Potrebbero subire un parziale allungamento i tempi del processo sulle responsabilità del crollo del ponte Morandi di Genova, la tragedia del 14 agosto 2018 nella quale persero la vita 43 persone coinvolte nel collasso del viadotto Polcevera.
Riprese a ritmo serrato le udienze a palazzo di Giustizia di Genova, gli ultimi giorni nell'aula allestita nella tensostruttura interna al tribunale hanno visto l'avvio di una nuova serie di audizioni di testimoni, questa volta senza controinterrogatorio. Tra i consulenti di parte anche quelli dell'ex di Aspi Giovanni Castellucci che, in una relazione presentata, hanno rigettato ogni ipotesi di riduzione dei costi di gestione nel periodo di competenza per le manutenzioni, sostenendo che i livelli di spesa applicati fossero in linea con gli standard previsti.
Intanto i giudici del collegio, avendo necessità di maggiore chiarezza sulla parte tecnica, chiederanno con ogni probabilità nelle prossime settimane un'integrazione tecnica di perizia rispetto a quanto già emerso nel corso dell'incidente probatorio incentrato sugli elementi che portarono al crollo.
"Adesso - commenta Egle Possetti, portavoce del Comitato in ricordo delle vittime - terminata la parte tecnica con periti anche di parti minori, poi vedremo come si evolverà la questione soprattutto relativa all'integrazione di perizia. E' chiaro che questo allungherà un po' i tempi ma se serve ed è necessario si farà. Ci saranno indicazioni a breve, ce le aspettiamo già entro la prossima settimana".