Attualità - 15 agosto 2024, 17:30

Pegli, spunta un parcheggio al posto del campo da basket. E i cittadini si ribellano

La struttura di Quartiere Giardino al centro di un'operazione immobiliare mai condivisa con la popolazione. I ragazzi della zona organizzano una raccolta firme: "Forse sarebbe necessario trasformare i parcheggi in aree sportive e non viceversa"

Pegli, spunta un parcheggio al posto del campo da basket. E i cittadini si ribellano

Nell’anno di Genova Capitale europea dello Sport succede anche che una società sportiva alieni una propria struttura per realizzarvi dei parcheggi.

Il caso sta montando a Pegli, nel Ponente genovese, precisamente presso il campo da basket di via Salgari, in quello che è denominato Quartiere Giardino e che è stato realizzato negli anni Sessanta. Il campo, con annesse aiuole e uno spiazzo, è uno dei pochi ritrovi della zona, spesso utilizzato da ragazze e ragazzi del uogo e molto sfruttato pure in passato. Ma non abbastanza, evidentemente, per non finire al centro di un’operazione immobiliare: chiaramente più redditizia rispetto allo sport, anche se con minori valori sociali.

Nei giorni scorsi, appeso alle recinzioni dell’impianto per il basket, è comparso uno striscione di una nota agenzia immobiliare della delegazione, che pubblicizzava la vendita di posti auto a raso sul piazzale. Subito si è sparsa la voce, ci si è domandati quale piazzale e si è presto capito che era proprio il campo da pallacanestro e che quella struttura, lì dagli anni Sessanta insieme ai palazzi, ne avrebbe fatto irrimediabilmente le spese.

Il progetto, secondo quanto trapela, prevede la realizzazione di venti posti auto in superficie. Fanno indubbiamente gola, in una zona dove le possibilità di parcheggiare sono poche, specialmente la sera: tant’è vero che l’agenzia ha già fissato parecchi appuntamenti per la prossima settimana e c’è la prospettiva di finalizzare l’operazione sulla carta, prima ancora che partano effettivamente i lavori.

Il campo da basket è riconducibile alla società Basket Pegli, che ha la sua sede presso la Torre Elah e che è uno dei punti di riferimento di tutto il Ponente per quanto riguarda la pallacanestro. È proprio il sodalizio ad aver dato mandato all’agenzia e il Quartiere Giardino ha scoperto il senso dell’operazione solamente quando è apparso il cartello che promozionava la vendita dei parcheggi (ora quello stesso cartello è sparito, per opera di ignoti).

Ma il campetto serve o non serve? È importante, secondo i ragazzi del quartiere, è poco utilizzato, secondo chi ha avviato l’operazione, finalizzata a dare ossigeno allo svolgimento delle attività presso le altre sedi. Fatto sta che l’indignazione sta crescendo, come per tutti quei progetti che vengono mal comunicati alla cittadinanza o proprio non comunicati (a Pegli ricordano perfettamente quando comparve un campo da minibasket rialzato proprio al centro della piazza centrale del parco di Villa Doria, che fu rimosso a furor di popolo: questo sì che è pienamente non utilizzato).

E mentre il consigliere comunale della Lista RossoVerde, Filippo Bruzzone, ha presentato una richiesta di accesso agli atti, "per conoscere tutti i dettagli di questo iter e le relative autorizzazioni" (resta da capire come una struttura sportiva possa diventare d’emblée un parcheggio, in base a quali discipline urbanistiche), i giovani della zona hanno avviato una petizione online che, in poche ore, ha superato le 750 firme: "Chiediamo a tutti di riflettere sulla necessità di dare ai ragazzi spazi come questo che purtroppo sono quasi totalmente scomparsi: forse sarebbe necessario trasformare i parcheggi in aree sportive e non viceversa. Noi preferiamo l’aria aperta e lo sport agli smartphone e ai social". La petizione è disponibile a questo link: https://chng.it/JwRLGfYQKP.

Alberto Bruzzone

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