- 24 luglio 2024, 14:45

Nido di tartaruga sulla spiaggia di Alassio, arriva l'ordinanza per salvaguardare le uova di Caretta caretta

La deposizione alle prime luci dell'alba di domenica 21 luglio. Dopo il confronto con gli esperti del GLIT arrivano le diverse misure di protezione: dalla distanza da mantenere allo stop alle luci notturne e altre

Nido di tartaruga sulla spiaggia di Alassio, arriva l'ordinanza per salvaguardare le uova di Caretta caretta

Come già preannunciato nei giorni scorsi, dopo il confronto con il GLIT (Gruppo Ligure Tartarughe marine) è arrivata la misura del Comune di Alassio per salvaguardare il nido di Caretta caretta e le sue uova, deposte alle prime luci dell'alba di domenica 21 luglio, presso i Bagni Londra, dalla tartaruga ribattezzata "Queen Elizabeth".

Nella giornata di ieri, martedì 23 luglio, l'Ufficio Demanio alassino ha emesso l'ordinanza per garantirne la protezione che segue la posa di una gabbia metallica fornita dall'Acquario di Genova, questa invece installata oggi a sostituzione delle transenne precedentemente posizionate in loco, stabilisce che fino alla schiusa delle uova, sulla porzione di spiaggia dei Bagni Londra interessata dalla nidificazione della tartaruga Caretta Caretta è vietato occupare l’area circoscritta dalla recinzione posta a tutela del nido, che misura 1,20 metri per lato e 1,00 metro di altezza.

È inoltre vietato occupare l’arenile nei 3 metri circostanti la nidificazione con strutture che possano ostacolare il transito del personale addetto alla sorveglianza del sito, come recinzioni e attrezzature fisse. È altresì vietato lasciare natanti in sosta nei 3 metri intorno alla zona circoscritta, così come praticare giochi che potrebbero arrecare danni al nido.

L'ordinanza stabilisce anche il divieto di condurre animali senza guinzaglio o di farli permanere in libertà nei 3 metri circostanti la recinzione, e di circolare con veicoli, anche non a motore, nella stessa area. Inoltre, è vietato l’uso di luci notturne che possano interferire con il nido durante il periodo di schiusa. Sarà cura del concessionario dello stabilimento balneare, anche durante le ore di chiusura, curare la conservazione dei cartelli di divieto e l’integrità della recinzione.

All’interno dell’area sono stati intanto collocati già nei giorni scorsi due bastoncini che consentono di indicare la posizione esatta delle uova e di una sonda bluetooth che monitora e registra la temperatura della sabbia.

La tartaruga che ha nidificato ad Alassio – ribattezzata con il nome di Queen Elizabeth dai titolari dello stabilimento balneare - è una Caretta Caretta cosiddetta “esploratrice”, di dimensioni particolarmente grandi. Ad avvistarla per primo è stato il guardiano notturno dello stabilimento balneare, che ha avvisato i titolari Matteo Emanuelli e Silvia Braga. In seguito, la Capitaneria di Porto, insieme a Gesco e Comune, hanno messo in atto misure temporanee di sicurezza transennando l'area interessata.  

Sul posto hanno già condotto diversi sopralluoghi i biologi dell’associazione “Delfini del Ponente Aps” e il personale dell’Acquario di Genova.

L’assessore al Demanio del Comune di Alassio, Rocco Invernizzi, dichiara: “Dopo l'eccezionale evento di domenica, la nostra amministrazione, in sinergia con gli uffici comunali, si è immediatamente attivata con questa ordinanza, per garantire la sicurezza e la protezione del nido della tartaruga Caretta Caretta. È essenziale che tutti rispettino le misure adottate per assicurare il successo della schiusa e la protezione dei piccoli”.

Il vicesindaco di Alassio con delega all'Ambiente, Angelo Galtieri, aggiunge: “Siamo orgogliosi di adottare misure così rigorose per proteggere il nido della nostra ‘Queen Elizabeth’, come è stata affettuosamente ribattezzata la tartaruga che ha scelto Alassio per la nidificazione. Questo evento non solo conferma la salute del nostro mare, ma ci offre anche l'opportunità di sensibilizzare la nostra comunità sull'importanza della conservazione ambientale”.

Ora non resta che attendere la schiusa, prevista tra circa 50 giorni, con la quale si stima vi possa essere un numero dei nascituri compreso tra gli 80 e i 120 esemplari.

 

Redazione

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