Attualità - 18 settembre 2024, 10:27

Genova non raggiunge l’obiettivo della raccolta differenziata: multa da duecentocinquantaduemila euro da pagare alla Regione

Nonostante i miglioramenti negli ultimi anni, la percentuale nel 2023 si è fermata al quarantasette per cento, con un eccesso di oltre cinquantamila tonnellate di rifiuti

Genova non raggiunge l’obiettivo della raccolta differenziata: multa da duecentocinquantaduemila euro da pagare alla Regione

Ammonta a quasi duecentocinquantadue mila euro l’importo che il Comune di Genova dovrà pagare alla Regione Liguria per non aver raggiunto l’obiettivo del sessantacinque per cento di raccolta differenziata nel 2023.  

Pur essendo aumentata la percentuale negli ultimi anni, l'amministrazione comunale non è ancora riuscita a ottenere i risultati sperati, né a completare la costruzione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, che ne avrebbero evitato il trasporto fuori regione.

Il Comune dovrà quindi sborsare cinque euro per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati che supera la soglia del trentacinque per cento del totale raccolto nel 2023. L'anno scorso, la raccolta differenziata a Genova si è fermata al quarantasette per cento, con circa cinquantamila trecentottantanove tonnellate in più di rifiuti indifferenziati rispetto a quanto sarebbe previsto se la differenziata avesse raggiunto il sessantacinque per cento.

Centoquaranta comuni della provincia non dovranno pagare nulla alla Regione, mentre novantaquattro saranno quelli che dovranno versare i contributi previsti. Il genovesato ha registrato la percentuale più bassa in Liguria, con circa il cinquantaquattro per cento.  

A stabilire l’entità del contributo è una legge regionale del 2015. Da quando è stata introdotta, il Comune di Genova ha sempre dovuto pagare, non avendo mai raggiunto i livelli stabiliti.

Nell’ultimo anno la situazione è migliorata, ma i risultati non sono ancora sufficienti, nonostante i progetti avviati. Si prevede che entro il 2025 verranno completati i lavori per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti a Scarpino, ritardati a causa di problemi tecnici. Nella stessa area dovrebbe essere costruito un termovalorizzatore o un gassificatore, in base ai risultati dello studio di fattibilità tecnica ed economica condotto da Amiu.

Redazione

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