Prosegue la polemica attorno all’intervento di abbattimento dei pini in Viale Thaon de Revel, ma l’assessore alle Manutenzioni interviene per chiarire le ragioni della decisione e difendere l’operato dei tecnici comunali.
“L’intervento si è reso necessario in somma urgenza per tutelare la pubblica incolumità”, ha dichiarato, rispondendo alle critiche mosse da esponenti della minoranza e da alcune associazioni ambientaliste.
Secondo quanto spiegato dall’assessore, i tecnici di Aster, che monitorano regolarmente lo stato di salute degli alberi in città, hanno redatto una relazione tecnica che evidenzia l’alto rischio di crollo degli esemplari. “Nessuno si diverte a tagliare alberi – ha sottolineato – ma la sicurezza pubblica deve venire prima di tutto”. Il riferimento è chiaro: in passato, crolli improvvisi hanno già causato gravi danni, e la prevenzione è ora una priorità.
L’indagine su Viale Thaon de Revel è stata condotta con un metodo rigoroso, adottato da oltre vent’anni e basato sugli standard della Società Italiana di Arboricoltura (SIA). Su 56 alberi esaminati, 33 sono stati sottoposti a prove penetrometriche per valutare lo stato del legno del tronco, e 20 pini hanno subito la prova di trazione per simulare l’effetto del vento sulla stabilità delle radici. I risultati non lasciano spazio a dubbi: 11 alberi presentano un’elevata pericolosità, mentre 4 mostrano un grave degrado del legno, condizioni che impongono l’abbattimento immediato.
Di fronte alle accuse di scarsa trasparenza, l’assessore ha annunciato la convocazione di un tavolo tecnico congiunto, previsto per lunedì, con la partecipazione delle associazioni ambientaliste. “L’operato di Aster e degli uffici comunali è alla luce del sole, nel massimo della trasparenza e condivisione, ma la sicurezza dei cittadini resta la priorità assoluta”, ha ribadito.
L’assessore ha inoltre garantito che, una volta terminata l’operazione, saranno messe a dimora nuove piante con le stesse caratteristiche delle precedenti, appena le condizioni stagionali lo permetteranno. “Genova è una città verde, e continueremo a lavorare per lasciare alle future generazioni un patrimonio naturale sempre più ricco, fondamentale per contrastare le ondate di calore e il dissesto idrogeologico”, ha concluso.