Attualità - 11 settembre 2024, 08:00

Dal recupero degli ulivi secolari al presidio Slow Food, Villa Duchessa di Galleria conquista anche il Salone del Gusto di Torino

L’esperienza coi laboratori didattici, il recupero degli uliveti secolari e un olio per la comunità, il tesoro del parco storico protagonista a Terra Madre 2024

Dal recupero degli ulivi secolari al presidio Slow Food, Villa Duchessa di Galleria conquista anche il Salone del Gusto di Torino

Quando, nel 2018, è partito il progetto per il recupero degli uliveti secolari, probabilmente nessuno avrebbe pensato che da quei ‘nonni’ che da oltre quattrocento anni stanno abbracciati al parco di Villa Duchessa di Galliera potesse essere estratto dell’olio.

Invece oggi, a sei anni dall’avvio delle attività, l’olio viene prodotto ed è diventato un presidio Slow Food tanto che sarà protagonista del prossimo Salone Internazionale del Gusto di Torino, Terra Madre.

Il viaggio di questo prezioso oro verde comincia con la volontà di due ragazzi dell’istituto agrario Massano, Michele Montano e Luca Ferrando, di realizzare un progetto per il recupero dell’oliveto e della produzione.

L’oliveto era fermo veramente da tanto tempo - racconta Matteo Frulio, direttore scientifico del Parco di Villa Duchessa di Galliera - si tratta di un oliveto storico che ha apparati radicali di alcuni alberi che hanno anche quattrocento anni”.

Le prime testimonianze circa la produzione di olio in questa zona, dunque, risalgono a diversi secoli fa: “Abbiamo la fortuna di avere questi nonni, come li chiamiamo noi durante le nostre visite guidate, che occupano circa due ettari in tutto”.

Dalla proposta di questi due studenti, trascinati dall’entusiasmo, anche i tecnici del parco hanno deciso di mobilitarsi: “Abbiamo comprato il necessario e abbiamo deciso di provarci. Ci siamo messi di buona lena tra volontari ed esperti che ci hanno dato una mano, su tutto il professor Marcello Maimone e Riccardo Alberico di Aster assieme all’ufficio del Verde del Comune di Genova nella persona di Pierpaolo Grignani. Abbiamo iniziato a fare un’indagine sulla varietà e nel 2020 abbiamo finalmente prodotto il primo olio”.

Due anni di lavoro intenso che hanno portato il parco di Villa Duchessa di Galliera a diventare unico nel suo genere, tanto da essere un parco storico che mantiene ancora la sua tenuta agricola.

Il presidio Slow Food arriva quasi per caso quando a un evento di didattica partecipa anche Mauro Pizzato. “Nel 2023 - prosegue Frulio - ci è stato chiesto di partecipare a una conferenza conclusiva per Slow Fish, uno degli eventi più importanti che ci sia in Italia nel settore delle coste e della pesca. Qui Luciano Barbieri, referente per i presidi liguri degli olivi secolari ha potuto vedere e assaggiare, trovando tutte le caratteristiche necessarie per far parte del presidio”.

L’evento è stata dunque l’occasione di far scoprire una storia unica nel suo genere e di sottolineare l’impegno e l’attività che su più fronti viene portata avanti all’interno del parco.

Dopo i sopralluoghi, in maniera molto naturale, è arrivata la chiocciola come presidio a cui ha fatto seguito anche l’invito a portare l’esempio durante il Salone Internazionale del Gusto di Torino con l’intervento dal titolo ‘Dalla didattica alla comunità al presidio slow food’”.

Il direttore scientifico del parco prosegue: “Abbiamo sempre fatto didattica in maniera molto attenta, Alcuni ragazzi che hanno partecipato hanno avuto anche opportunità lavorative. Puntiamo molto sull’educazione alimentare e sulla didattica ambientale ma puntiamo tanto anche sul lavoro di cura della persona. Curiamo il parco e allo stesso tempo ci teniamo che le persone che collaborano siano accolte bene, si trovino bene e possano fare un percorso formativo che possa essergli utile in futuro. Anche da queste attenzioni arriva il riconoscimento del presidio”.

Una comunità vera e propria fatta di interazioni che abbraccia il territorio voltrese tanto che l’olio prodotto dagli uliveti del parco arriva nei principali forni di Voltri rendendo il tutto meno che a chilometro zero.

Ci sono la Marinetta, Chichi, Priano, ma ci sono anche ristoranti come Baciccin, tra le osterie d’Italia Slow Food, tanto per citarne uno. Abbiamo creato una rete e abbiamo fatto squadra con i volontari, gli studenti, gli ex studenti e gli operatori locali creando questa comunità che ha portato a essere un esempio”.

Una costanza e un'attenzione che sono stati ora premiati con l'invito a partecipare a uno dei saloni più importanti nell'ambito, portando la propria esperienza. Un riconoscimento che ha lasciato tutti a bocca aperta.

Il prossimo 27 settembre, infatti, l'esperienza degli orti storici di Villa Duchessa di Galliera sarà protagonista di un appuntamento all'interno del Salone Internazionale del Gusto di Torino.

L’entusiasmo e la gioia sono incontenibili: “Non so cosa ci sia di più importante - continua Frulio - tutti lavoriamo insieme e la realtà che gestisce l’uliveto, Sistema Paesaggio, fa parte del consorzio del parco il cui presidente è Emanuele Musso, mentre Andrea Casalino è il presidente dell’Aps.Anche con la nuova presidente degli Amici della villa, Federica Valle, contiamo di portare avanti queste esperienze”.

Ma se a questo punto ci si chiede se l’olio si può acquistare, la risposta è negativa: “Per ora l’olio prodotto è per un utilizzo di comunità ed è veicolato ai soci, poi chissà. Per ora si assaggia solo durante le degustazioni al parco ma non è in vendita”.

Intanto, fervono i preparativo per la festa del prossimo 4 e 5 ottobre che celebrerà la chiocciola ma che sarà un momento per festeggiare anche tutte le scuole e tutti i volontari e non solo che hanno dato una mano al parco per realizzare questa impresa inimmaginabile.

Isabella Rizzitano

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