Era il 26 luglio quando Italia Viva, per voce del suo leader Matteo Renzi, annunciava l’ingresso nel ‘campo largo’ ligure in vista della corsa alle elezioni regionali contro il centrodestra post-Toti. Una scelta da un lato naturale, anche per la storia personale di molti leader renziani, dall’altra in controtendenza alla luce dell’appoggio di Italia Viva al sindaco Marco Bucci, civico sostenuto dal centrodestra in Comune a Genova.
L’ingresso di Italia Viva nella grosse koalition in salsa ligure ha però scatenato l’immediata reazione di Alleanza Verdi e Sinistra, agli antipodi per diversi punti cardine della sinistra locale e nazionale, su tutti le infrastrutture e la strenua opposizione a quel centrodestra cui, invece, i renziani spesso hanno strizzato l’occhio.
Una situazione potenzialmente esplosiva che abbiamo analizzato con Arianna Viscogliosi, consigliera di Italia Viva in Comune a Genova ed ex assessore della prima giunta Bucci.
Italia Viva è l’ultimo innesto nel ‘campo largo’ ligure che correrà alle elezioni di ottobre contro il centrodestra. Cosa vi ha convinti a far parte del progetto?
“Abbiamo la fortuna di poter contare su politici di grande livello come Matteo Renzi ed è stata fatta una valutazione anche in virtù degli ultimi esiti elettorali. All'interno del sistema italiano si sta assistendo a una polarizzazione verso sinistra o destra e la creazione di un centro è impossibile anche per l'indisponibilità di Carlo Calenda. L'unico spazio per un centro liberale e riformista è quindi o nel centrodestra o nel centrosinistra. Alcuni esponenti di Italia Viva come Matteo Renzi, Raffaella Paita e Maria Elena Boschi provengono dall’area di centrosinistra, quindi quella è la direzione naturale verso cui possiamo andare e contribuire ad attrarre figure civiche e moderate”
Condividerete lo spazio con schieramenti come Alleanza Verdi Sinistra che sembrano distanti da voi e lo hanno sottolineato senza mezzi termini. Come sarà la convivenza?
“Credo che i gruppi moderati e di centro come il nostro servano proprio per stemperare le estremizzazioni da una parte e dall’altra, Italia Viva può svolgere un ruolo di moderazione e di riformismo. Italia Viva è stata sempre all'opposizione di Giovanni Toti e ritiene che su temi come la sanità non abbia governato bene. Non siamo andati a manifestare in piazza perché siamo garantisti, ci confronteremo esclusivamente sui temi politici. Il centrodestra è in difficoltà, vogliamo dare un'alternativa che attragga tutte le figure moderate e riformiste che probabilmente non sono nemmeno andate a votare alle europee. Non si vince solo con gli estremi, si vince allargando ai moderati, liberali, riformisti e ai civici”
In Comune a Genova, però, siete in maggioranza con il sindaco Marco Bucci e con il centrodestra…
“Sosteniamo il sindaco Marco Bucci anche se non abbiamo presentato il nostro simbolo ma siamo dentro un contenitore civico. Le ricordo che in Liguria ci sono situazioni analoghe come a Sanremo dove il candidato sindaco Alessandro Mager era appoggiato da Claudio Scajola e ha vinto grazie al sostegno del Partito Democratico che ora fa parte della giunta. La nostra, quindi, non è l'unica situazione spuria in Liguria”
…e se vi dovessero chiedere un passo indietro?
“Non parlo di cose che non sono sul tappeto ora”
Come convincerete gli elettori?
“Le persone, soprattutto nel ceto medio, ormai hanno molte difficoltà, per alcuni è difficile anche arrivare a fine mese, avere una casa in cui abitare. Bisogna arrivare con progetti chiari, concreti e con dei risultati. Italia Viva è sempre stato un partito coraggioso che ha proposto temi di sviluppo ma senza dimenticarsi degli ultimi e si è sempre battuto per i diritti civili. Siamo un gruppo attrattivo per tutte le persone moderate che cercano amministratori seri che portino avanti progetti seri per la Regione senza dimenticarsi delle persone più fragili”
Ormai sembra certa la candidatura di Andrea Orlando. Il suo nome vi piace?
“Il nostro presidente si è riallacciato a quanto ha detto Elly Schlein che non pone veti. Noi non ne accettiamo e non ne poniamo”
Lei ci sarà?
“Sono una donna di partito che farà ciò che le chiederà il partito”