Sport - 17 agosto 2024, 20:43

Genoa, quanti brividi! L'esordio però è ancora da “ammazza grandi”: Inter fermata 2-2

Rossoblù avanti con Vogliacco, un doppio Thuram firma un sorpasso vanificato nel finale da Messias

Genoa, quanti brividi! L'esordio però è ancora da “ammazza grandi”: Inter fermata 2-2

Moltissimi sono gli argomenti che fanno parlare intorno al calcio. Mettere a tacere o confermare le voci è poi il ruolo del campo. E ha detto bene all'idea di Genoa firmata Alberto Gilardino la prima della nuova stagione '24/'25 in un “Luigi Ferraris” dove il Vecchio Balordo, in una partita di quelle che senza dubbio avvalora la locuzione coniata da Gianni Brera, nonostante l'avversario campione d'Italia e qualche infortunio di troppo, si conferma “ammazza grandi”.

Lo fa contro un'Inter uscita rinforzata da quel mercato tanto discusso in casa genoana con le partenze degli uomini di punta Gudmundsson e Retegui e del portiere Martinez, tornato da ex e fischiato a fine gara, fissando il punteggio sul 2-2.

E se i primi applausi del campionato sono per la meravigliosa coreografia della Gradinata Nord ad accogliere in campo le due squadre, sul campo, con un Genoa notevolmente più “alto” nello stare in campo rispetto a quelli visti nelle precedenti edizioni targate Gilardino, il primo brivido arriva già al 7' ed è di marca nerazzurra, con la prima parata in maglia rossoblù l'esordiente Gollini sulla conclusione rasoterra di Thuram a finalizzare un'imbucata centrale con la quale la squadra di Inzaghi elude il pressing genoano.

La pressione spostata qualche metro più avanti, capace di portare buoni frutti come succede al 18' quando Vitinha viene lanciato da Malinovskyi e anticipato di un nulla dall'uscita di Sommer prima di riuscire a concludere, non è l'unica arma dei rossoblù. Altro grande classico resta quello dei piazzati. E proprio da uno di essi nasce, al 20', la rete del vantaggio genoano: il portiere elvetico non impeccabile sul colpo di testa di Bani sugli sviluppi di una punizione dalla destra con la palla che torna in campo ed è Vogliacco, più lesto di Acerbi, a mettere dentro.

Altrettanto rapido è però anche, una decina esatta di minuti dopo Thuram. La retroguardia genoana tarda a scalare quel poco che basta per dare al francese il tempo di sorprendere Bani e, con una grande torsione, staccare sul primo palo sul cross di Darmian. Numero nove nerazzurro che è il vero protagonista tra i suoi: prima impegna Gollini in un'altra parata ravvicinata, poi al 36' si conquista un calcio di rigore che resta tale solo per un paio di minuti, fin quando Feliciani non viene richiamato dal VAR per verificare come il tocco di Badelj sia pulito sul pallone.

L'Inter cresce, mette alle corde un Genoa che però resiste nonostante la doppia grande chance sventata al 39' prima dall'uscita coraggiosa e premiata di Gollini su Lautaro e poi, sulla ribattuta, da Badelj a respingere sulla linea la conclusione di Dimarco. Esterno mancino non tanto nella sua più fortunata serata in fase offensiva che al 52', dopo l'occasione genoana sciupata da Badelj al 49', sigla la rete del vantaggio meneghino, ma è la bandierina del signor Costanzo ad annullare per posizione irregolare di Darmian.

Tante sono poi le occasioni sciupate, principalmente di marca interista, in una partita comunque sempre dai ritmi piacevoli nonostante la calura agostana. Un ostacolo per superare il quale ha qualche freccia in più nel suo arco il tecnico ospite grazie ai cambi, con un Gilardino che però nella ripresa, a fronte di una panchina decisamente corta in esperienza, può contare su di un Messias in crescita che all'80' chiama Sommer alla parata.

Segnali incoraggianti, come quello qualche istante dopo di Vitinha finito a lato, spenti da Thuram e dal VAR all'82'. Il francese insacca con un tocco sotto a superare Gollini, Feliciani subito annulla per fuorigioco ma la posizione del nazionale transalpino viene convalidata dopo un non rapido controllo remoto di Di Paolo e Guida. Sono proprio i due arbitri collegati da Lissone i protagonisti del finale di gara quando, in pieno recupero, Bisseck interviene scompostamente su di un cross dalla destra: evidente il tocco di mano, Messias si incarica subito della battuta e, dopo essersi fatto intercettare la prima conclusione dal portiere ospite insacca.



IL TABELLINO

GENOA-INTER 2-2
Reti:
20' Vogliacco (G), 30' e 82' Thuram (I), 95' Messias

Genoa (3-5-2): Gollini; Vogliacco (60' Vasquez), Bani, De Winter; Zanoli (71' Sabelli), Frendrup, Badelj (86' Ekhator), Malinovskyi (71' Thorsby), Martin; Messias, Vitinha.
A disposizione: Leali, Sommariva; Bohinen, Fini, Pittino, Accornero, Ahanor, Masini, Papadopoulos.
Allenatore: A. Gilardino

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian (66' Dumfries), Barella, Calhanoglu (75' Carlos Augusto), Mkhitaryan (66' Frattesi), Dimarco (75' Taremi); Lautaro (86' Asllani), Thuram.
A disposizione: Di Gennaro, Martinez; Arnautovic, Correa, Pavard, Fontanarosa.
Allenatore: S. Inzaghi

Arbitro: Feliciani di Teramo

Mattia Pastorino


Sei un tifoso? Ti occupi di un club di tifosi? Sei un appassionato di calcio?
Contattaci: daremo spazio ai tuoi pareri, umori e commenti sul Genoa. Scrivi a redazione@lavocedigenova.it

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU