Sport - 21 settembre 2024, 19:45

Genoa ko senza appello, Gila: “Dall'infortunio di Malinovskyi usciti dal campo, mi assumo le colpe”

Il tecnico ammette le pecche dei suoi e guarda al derby di mercoledì: “Non possiamo permetterci questo tipo di atteggiamento”

Genoa ko senza appello, Gila: “Dall'infortunio di Malinovskyi usciti dal campo, mi assumo le colpe”

Un Genoa irriconoscibile, incapace di impensierire la difesa di un Venezia che nella ripresa riesce a portare a casa anche abbastanza agevolmente la sua prima vittoria stagionale.

Un solo tiro verso la porta di Joronen, nessuno nello specchio, e moltissimi passaggi imprecisi a corollario di una prova quasi totalmente opposta a quella chiesta alla vigilia da un mister Gilardino che al termine della sfida del “Penzo”, ai microfoni di Dazn, non ha cercato scuse o alibi ma ha piuttosto ammesso l'inadeguatezza della prestazione del Grifone.

Con un preciso momento di stacco totale della spina da parte dei suoi: “Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, nel secondo dopo l'infortunio di Malinovskyi abbiamo abbandonato la gara. E non è una questione di disposizione tattica perché con la Roma ci siamo messi 4-2-4 e siamo andati a riprenderla. E' questione proprio di dinamismo, di rispettare le distanze, di duelli, di aggressività, di contrasti vinti, di pulizia nei palloni”.

“E' totalmente colpa mia, mi assumo totalmente le responsabilità - ha aggiunto il tecnico biellese -. C'è da lavorare tanto, ne sono consapevole, convinto e sicuro lo sia anche la squadra, ma soprattutto c'è da capire a che punto siamo e che cosa dobbiamo fare di questa stagione. Penso lo sappiano bene, se ne parla tanto durante la settimana. Quando però poi nel secondo tempo hai questo tipo di sensazioni e vedi determinate cose in campo viene tutto un po' meno. Bisogna ripartire e avere lucidità nelle analisi”.

Lucidità venuta meno dopo l'uscita dell'ucraino in campo, laddove sono sembrate mancare anche determinazione e rapidità nel possesso palla: “Dovevamo, soprattutto coi difensori laterali, condurre per attirarli in maniera efficace e trovare spazio. Tante volte lanciavamo e avevamo i centrocampisti bassi a costruire quindi arrivavamo in ritardo sulle seconde palle, c'è venuto a mancare questo tipo di situazione - ha aggiunto Gilardino - Anche nel primo tempo potevamo e dovevamo fare meglio, anche in ampiezza nell'uno contro uno puntando i loro quinti. Abbiamo fatto poco”.

La possibilità per resettare c'è, ed è anche ravvicinata. Nel derby di Coppa Italia, però, servirà un altro Genoa, non la sua brutta copia vistasi in Veneto: “Menomale che giochiamo tra pochi giorni. C'è da ricaricare le energie, fare analisi lucide e attente. E' normale che non potremmo essere quelli del secondo tempo di oggi, dovremmo fare di più sia mercoledì sia contro la Juventus. Mi assumo le responsabilità per com'è andata la partita in generale ma soprattutto dal 10' del secondo tempo: non possiamo permetterci di avere questo tipo di atteggiamento dal punto di vista mentale, tecnico e tattico”.

Intanto nelle prossime ore si saprà di più sull'infortunio al centrocampista ucraino: “Notizie concrete non ne ho, sembra un infortunio veramente grave alla caviglia, mi auguro lo sia meno di quanto ci si possa pensare perché per noi Ruslan è un giocatore importante”.

Mattia Pastorino


Sei un tifoso? Ti occupi di un club di tifosi? Sei un appassionato di calcio?
Contattaci: daremo spazio ai tuoi pareri, umori e commenti sul Genoa. Scrivi a redazione@lavocedigenova.it

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU