disposizione e nella proposta offensiva, Malinovskyi rappresentava una pedina assolutamente non di poco conto, un uomo di punta tra le scelte offensive del mister. Con lui fuori, un Messias spesso infortunato e un Vitinha volitivo ma che quest'anno sta faticando a mettere in mostra i lampi di classe visti lo scorso anno, sarà quasi necessariamente ed esclusivamente con l'organizzazione di gioco che il Grifone potrà provare a sovvertire numeri finora impietosi sul fronte offensivo.
Quelli che finora, nei tre scontri diretti con Monza, Hellas e Venezia vedono all'attivo dei rossoblù 2 tiri in porta ed un solo gol.