Municipio Centro Est - 26 agosto 2024, 09:35

Protesta contro la Funivia Stazione Marittima-Forte Begato: al via il presidio permanente

Continua la mobilitazione contro la costruzione dell’infrastruttura: ogni giorno associazioni, comitati e sindacati si ritroveranno in via Bersaglieri d’Italia, proprio dove dovrebbe sorgere la stazione di partenza: “Genova non ha bisogno di mega opere calate dall’alto, ma di una visione di città che sappia mettere al centro i bisogni di chi la abita”

Protesta contro la Funivia Stazione Marittima-Forte Begato: al via il presidio permanente

È da un mese che il cantiere per la realizzazione della funivia che dalla Stazione Marittima arriverà a Forte Begato è stato aperto, ma la protesta di associazioni, comitati e sindacato non ha alcuna intenzione di placarsi. Per questa ragione, a partire da oggi, lunedì 26 agosto, verrà avviato un presidio permanente in via Bersaglieri d’Italia, proprio dove dovrebbe sorgere la stazione di partenza della tanto contestata infrastruttura.  

In una nota diffusa da cittadini e attivisti che fin dal principio hanno preso posizione contro la realizzazione dell’opera, viene spiegato che il cantiere “per settimane non è stato conforme al Regolamento Edilizio Comunale non avendo esposto i cartelli obbligatori secondo l’articolo 31 dello stesso. Solo su segnalazione di diverse cittadine e cittadini e l’intervento dei vigili, è stata sanata l’irregolarità permettendo così di capire che i lavori rappresentavano effettivamente un intervento propedeutico alla costruzione della stazione di partenza. Un avvio di lavori, strategicamente fatto partire a ridosso delle vacanze, che stupisce e preoccupa visto che mancano ancora il progetto esecutivo e gli approfondimenti richiesti da diversi Enti necessari a ulteriori valutazioni sulla fattibilità o meno dell’opera. L’ennesimo esempio di un’Amministrazione concentrata sì sul fare, ma non sul fare bene. Un’Amministrazione sorda alle reali esigenze degli abitanti, incapace di accogliere il dissenso perché al dialogo preferisce l’ubbidienza. Un’Amministrazione che manca della trasparenza dovuta quando si utilizzano fondi pubblici”. 

Il presidio, dunque, vuole essere un modo per mantenere viva l’attenzione mediatica e politica su un progetto che “impatterebbe irrimediabilmente sulla vivibilità di un’intera vallata, sulla sicurezza di un territorio già molto fragile, e che sconvolgerebbe completamente il volto della nostra città”. Punto di ritrovo sarà proprio via Bersaglieri d’Italia, di fronte all’uscita della metropolitana di Principe, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12: a prendere parte all’iniziativa saranno: il gruppo Con i piedi per terra, le associazioni F.I.L.O. Famiglie Insegnanti Lagaccio Oregina e A.P.S. Spazio 126, il Comitato Giardini Malinverni e la Rete Spazio Libero Malinverni, il Coordinamento delle associazioni di Oregina-Lagaccio, lo SPI CGIL Oregina-Lagaccio e Oregina Antifascista

Siamo felici di continuare a portare avanti insieme questa lotta che mette al centro le persone e non gli interessi privati, che vuole favorire un dialogo costruttivo tra cittadinanza, realtà della società civile e istituzioni, che promuove una presa di consapevolezza di tutte e tutti nella gestione della cosa pubblica. Uniti dalla consapevolezza che Genova non ha bisogno di mega opere calate dall’alto, ma di una visione di città che sappia mettere al centro i bisogni di chi la abita, la protezione del territorio e la riqualificazione del suo patrimonio culturale” concludono.

Proprio lo scorso 24 luglio è stato annunciato, durante un’assemblea pubblica che ha cercato di fornire dettagli e spiegazioni ai residenti, il deposito del quarto ricorso al TAR contro la realizzazione della funivia. Il progetto è finanziato con 40 milioni di euro di fondi complementari al PNRR.

C.O.

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