Attualità - 02 agosto 2024, 15:58

“The Open Stage”, ecco l’app che regolerà l’arte di strada a Genova

La piattaforma digitale è attiva in diverse città italiane e proprio lo scorso 1 agosto è stata avviata la sperimentazione a Verona

“The Open Stage”, ecco l’app che regolerà l’arte di strada a Genova

Dal 1 settembre, Genova si unirà alle città italiane che regolamentano l'arte di strada tramite una piattaforma digitale. 

L'applicazione "The Open Stage", già attiva in città come Verona, sarà ora utilizzata anche nel capoluogo ligure per gestire le esibizioni degli artisti di strada. Questa novità, inserita nel nuovo regolamento comunale, ha sollevato diverse critiche dagli stessi artisti di strada.

L'applicazione permette agli artisti di strada di prenotare gli spazi per le loro esibizioni in maniera automatizzata. Scaricabile da App Store e Play Store, oppure accessibile via web, l'app consente di scegliere tra diverse location distribuite in tutta Genova. Gli artisti, una volta registrati, possono prenotare uno spazio per una specifica fascia oraria, consultare il calendario delle esibizioni in tempo reale, caricare brevi video di presentazione delle loro performance e utilizzare la navigazione GPS per raggiungere il luogo dell'esibizione. Il sistema mira a rendere più organizzata l'attività degli artisti di strada, facilitando anche il pubblico nella ricerca e fruizione degli spettacoli.

Il regolamento, approvato dopo un intenso dibattito, introduce diverse restrizioni. Gli artisti devono riservare gli spazi tramite l'app, le esibizioni possono avvenire solo in determinate fasce orarie e devono essere mantenute delle distanze minime da edifici pubblici e privati. Le sanzioni per chi non rispetta le regole vanno da 25 a 500 euro. Queste restrizioni hanno suscitato forti critiche da parte degli artisti, che temono una limitazione della loro libertà espressiva.

La comunità degli artisti di strada ha manifestato contro il nuovo regolamento davanti a Palazzo Tursi. "Non abbiamo intenzione di rimanere in silenzio di fronte a questo attacco nei confronti della nostra comunità”, hanno dichiarato un gruppo di artisti durante il presidio di martedì scorso. Giuseppe Boron, presidente della Federazione Nazionale Arti in Strada (FNAS), ha evidenziato le criticità emerse in altre città come Milano, dove l'uso dell'app ha generato controversie. Gli artisti propongono alternative, come la "regola delle quarantott'ore" e l'istituzione di "zone speciali" con norme specifiche per le aree più trafficate della città. Queste proposte mirano a garantire una rotazione equa e a rispettare le esigenze dei residenti.

LA SPERIMENTAZIONE A VERONA

A Verona, l'app "The Open Stage" è stata implementata proprio lo scorso 1 agosto. La città scaligera ha messo a disposizione 74 luoghi per le esibizioni, distribuiti in tutte le circoscrizioni. L'app facilita la gestione degli spazi e offre ai turisti e ai residenti la possibilità di scoprire facilmente gli spettacoli in programma. Tuttavia, anche a Verona non sono mancate le critiche. Gli artisti locali hanno espresso preoccupazioni simili a quelle dei loro colleghi genovesi riguardo alla regolamentazione eccessiva e alla possibile limitazione della libertà creativa.

Marco Garibaldi

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