Politica - 25 luglio 2024, 16:46

Il consiglio regionale vota sul bilancio in un clima da ultimo giorno di scuola: “Siamo ai titoli di coda”

Atmosfera inedita in aula nelle ore in cui le dimissioni di Giovanni Toti sembrano essere sempre più vicine. Non ammessi in discussione bilancio gli ordini del giorno della minoranza su rigassificatore e nuovi supermercati Esselunga

La seduta del consiglio regionale

La seduta del consiglio regionale

Non si contano i “siamo ai titoli di coda” finiti a verbale durante l’ultima seduta di consiglio regionale. Con la sensazione da parte di molti che sia stata davvero l’ultima.
All’ordine del giorno il rendiconto generale, l’assestamento di bilancio, il Documento di Economia e Finanza e le disposizioni di carattere finanziario, ma il focus generale è presto andato sulla situazione politica di strettissima attualità con una sorta di conto alla rovescia virtuale in attesa delle dimissioni del presidente Giovanni Toti.

Ad aprire la danze Luca Garibaldi (Pd - Articolo uno) con il primo “siamo ai titoli di coda” di giornata seguito da un chiaro messaggio per la maggioranza: “Tra di voi nessuno ha il coraggio politico di dire che è finita, vi muovete sapendo che è finita e venite qui facendo finta che non sia finita. Il destino di quello che accade qui non si decide qui.”.
Fabio Tosi (M5S) va invece sul pratico: “Mi hanno detto che ieri sono andati via degli scatoloni da piazza De Ferrari”.

Siete deprimenti - ha replicato Sonia Viale (Lega) - ci trovate battaglieri e la Liguria non ve la lasciamo”, mentre Angelo Vaccarezza (Forza Italia) è tornato su Toti: “Non so cosa deciderà il presidente, penso che sia giusto che abbia il diritto di scegliere oggi per il suo bene e penso che oggi debba anteporre la sua vita, perché quello che sta accadendo è vergognoso”.

Una valzer che ha accompagnato la discussione e le varie votazioni spostando il focus dai numeri del bilancio ai botta e risposta che sanno di un antipasto di campagna elettorale. Tra i passaggi più contestati il “no” del presidente Gianmarco Medusei all’inserimento dell’ordine del giorno sul rigassificatore all’interno della discussione sul bilancio. Diniego che si è presto trasformato in un altro terreno di sfida. Stesso destino anche per l’ordine del giorno sui nuovi supermercati Esselunga.

I documenti che danno fastidio alla maggioranza non vengono ammessi - così Luca Garibaldi - invito i consiglieri di maggioranza a non avere paura del voto. Il presidente Medusei si assume la responsabilità di fare il censore per difendere la maggioranza, violando il ruolo di terzietà e di garanzia. È una vicenda vergognosa e vigliacca”.

Come emerso nei giorni scorsi, il rigassificatore è argomento oggetto di spaccatura all’interno della maggioranza con Forza Italia e Lega che hanno di fatto invertito la rotta rispetto a quanto sempre sostenuto dal presidente Giovanni Toti, strenuo difensore del trasferimento della nave Golar Tundra al largo di Vado.

Pietro Zampedroni


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