A picco sul mare, che spesso stupisce per le sue innumerevoli sfumature, la passeggiata di Nervi, oggi intitolata ad Anita Garibaldi, è un camminamento che si snoda per circa due chilometri, collegando il porticciolo allo scalo di Capolungo.
Un ‘tappeto rosso’ in cui la trama è composta dalle caratteristiche pisanelle, disposte a lisca di pesce, che contribuiscono a rendere ancora più unico questo luogo. La linea sinuosa che ammicca ai toni caldi si staglia sullo sfondo azzurro del mare sottostante, mentre sul lato opposto ora macchie di verde, ora muraglioni e vecchie case dei pescatori, completano l’orizzonte.
La storia di questa passeggiata affonda le sue radici nelle usanze passate di contadini e pescatori che di qui passavano per raggiungere i propri appezzamenti di terreno o per affacciarsi alla costa e agli scogli nelle attività quotidiane.
Il continuo passaggio lungo la scogliera, con il tempo, contribuì a una prima traccia di sentiero sulla costa, sentiero che venne effettivamente battuto nel 1823, permettendo spostamenti più agevoli.
Fu poi il marchese Gaetano Gropallo, sindaco di Nervi, a decidere un ampliamento, realizzato nel 1862, che rendesse il tratto più confortevole e che potesse così accogliere anche i ‘turisti’ ante litteram, quei villeggianti che qui arrivavano per respirare l’aria di mare e godere del panorama che, allora come oggi, abbraccia il golfo Paradiso e Portofino e non di rado lascia intravedere la sagoma della Corsica.
Sempre in quegli anni, Gropallo decise di acquistare la Torre che oggi porta il nome della sua famiglia ma che, in passato, era detta del ‘fieno’. Si tratta di una torre cinquecentesca costruita a scopo difensivo; in caso di incursioni dal mare, infatti, sul tetto si sarebbe dato fuoco a sterpaglie lanciando l’allarme in direzione del monte Moro per avvisare la città.
Per una decina d’anni la torre, acquistata dal Comune di Genova nel 1936, fu la fine della passeggiata a levante. Gropallo lavorò per proseguire il percorso arrivando alla sua naturale conclusione che si può ammirare ancora oggi a Capolungo.
Prima ‘marina’, poi dedicata alla Principessa del Piemonte, la passeggiata Anita Garibaldi è stata intonata alla compagna dell’eroe dei Due Mondi il 19 giugno 1945. Caratteristica per i suoi locali, per i parchi che qui si affacciano e per gli stabilimenti balneari, la passeggiata è percorsa e amata nella stagione calda quanto in quella fredda.
A debita distanza e in sicurezza, nelle giornate in cui il mare è agitato si possono osservare le onde infrangersi sulla scogliera e arrivare sulla passeggiata con picchi d’acqua che diventano vere e proprie sculture istantanee.
Nelle calde sere d’estate, ma anche in quelle invernali sferzate dal vento, i lampioni della passeggiata sembrano proseguire all’infinito, puntellando la costa genovese fino a perdersi all’orizzonte, mentre le panchine offrono un momento di sosta a chi, in compagnia o meno, qui lascia vagare lo sguardo scoprendo sempre nuovi scorci.