Attualità - 13 luglio 2024, 08:15

Lo Sport che amiamo - Quel gruppo di ragazzi che ha riportato il calcio a Camogli dopo dieci anni

La squadra si chiama Camogli Football Club, è composta interamente da Under 25 e debutterà in Terza Categoria. Matteo Benvenuto, uno dei fondatori: "Vogliamo unire le persone"

Lo Sport che amiamo - Quel gruppo di ragazzi che ha riportato il calcio a Camogli dopo dieci anni

Prosegue questo sabato, e andrà avanti per tutti i sabati successivi, ‘Lo Sport che amiamo’, una rubrica dedicata a personaggi e storie di sport della nostra città e della nostra regione. Ci piace raccontare quel che c’è oltre il risultato sportivo: il sudore, la fatica, il sacrificio, il duro allenamento, l’impegno, le rinunce, lo spirito del gruppo. Tanti valori che vogliamo portare avanti e mettere in luce con quello che sappiamo fare meglio: comunicandoli. Comunicarli significa amplificarli, ed ecco perché lo sport può diventare, sempre di più, ‘Lo Sport che amiamo’. Ci accompagna in questo percorso un giovane di belle speranze: Federico Traverso, laureando in Scienze della Comunicazione. La bella storia di oggi arriva da Camogli.

Camogli ha finalmente una squadra di calcio: si chiama Camogli Football Club, e dalla stagione 2024/2025 comincerà la sua avventura dalla Terza Categoria. Una realtà giovanissima, creata da ragazzi tutti under 25 desiderosi di dare al comune una squadra che mancava da più di dieci anni.

L’idea è stata di Alessandro Terrile, il mio migliore amico e membro della dirigenza”, spiega Matteo Benvenuto, presidente del Camogli FC. “Siamo cresciuti a Camogli giocando a calcio, ma non siamo mai riusciti a farlo insieme fuori dai campetti, perciò volevamo una squadra. È stato molto difficile avere credibilità, perché siamo giovani con poco o nulla in mano, ed è stato complicato anche trovare un campo e un nome. A Camogli manca una squadra di calcio da tanto tempo perciò abbiamo colto l’occasione, è stata la chiusura di un cerchio". 

Benvenuto racconta: "Siamo tutti giovanissimi, c’è solo un’eccezione di un ragazzo di ventisette anni ma l’età media è tra i ventidue e i ventitré anni. Alcuni ragazzi avevano smesso di giocare pur essendo bravi e talentuosi, non è stato facile convincerli a tornare in campo ma piano piano hanno aderito in tanti. Si tratterà anche di una sfida per ogni calciatore, un’occasione per rilanciarsi"

Quanto al logo e ai colori, "è stato facile, il bianco e il nero a Camogli sono un’istituzione. Io stesso sono cresciuto giocando a pallanuoto nel Camogli, siamo stati tutti sempre molto vicini a quell’ambiente perciò abbiamo scelto quei colori come motivo di unione tra calcio e pallanuoto. Il logo, invece, è stato ideato principalmente da me e da Ettore Arbocò, il vicepresidente. È un grafico, laureando in design, e con lui abbiamo cercato di creare qualcosa di moderno, che dia una bella prima immagine”.

E sugli obiettivi futuri aggiunge: “Puntiamo ad unire le persone qui intorno, anche chi con il calcio non ha nulla a che fare. Viviamo in una regione che non offre molto, quindi un’iniziativa come la nostra può risvegliare l’entusiasmo in tutti noi. Dal punto di vista sportivo non vogliamo fare brutte figure. Vedendo la squadra e il suo potenziale, credo che possiamo toglierci delle soddisfazioni. Il nostro allenatore è tosto, so che non farà sconti a nessuno pur avendo già allenato tanti ragazzi della rosa. Noi vogliamo volare, ma con i piedi per terra. Possiamo essere una sorpresa: abbiamo gli occhi puntati addosso perché siamo nuovi, nessuno ci conosce, ma quando giocheranno contro di noi avranno qualche motivazione in più.”

Un’iniziativa che ha visto la luce anche grazie alla collaborazione dell'amministrazione: “I ragazzi mi hanno contattato a febbraio, dopo avermi conosciuto in diversi incontri per i giovani”, dice Claudio Pompei, consigliere del Comune di Camogli delegato allo sport. “Da subito ho riscontrato in loro grande entusiasmo, oltre che capacità organizzative e senso di responsabilità. Ho parlato del progetto con la Golfo Paradiso in modo tale che non ci fossero conflitti tra le due società, e da lì è nato l’accordo secondo il quale il Camogli FC giocherà sul loro campo e sarà una società satellite della Golfo Paradiso. L’idea dei ragazzi ha da subito avuto successo, in breve tempo hanno costruito una rosa e ottenuto sponsorizzazioni: per premiare i loro sforzi ho voluto portarli in aula consiliare per una presentazione ufficiale e simbolica di fronte alla collettività. Il Camogli FC darà tanto entusiasmo giovanile, e può essere stimolo per nuove iniziative anche al di fuori della sfera sportiva. I ragazzi devono seguire le proprie ambizioni, trovando nelle amministrazioni un supporto. Il Comune non è solo un posto dove si fa la carta d’identità, ma è il luogo a cui rivolgersi quando si ha un’idea da portare avanti.

Federico Traverso

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