Sport - 07 settembre 2024, 08:00

Lo Sport che amiamo - Alessio Sercia: "Il calcio femminile merita più attenzione"

Intervista al tecnico della Praese: "Anche a livello dilettantistico, spero che vengano stanziate più risorse per la crescita del movimento, perché ne vale davvero la pena"

Lo Sport che amiamo - Alessio Sercia: "Il calcio femminile merita più attenzione"

Prosegue questo sabato, e andrà avanti per tutti i sabati successivi, ‘Lo Sport che amiamo’, una rubrica dedicata a personaggi e storie di sport della nostra città e della nostra regione. Ci piace raccontare quel che c’è oltre il risultato sportivo: il sudore, la fatica, il sacrificio, il duro allenamento, l’impegno, le rinunce, lo spirito del gruppo. Tanti valori che vogliamo portare avanti e mettere in luce con quello che sappiamo fare meglio: comunicandoli. Comunicarli significa amplificarli, ed ecco perché lo sport può diventare, sempre di più, ‘Lo Sport che amiamo’. Ci accompagna in questo percorso un giovane di belle speranze: Federico Traverso, laureando in Scienze della Comunicazione. Oggi parliamo con Alessio Sercia, allenatore della prima squadra femminile della Praese.  

Alessio Sercia, per lei sta per cominciare una nuova avventura in panchina, la prima alla guida di una squadra femminile. A pochi giorni dall’inizio del campionato, quali sono le sensazioni? Che gruppo ha trovato?
Noi abbiamo cominciato lunedì 26 agosto, una settimana in anticipo rispetto alle altre squadre, quindi ad oggi abbiamo completato la seconda settimana di preparazione. Le sensazioni sono positive, ho trovato un gruppo che si è messo fin da subito a disposizione e si è allenato seriamente. Abbiamo iniziato bene questa prima fase della stagione”.

Dal punto di vista di un allenatore, a livello di approccio e gestione della squadra ci sono differenze rispetto al calcio maschile?
A livello di metodologia generale, ho applicato la stessa rispetto alle mie precedenti esperienze nel maschile, mentre sul piano comportamentale e di approccio per adesso non ho notato grosse differenze. C’è una gestione diversa dello spogliatoio e magari un maggiore tatto nei rapporti e nelle conversazioni, ma in linea di massima non ho trovato grosse distinzioni”.

Che cosa si aspetta dal campionato e dalle squadre avversarie?
Mi aspetto un campionato piuttosto equilibrato. Non c’è, secondo me, la classica squadra ammazza-campionato: credo che prevarrà l’equilibrio, con qualche formazione forse più preparata delle altre. Io spero di potermela giocare con tutti, ad ogni partita”.

In Italia, il calcio femminile non riceve forse la visibilità che meriterebbe, anche ad un livello professionistico. Cosa si potrebbe fare per invertire la rotta?
Sì, personalmente ho notato che il calcio femminile ha una considerazione inferiore rispetto a quello maschile, anche per quanto riguarda i professionisti. Io spero che qualcosa possa cambiare, perché il movimento è in continua evoluzione e sviluppo. Anche a livello dilettantistico, spero che vengano stanziate più risorse per la crescita del movimento, perché ne vale davvero la pena”.

Tornando alla Praese, la società ha da quest’anno due squadre, maschile e femminile, in Eccellenza. Un grande traguardo per un club in crescita… 
È il terzo anno che sono mister alla Praese, e devo dire che l’organizzazione societaria è ben strutturata. In più, il campo e la struttura sono di livello: ci sono tutti gli ingredienti per fare bene. Nel maschile sono presenti tutte le leve, dalla scuola calcio alla Prima Squadra in Eccellenza, e questo vale anche per il femminile, con una Juniores davvero di qualità. La società deve continuare così, perché potrebbe togliersi altre soddisfazioni”.

Ha detto che presterà molta attenzione al settore giovanile, anche per cercare di inserire delle ragazze nell’orbita della Prima Squadra. 
Sì, infatti in queste prime due settimane ho fatto allenare con noi alcune ragazze della Juniores. Lo farò durante tutto il corso della stagione, e cercherò anche di andare a vedere le loro gare il più possibile. L’obiettivo è quello di portare in Prima Squadra tante giocatrici cresciute nel nostro settore giovanile, attingendo da lì per costruire una squadra competitiva”.

Quali sono gli obiettivi per questa stagione?
Essendo subentrato quest’anno, la squadra è ancora da comporre definitivamente. Una decina di giocatrici sono confermate, mentre un’altra decina sono ragazze nuove. La squadra è un mix di giocatrici più esperte ed altre più giovani, ma è ancora da collaudare. Il mio obiettivo è quello di fare sempre bene, resta da vedere quanto questo sarà possibile anche in luce alle altre rose del nostro girone. Spero che questo sia un campionato di assestamento, per puntare, l’anno prossimo, a qualcosa di più”. 

Federico Traverso

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