Il mondo del teatro genovese piange la scomparsa di Anna Laura Messeri, per oltre 50 anni colonna del Teatro Stabile di Genova.
Tutto ha avuto inizio con la chiamata di Ivo Chiesa, a cui oggi è intitolato il Teatro Nazionale di Genova. Da lì e dai suoi insegnamenti sono passati nomi come Enrico Campanati, Sara Bertelà, Elisabetta Pozzi, Valerio Binasco fino a nomi noti del piccolo schermo come Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Maurizio Lastrico.
Lo scorso anno aveva deciso di raccontarsi nel libro sulla didattica teatrale “Le regole del gioco”, edito da Franco Angeli.
“Mi premeva focalizzare l’attenzione sulla fase iniziale per trasmettere certi principi essenziali se si vuole affrontare lo studio della recitazione evitando idee devianti, illusioni e quant’altro - raccontava all’Ansa in occasione della presentazione - l’impostazione iniziale è fondamentale, a me premeva dare le basi”.
E, per lavorare sulla voce, il vero strumento dell’attore, Anna Laura Messeri partiva dall’esercizio fisico: “La voce è una manifestazione del corpo - diceva - usare il proprio corpo significa sciogliersi. Spesso quando i giovani si iscrivono e iniziano a lavorare sono ingessati. Avere consapevolezza della propria fisicità è essenziale”.
Inizialmente poco interessata all’insegnamento del teatro, fu proprio con la chiamata di Ivo Chiesa che le si spalancarono davanti le porte della professione che ha poi portato avanti per decenni allo Stabile di Genova.
Il momento più bello? “Quando ho scoperto che era bello insegnare - rispondeva - ho capito che attraverso questo lavoro mi esprimevo ed ero utile ai giovani”.