Economia - 27 luglio 2024, 10:00

Amianto: prosegue impegno dell’ONA per giustizia e tutela vittime

Il TAR Lazio ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire gli eredi del Sottoufficiale Ciro Centofanti, vittima del dovere.

Amianto:  prosegue impegno dell’ONA per giustizia e tutela vittime

Amianto nella Marina Militare: il TAR Lazio ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire gli eredi del Sottoufficiale Ciro Centofanti, vittima del dovere. Alla famiglia del militare deceduto per mesotelioma e vittima del dovere sarà erogato un importo di 308mila euro. La causa prosegue per i danni direttamente sofferti da tutti i familiari. 

Con questa fondamentale sentenza, il TAR del Lazio ha accolto le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni e ha condannato il Ministero della Difesa al risarcimento del danno subito dal militare, che ha respirato amianto in diverse unità navali nello svolgimento delle sue mansioni. La sentenza del TAR è fondamentale anche il riconoscimento dei diritti delle vittime nella cantieristica navale, tra cui i cantieri di La Spezia e quello di Riva Trigoso (Liguria). 

Ciro aveva 78 anni, originario di Napoli, riconosciuto vittima del dovere e deceduto nel 2020 dopo alcuni anni di malattia. Alla famiglia, assistita dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, verrà liquidato un risarcimento di 308mila euro.

Il Sottoufficiale della Marina Militare Italiana ha svolto servizio per circa 20 anni, dal 1960 al 1979, come elettricista di bordo nelle navi della MM, tra le quali, Alcione, Pioppo, Trifoglio, Olmo, Doria, Ontano, Tenace, Visintin ed altre. Fino al 1992, l’amianto fu utilizzato come materia prima nella cantieristica navale in particolare per le unità della MM italiana, sia quelle costruite presso il cantiere navale di Riva Trigoso – Sestri Levante, sia nel cantiere navale di Castellammare di Stabia. Proprio la Liguria è stata la regione nella quale sono state prodotte per la maggior parte le navi della MM italiana con uso di amianto. Ne sanno qualcosa anche i familiari delle altre vittime, congiunti di Renata Roffeni Tiraferri, Sabbioni Mara, che nella divisa del papà ha trovato con le analisi della ASL di Viterbo le fibre di amianto. Paola Santospirito, moglie coraggio, ricorda l’impegno dei familiari dei desaparecidos, perché così sono trattati i nostri militari, che sono stati esposti all’amianto e si sono ammalati, e in molti casi anche deceduti. La storia di Paola è sovrapponibile a quella di Ciro Centofanti, e sotto certi aspetti ancor più dolorosa. Testimonia, quindi, l’impegno quotidiano dei volontari dell’ONA, di cui Paola Santospirito ha assunto il coordinamento delle vedove e/o coniugi di marinai vittime dell’amianto, pur nella malattia, nel disagio e nella condotta del Ministero della Difesa, che dovrebbe avere maggiore attenzione per tutti coloro come il Lgt. Mastrovito Leonardantonio

Quest’ultimo si è ammalato di asbestosi, è stato riformato e riconosciuto vittima del dovere. Poi, si è ammalato di cancro. Anche per il cancro c’è stata la condanna del Ministero. Così, la stessa Paola Santospirito, dovendo lavare le tute e le uniformi del marito, ha contratto l’asbestosi. Il Ministero della Difesa si ostina a non voler riconoscere la Sig.ra Paola Santospirito come vittima del dovere, pur avendo quest’ultima svolto un servizio quantomeno ausiliario della Marina Militare, quello di lavanderia. La storia di Paola è particolare, perché si ammalata giovanissima di cancro al seno, prima di contrarre l’asbestosi. 

Nel cancro estirpato sono state rinvenute fibre di amianto e nel suo corpo sono ancora presenti contaminanti, come metalli pesanti radioattivi, usati nella Vittorio Veneto. Paola Santospirito combatte, quindi, al fianco dei familiari delle vittime per la tutela dei loro diritti. Lo stesso Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, ricorda come i militari, dovendo obbedire agli ordini, avrebbero avuto diritto quantomeno a essere informati della presenza di queste sostanze. Anche Carlo Calcagni è un eroe moderno, perché riconosciuto vittima del dovere per inabilità al 100% per esposizione causata dai proiettili all’uranio impoverito, nel corso delle sue missioni, per le quali ha ricevuto le decorazioni, è uno dei coordinatori dell’ONA. L’Osservatorio Nazionale Amianto, infatti, ha costituito il coordinamento delle vittime dell’uranio impoverito, affidandolo proprio al Colonnello Carlo Calcagni. 

A sostenere l’iniziativa anche l’Accademia della Legalità, presieduta dalla Dott.ssa Paola Vegliantei. Nel recente convegno che si è tenuto lo scorso 9 luglio, presso il Campidoglio, è intervenuto in video anche il Gen. Roberto Vannacci, che ha ricordato l’impiego di proiettili all’uranio impoverito e la condizione di rischio di molti militari. L’ONA prosegue la sua attività di sostegno alle vittime dell’amianto e dell’uranio impoverito.

Ciro, purtroppo, non è più in vita per poter continuare la sua battaglia contro l’amianto, perché il mesotelioma che gli è stato diagnosticato nel 2015 lo ha ucciso nel 2020. Fino all’ultimo si è impegnato nell’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto – anche per ottenere giustizia.

Ciro ha respirato fibre di amianto per 24 ore al giorno perché la fibra killer era in tutte le coibentazioni, anche negli alloggiamenti, nei corridoi e perfino nei servizi igienici. Erano presenti anche nei locali motori e nei rivestimenti delle condotte di scarico e, nonostante fosse ben nota da tempo la sua pericolosità il militare era privo di strumenti di protezione individuale.

 “E’ molto importante che le mogli, compagne e figlie che hanno lavato le tute e le uniformi dei militari, tra cui quelli imbarcati nella MM e che si sono ammalati, debbono essere risarcite e riconosciute come vittima del dovere. Continuerò questa battaglia, non solo per me stessa, ma anche per tutte le altre donne, molte delle quali purtroppo vedove. L’amianto e le radiazioni mi hanno provocato il cancro al seno, e poi l’asbestosi. Mio marito, Lgt Mastrovito Leonardantonio, è vittima di asbestosi e cancro, riconosciuto, eppure il Ministero della Difesa si è disinteressato e si disinteressa e, appena ha potuto, ha tentato di sfuggire dalle sue responsabilità. Conoscevo Ciro Centofanti e lo ricordo, anche poi quando poi è morto. Sono centinaia i morti per mesotelioma, cancro del polmone e asbestosi, tra i nostri militari e in particolare tra quelli imbarcati nelle navi della MM italiana. Ritengo che l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere deve proseguire, sempre con la guida saggia dell’Avv. Ezio Bonanni”, dichiara la Sig.ra Paola Santospirito, del coordinamento ONA – Vittime del Dovere.

L’ONA prosegue il suo impegno per la rappresentanza e tutela delle vittime dell’amianto e uranio impoverito nelle Forze Armate (Marina Militare, Esercito e Aeronautica). Prosegue anche l’impegno di Paola Santospirito, dello stesso Colonnello del Ruolo d’Onore dell’E.I. Carlo Calcagni e della stessa Paola Vegliantei, Presidente di “Accademia della Legalità”, che ha stretto un protocollo d’intesa con l’Osservatorio Vittime del Dovere e con l’Osservatorio Nazionale Amianto.

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