A rileggere a conti fatti le parole di Alberto Gilardino prima e dopo la sconfitta del suo Genoa contro l'Hellas Verona per 2-0 sembra quasi che il tecnico avesse, già alla vigilia, avuto visione di ciò che sarebbe stato sul terreno del “Ferraris”.
Tra tutti i concetti espressi dal tecnico nel post partita, in particolare è il battere e ribattere il dito sul tasto dell'attenzione e della coralità a restituire questa sensazione: “Fino allo svantaggio abbiamo fatto un’ottima gara. Nel secondo tempo probabilmente ci è mancato inizialmente qualcosa, dopo il gol abbiamo pensato singolarmente e non più di squadra, indipendentemente dal rigore - ha detto Gila - Dobbiamo pensare di rimanere sempre in partita perché abbiamo fatto un ottimo primo tempo, abbiamo creato, avuto occasioni per andare a fare gol ma dobbiamo concretizzare e, sotto il punto di vista di alcuni giocatori, prendersi la responsabilità di saltare l'uomo”.
E se in questo caso i complimenti sono per Messias, qualcosa d'altro non ha palesemente funzionato davanti. Tanto che le sostutuzioni hanno principalmente riguardato il reparto avanzato con Ekuban ma soprattutto i giovani Ekhator e Accornero: “Un segnale in chiave mercato? No - ha assicurato - Questi sono i ragazzi a disposizione e avevo bisogno di cambiare cercando di mescolare le carte. Ma dopo il 2-0 c'è stata confusione da parte nostra, invece dobbiamo mantenere lucidità senza essere frenetici”.
“In Serie A, qualsiasi squadra, ti può far male. E così ha fatto il Verona meritando di vincere nella seconda parte di gara, perché ha concretizzato le occasioni in gol. Noi ci portiamo a casa questa sconfitta con grande amarezza mentre ci tenevamo a fare una grande partita, cosa che in parte abbiamo fatto, ma le partite durano 96 minuti” ha quindi ribadito il tecnico biellese, garantendo che la sconfitta “sarà da insegnamento: quest'anno le cosiddette medio-piccole si sono rinforzate tutte rispetto all'anno scorso, sarà dura vincere con tutte, in casa e fuori”.
Il prossimo capitolo ora è la Roma, “una partita da preparare in pochi giorni perché tanti nazionali rientreranno all'ultimo”, ma con la speranza di recuperare qualche infortunato: nel mirino Gilardino ha messo Bani, Zanoli e anche Miretti, oltre al recupero di condizione di giocatori come Marcandalli ed Ekuban e all'inserimento progressivo dell'ultimo arrivato Kasa: “E' una mezzala di buona gamba, le valutazioni tecnico tattiche le faremo nelle prossime settimane”.