Politica - 05 settembre 2024, 12:32

Elezioni regionali, il PD guarda al concreto dai palchi della Festa dell’Unità e attende la soluzione del dilemma centrista

Schlein e Orlando lanciano lo stesso messaggio da Roma e Reggio Emilia: “Al centro i temi, non si giochi a Risiko con la Liguria”

Elezioni regionali, il PD guarda al concreto dai palchi della Festa dell’Unità e attende la soluzione del dilemma centrista

Il refrain è lo stesso da ormai un paio di settimane: l’ala centrista del ‘campo largo’ rappresentata da Azione e Italia Viva sta lì sull’uscio in attesa che qualcosa si muova. Da una parte Carlo Calenda non mette veti e si dice disposto a partecipare all’alleanza nel nome delle grandi opere, dall’altra Matteo Renzi prova a farsi accettare promettendo un’uscita dalla giunta di centrodestra del sindaco di Genova Marco Bucci che, però, al momento ancora non è arrivata.

In mezzo il Partito Democratico prova a convincere Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra sulla bontà della coalizione progressista allargata per battere il centrodestra e riprendersi la Liguria.

Ormai è chiaro che parlare di alleanze e strategie ha un altissimo rischio di portare all’autogol, specie sui palchi delle Feste dell’Unità, quindi sia Elly Schlein sia Andrea Orlando nelle ultime ore sono passati al lato propositivo della comunicazione puntando sui programmi e non più sulle trattative.

Siamo in campagna elettorale in Emilia-Romagna, lo siamo in Umbria, presto spero che lo saremo anche in Liguria - ha detto la segretaria Schlein alla Festa dell’Unità di Genzano, in provincia di Roma - continueremo a lavorare mettendo al centro i temi più che i nomi”.

Le fa eco Orlando dal palco di Reggio Emilia: “Parlare di cose da fare e smetterla con le distinzioni, l’invito che rivolgo a tutti è non giocare a Risiko con la Liguria. I nostri tentennamenti rischiano di essere interpretati molto male dall’opinione pubblica. È importante iniziare a parlare di cose da fare e smetterla con l’utilizzo delle distinzioni come posizionamento”.

Secondo l’ex ministro non ci sono “impossibilità politiche né programmatiche” e poi, nonostante sia stato di fatto investito del ruolo di candidato alla presidenza per il centrosinistra, si mette sempre in dubbio: “Dico agli amici di centro che se ci sono candidature che possono convincere di più, sono  a disposizione”.

Pietro Zampedroni


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