Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar di Genova che aveva invalidato l'affidamento dell'appalto per la costruzione della nuova diga foranea. La decisione conferma la legittimità dell'assegnazione del progetto al consorzio Pergenova Breakwater, guidato da Webuild.
“Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar che aveva bocciato l’affidamento dei lavori sulla nuova diga di Genova - commenta il viceministro Edoardo Rixi - La regolarità dell’appalto è quindi certificata. Una conferma sulla trasparenza e l'aderenza alle normative vigenti durante l'intero processo di assegnazione. Un duro colpo alle smanie degli avvoltoi di sinistra che sperano di rallentare o fermare le infrastrutture che il centrodestra al governo, in Liguria e a Roma, spinge per il benessere del Paese”.
La precedente sentenza del Tar, risalente a maggio 2023, aveva accolto il ricorso della seconda cordata partecipante, il consorzio Eteria (composto dai gruppi Gavio, Caltagirone e la spagnola Acciona), contestando la carenza di requisiti esperenziali da parte della controparte. In particolare, era stata messa in discussione la partecipazione di Sidra (titolare del 10% del Consorzio Pergenova) alla realizzazione del Tuas Terminal di Singapore, considerato il progetto più significativo presentato a curriculum. Secondo il Tar, la partecipazione di Sidra non era sufficiente a giustificare l'attribuzione di quel lavoro al consorzio Pergenova.
La nuova decisione elimina il rischio di un maxi risarcimento al consorzio Eteria e consente al consorzio Pergenova Breakwater di procedere con i lavori della diga, un'opera da un miliardo e 300 milioni di euro finanziata in parte coi fondi del piano complementare al Pnrr.
Il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione, Marco Bucci, ha dichiarato: “Le pronunce del Consiglio di Stato ci permettono di andare avanti sul lavoro della nuova diga in maniera serena, confidenti di rispettare tutti i termini previsti per la consegna dell’opera”.