Sport - 14 settembre 2024, 14:06

Riparte la Serie B. Sampdoria cinica e pratica, Sottil indica la strada verso Cosenza: "Creare fin da subito un'identità forte"

Blucerchiati in campo domani alle 15.00 contro i calabresi: nel mirino la prima vittoria in campionato dopo la partenza a rilento prima della sosta. "Giocare a Marassi? "Un vantaggio, non un peso"

Foto G. Siri

Foto G. Siri

Il debutto ufficiale è già avvenuto due settimane fa con il Bari, ma l'esordio vero e proprio di mister Andrea Sottil sulla panchina della Samp ci sarà domani pomeriggio al Marulla di Cosenza contro i rossoblu di Alvini.

Il tecnico ex Udinese, grazie alla sosta per le Nazionali, ha infatti avuto modo di poter iniziare il proprio percorso alla guida dei blucerchiati, a caccia del primo successo stagionale dopo i soli due punti raccolti nelle prime quattro giornate: "Abbiamo lavorato tanto sul mio metodo e sui miei concetti di calcio - le parole di Sottil in conferenza - il gruppo ha risposto bene, cercando fin da subito di mettere in pratica le mie richieste, soprattutto pensando a quel livello di intensità agonistica e mentale che voglio vedere fin da subito. L'obiettivo principale, in questo momento, è quello di creare un'identità forte: dobbiamo diventare una squadra che gioca un calcio ben preciso, cinico e pratico. E' inutile nascondersi, la Sampdoria deve disputare un campionato da protagonista, ma guai a lasciarsi trascinare dall'ossessione e dall'affanno del risultato".

"La rosa a disposizione? Ho accettato questo progetto non solo per essere arrivato in una piazza dal grande blasone, ma anche per il tipo di squadra che la società ha costruito, con valori importanti dal punto di vista tecnico e umano. E' un gruppo molto duttile e camaleontico, in grado di potersi esprimere con diversi sistemi di gioco, un aspetto sicuramente fondamentale nell'arco della partita e di tutto il campionato".

Chiosa finale sul "Ferraris : "Deve diventare un fortino. Se vieni a giocare o ad allenare nella Sampdoria, giocare a Marassi lo reputo un vantaggio, non un peso: la spinta del nostro stadio e dei nostri tifosi deve darci quella botta di adrenalina per poter arare il campo".

Paolo Garassino


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