Attualità - 12 luglio 2024, 08:30

Voltri, apre il chiosco delle acciughe (e non solo): "Così promuoviamo la pesca sostenibile"

Alla guida dell'ittiturismo due giovani del ponente genovese, Francesco Iacometti e Claudia Bignone, erede di quella stessa famiglia di storici pescatori che hanno guidato le loro lampare e gettato per più di cent'anni le reti nelle acque genovesi

Voltri, apre il chiosco delle acciughe (e non solo): "Così promuoviamo la pesca sostenibile"

Pesca a chilometro zero, saperi che si tramandano, specialità in tavola e tradizione alle spalle ultracentenaria: ha aperto al pubblico ieri il nuovo ittiturismo 'Feipin' di Voltri, fronte mare sulla spiaggia proprio dove sorgevano le antiche 'baracche' dei pescatori e dove da oggi il pescato del Mar Ligure promette di offrire un'esperienza a 360 gradi, dal mare alla tavola. Pesca e tutela delle specie ittiche, ristorazione a pranzo, cena e anche aperitivo, un progetto che getta le basi un anno fa e che ha un sapore storico.

Alla guida dell'ittiturismo due giovani del ponente genovese, Francesco Iacometti e Claudia Bignone, erede di quella stessa famiglia dei Bignone di storici pescatori che hanno guidato le loro lampare e gettato per più di cent'anni le reti nelle acque genovesi, specializzati nella pesca delle acciughe.

Dopo l'epoca d'oro degli agriturismi e il ritorno dei giovani alla coltivazione, con tecniche e strumenti moderni, ora è il momento della pesca, specie in Liguria e specie a Genova dove si è appena concluso il primo corso in Italia per formare operatori della filiera ittica, un settore in espansione e un progetto di successo che ha già visto i primi 7 corsisti 'diplomarsi' e trovare lavoro.

Ma tornando all'ittiturismo, al centro il pesce cosiddetto 'povero' che declinato in mille ricette promette di trasformarsi in un alibi per l'incontro e la convivialità, servito crudo, fritto, nelle ricette dettate dalla tradizione e dalla stagionalità, a seconda di quello che 'propone' il mare.

"L'ittiturismo è anche raccontare l'attività di pesca, il nostro mare, e farne esperienza 360 gradi - racconta Daniela Borriello, responsabile per Coldiretti del settore Pesca - noi seguiamo da tempo il settore, abbiamo sviluppato e inaugurato in Liguria tanti itturismi. A livello regionale se ne contano una cinquantina circa iscritti all'albo regionale. Nel caso di Voltri sorge in una zona storica per le attività di pesca, dove erano 'ricoverate' le attrezzature della famiglia dei Bignone che da più di 100 anni svolge l'attività di pesca professionale; una giovane erede di questa famiglia ha voluto portare avanti questa attività, diversificando. È stata costituita questa cooperativa che si chiama 'Acciughine' e hanno inaugurato il nuovo ittiturismo che consiste nell'offrire alla cittadinanza e ai consumatori il pescato locale attraverso l'attività di ristorazione".

C'è quindi un locale di lavorazione e poi sulla spiaggia di Voltri un locale per degustare le specialità soprattutto a base di acciughe ma con spazio anche per aperitivi per i più giovani, perché la location si presta.

"Con il consumo di queste tipologie di pesce si aiuta in primis l'ecosistema marino, non si insiste sullo stock ittico che è in sofferenza, e si va a chiudere il cerchio con la sostenibilità ambientale, economica e sociale", prosegue Borriello. Non solo. È un'opportunità anche sul fronte occupazionale.

"Quello della pesca è un settore interessante e attraente - sottolinea la responsabile di Coldiretti - che può portare reddito perché comunque parliamo di imprenditori ittici e può essere un lavoro non solo faticoso e pesante come spesso viene dipinto ma anche un lavoro interessante e divertente. Forse è un po' indietro rispetto al settore agricolo dove ormai i giovani usano biotecnologie e strumentazioni complesse e sofisticate, ma la stessa cosa vogliamo farla con la pesca professionale". 

Valentina Carosini

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