Sport - 22 agosto 2024, 16:08

Calcio, la Voltrese scommette sull’inclusione: un Open Day per tutti i ragazzi, perché il pallone deve girare per ognuno di loro

In un panorama calcistico sempre più selettivo anche tra i giovanissimi, la società ponentina organizza un evento per accogliere chiunque, senza distinzione

Calcio, la Voltrese scommette sull’inclusione: un Open Day per tutti i ragazzi, perché il pallone deve girare per ognuno di loro

Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato di una pratica poco sportiva all’interno di alcune scuole calcio: quella di escludere i bambini considerati "meno dotati"

Un modus operandi che tradisce i valori fondamentali dello sport giovanile e rischia di lasciare fuori dai campi tanti giovani con la voglia di giocare e imparare. Tuttavia, ci sono società che scelgono di percorrere una strada diversa, puntando sull’inclusione e sull’importanza del gioco per tutti. Tra queste, la Voltrese si distingue per il suo approccio aperto e accogliente, come dimostra l'Open Day organizzato per fine agosto presso il Campo Sportivo San Carlo di Voltri.

Il responsabile del settore giovanile e della scuola calcio della Voltrese, Luigi Calcagno, ci ha parlato di questa iniziativa e della filosofia che anima la società. "Il nostro Open Day è principalmente dedicato ai ragazzi del nostro settore giovanile, ma è aperto a tutti - spiega Calcagno - Crediamo che l'aspetto selettivo e il voler vincere a tutti i costi non debbano essere priorità, specialmente con i bambini più piccoli”.

L’Open Day si terrà dal 26 al 30 agosto e punta a coinvolgere diverse fasce d’età: i ragazzi delle leve 2009 e 2010 sono invitati il 27, 28 e 30 agosto alle 18:15, mentre quelli della leva 2011 avranno appuntamento il 26 e il 28 agosto alle 17:00, e il 30 agosto sempre alle 18:15. 

Calcagno ci tiene a precisare che, a differenza di altre realtà, la Voltrese non organizza Open Day solo per ragioni numeriche o per moda. "Il nostro obiettivo è coinvolgere quanti più bambini possibile, mantenendo un ambiente sereno e concentrandoci sulla loro crescita senza pressioni per i risultati - afferma - Voltri è una zona ampia e variegata, e vogliamo che i bambini possano vivere la loro realtà locale in maniera sana e tranquilla”.

Questo approccio è particolarmente rilevante in un momento storico in cui le cronache sportive raccontano di episodi di esclusione che colpiscono giovani ragazzi ritenuti "troppo scarsi" per far parte di alcune squadre. 

“Troppo spesso gli adulti, siano essi istruttori, genitori o dirigenti, prendono queste cose troppo seriamente, dimenticando che lo sport per i bambini dovrebbe essere soprattutto divertimento e formazione - aggiunge - Qui cerchiamo di fare le cose in modo diverso, lavoriamo con serietà, senza l'assillo del risultato a tutti i costi. Cerchiamo di coinvolgere più bambini possibile, facendo in modo che si sentano accolti e valorizzati.

Non mettiamo la selezione o la vittoria al primo posto, specialmente con i bambini più piccoli. Crediamo che l'obiettivo principale debba essere farli crescere in un ambiente sereno, indipendentemente dalle loro qualità o dalle ambizioni degli adulti”.

L’Open Day della Voltrese, dunque, non è solo un’occasione per avvicinarsi al calcio, ma un vero e proprio manifesto di inclusione. Un evento che punta a riportare lo sport giovanile ai suoi valori fondamentali: il divertimento, l’amicizia e la crescita di ogni bambino.

Marco Garibaldi

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