“L'aumento dei residenti è un premio al lavoro svolto e, in prospettiva, possiamo migliorare ancora. È questo l'obiettivo che dobbiamo porci", ha dichiarato con soddisfazione il sindaco di Genova, Marco Bucci, commentando i nuovi dati demografici pubblicati dall'ISTAT.
Secondo i numeri, a giugno 2024 la popolazione residente in città è cresciuta di 1.500 persone rispetto alla fine del 2021, raggiungendo un totale di 565.534 abitanti. Un incremento che, secondo il sindaco, riflette non solo l'attrattività della città, ma anche l’aumento dei posti di lavoro, che sono passati da 180.000 a 211.000 entro la fine del 2023.
Un elemento centrale di questa crescita è rappresentato dagli stranieri. “Negli anni scorsi erano il 9,4%, quindi sono in crescita”, ha sottolineato Bucci. Da gennaio 2024, oltre 600 stranieri hanno ottenuto la residenza a Genova, portando il totale a 65.347, pari all'11,7% della popolazione totale. “Gli stranieri che prendono la residenza a Genova vanno a compensare il saldo ancora negativo tra nuovi nati e deceduti. Quindi sono un elemento importante per la nostra città”, ha aggiunto il sindaco.
Anche Enrico Costa del Ceis ha commentato la situazione, riconoscendo l'importanza dell'immigrazione per la città, ma puntando il dito contro la complessità delle procedure per ottenere la residenza: “Ma sono ancora troppo strette le maglie di chi vuole insediarsi in città e costruirsi qui un futuro”.
Il contributo degli stranieri è dunque cruciale per mantenere il saldo demografico positivo, soprattutto in una città come Genova, che continua a registrare un saldo naturale negativo tra nascite e decessi. “È vero che Genova, in questo momento storico, ha un saldo positivo dei residenti grazie agli stranieri. Ma non dobbiamo essere preoccupati da questo né dalle elasticità rispetto all'andamento demografico, che fanno parte della storia”, ha dichiarato Costa, aggiungendo che la vera sfida sarà rendere queste nuove presenze parte integrante della comunità.
Bucci infine si è soffermato sul fenomeno dei "city users", ossia quelle persone che, pur non risiedendo ufficialmente in città, vi trascorrono almeno cinque notti a settimana per motivi di lavoro o studio. Un numero che, sommato ai turisti giornalieri, porta a 676.000 le persone presenti quotidianamente in città, a testimonianza di una Genova che, nonostante le sfide, continua a essere viva e attrattiva.