“Il consiglio regionale ha respinto la sfiducia a Toti e le dimissioni non sono arrivate. Sarebbero state, in ogni caso, solo un primo insufficiente passo. Per questo vogliamo continuare a lottare, perché per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti. Dalla Liguria vogliamo parta un movimento contro la corruzione, per rimettere le persone prima del profitto, garantire che la politica sia al servizio di tutte e tutti, non di pochi privilegiati”.
Con queste parole ‘Genova che osa’, affiancata da Arci e Libera, ha chiamato a raccolta sostenitori e militanti in piazza De Ferrari, sotto la sede della Regione, per intonare le canzoni di Fabrizio De André come una sorta di manifesto contro il sistema-Toti. Su tutte quella “Canzone del maggio” con il suo iconico “Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti”.
Strumenti alla mano, decine di manifestanti hanno suonato e cantato mostrando cartelli e striscioni contro l’amministrazione regionale e, come ampiamente prevedibile, contro il governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio con le accuse di corruzione e falso.
Il tutto a mo’ di antipasto della manifestazione che domani vedrà l’arrivo a Genova dei leader nazionali del ‘campo largo’: Elly Schlein (PD), Giuseppe Conte (M5S), Gianni Bonelli e Nicola Fratoianni (AVS). Appuntamento alle 17.30 in piazza De Ferrari, sotto la sede di Regione Liguria, al grido di “Liguria, diritto al futuro”.