Quello di Daniel Hernando Devia Torres, cinquantanove anni, e della moglie Silvia Gutiérrez Vivía non è un semplice viaggio dall’altra parte del mondo. La coppia è partita da Bogotà, in Colombia, per raggiungere l’Italia, e in particolare la Liguria, alla ricerca delle proprie radici e delle proprie origini. Proprio dall’imperiese, infatti, il quadrisavolo Dioniso partì centonovantaquattro anni fa, nel 1830, per cercare fortuna in Sud America, prima ancora la grande ondata migratoria iniziasse a prendere forma.
Emozionati e grati, i due coniugi hanno iniziato a mettersi sulle tracce del proprio antenato in autonomia, finché non hanno incontrato lungo il proprio percorso il progetto Italea, cioè il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: attraverso una fitta rete di professionisti presenti in tutta Italia, l’iniziativa punta a fornire servizi turistici ad hoc a chi vuole mettersi in viaggio alla riscoperta delle proprie origini, con itinerari personalizzati, laboratori e iniziative pensate su misura. A rendere ancora più interessante ed emozionante il viaggio è il mistero in cui ogni tappa è avvolta: i coniugi colombiani, infatti, non sono a conoscenza dei dettagli del loro itinerario, ma si lasceranno guidare fino al termine dell’esperienza, prevista il 12 luglio, dal personale incaricato di accompagnarli e di vegliare su di loro.
L’avventura in Italia di Daniel e Silvia è iniziata nella giornata di domenica 7 luglio, quando sono arrivati a Genova; giusto il tempo di ambientarsi e questa mattina, lunedì 8 luglio, la coppia è stata ricevuta nei locali di Regione Liguria per un incontro istituzionale con l’assessore al Turismo Augusto Sartori, che ha accolto i viaggiatori enfatizzando l’importanza dell’iniziativa per portare sempre più persone con antenati italiani, ma residenti all’estero, a visitare il proprio paese d’origine. “Nel mondo ci sono più di sessanta milioni di persone di origine italiana, ed è bello poter far conoscere loro le nostre tradizioni - ha commentato l’assessore -. Daniel e Silvia saranno accompagnati in un tour alla riscoperta della nostra cultura, della nostra lingua e della nostra cucina, senza dimenticare la storia delle nostre terre, per ritrovare le loro origini”.
Insieme a rappresentanti di Regione Liguria e di Italea Liguria, a far gli onori di casa anche Franco Bambi dell’associazione ‘A Compagna’, e il Gruppo Folkloristico Città di Genova che, in abiti tradizionali, sulle note di ‘Ma se ghe pensu’ ha trasportato la coppia in un viaggio nella lingua genovese, viaggio che è poi proseguito nei locali di via Dei Giustiniani di Fondazione Casa America, dove Carlotta Gualco e Roberto Speciale, rispettivamente direttrice e presidente della realtà culturale, hanno dato il benvenuto ai due ‘turisti delle radici’ raccontando le attività svolte. Nuovamente il Gruppo Folkloristico Città di Genova ha dato dimostrazione del proprio talento, questa volta proponendo il brano ‘Cose dixeiva a nonna’ e illustrando alcuni degli abiti tipici della città che fu, dai ‘camalli’ ai pescatori.
“Un progetto molto interessante, che porta le persone dove sono nati i loro nonni e bisnonni e a cercare le loro radici - spiega Franco Bampi -. A Compagna è un’associazione che ha compiuto cento anni nel 2023, e che è un po’ la custode delle tradizioni genovesi e liguri. Qui abbiamo il gruppo vestito con gli abiti tradizionali che canterà alcune canzoni tradizionali, per contribuire a far sentire a suo agio il turista e aiutarlo a riscoprire la terra dei nonni”.
“Stiamo cercando le nostre radici da molti anni, avevamo iniziato la nostra ricerca da soli; poi siamo entrati in contatto con Italea e insieme abbiamo organizzato questo bellissimo viaggio. Siamo molto emozionati e non vediamo l’ora di scoprire il più possibile, per poi tornare a casa e raccontare tutto ai nostri figli e a mio padre, che ha ottant’anni e non ha potuto venire con noi in Italia” ha spiegato Daniel Devia, che credeva inizialmente di avere origini bolognesi prima di imbattersi in alcuni documenti che facevano riferimento a Lucinasco e Borgoratto, in provincia di Imperia.
Visitare Genova per la prima volta significa anche degustare le specialità che la città ha da offrire: ecco allora una piccola sosta per assaggiare il pesto e la focaccia, particolarmente apprezzati dalla coppia, che hanno così scoperto un nuovo, irresistibile, aspetto della cultura ligure. Il viaggio è poi proseguito alla volta del Galata Museo del Mare, appuntamento imperdibile parlando di migrazioni e navigazione: qui è stato possibile per Daniel e Silvia immergersi completamente nel mondo di chi ha deciso di lasciare la propria casa, le proprie radici, per imbarcarsi in cerca di un destino migliore. Stupiti e grati, i due hanno ascoltato con attenzione i racconti inerenti le imbarcazioni, la suddivisione degli spazi e le difficoltà di chi decideva di mettersi in viaggio.
“Siamo molto lieti di accogliere il signor Daniel Devia, viaggiatore delle radici che grazie a Italea potrà riscoprire le sue origini italiane e vivere un’esperienza indimenticabile nei luoghi dei suoi antenati. Con questo progetto vogliamo valorizzare territori finora trascurati dai flussi turistici principali, in particolare i piccoli comuni, per rilanciare il rapporto tra l’Italia e le sue comunità all'estero” ha affermato Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Pnrr "Turismo delle Radici" per il Ministero degli Esteri.
“Il viaggiatore delle radici è diverso dal turista classico perché è motivato dal desiderio di riscoprire la sua storia familiare. Il nostro obiettivo è organizzare percorsi su misura che possano soddisfare le diverse esigenze di questo tipo di viaggiatore” ha aggiunto Andrea Pedemonte, referente Italea Liguria.
Daniel e Silvia proseguiranno il loro viaggio in Liguria in compagnia di Italea lasciandosi Genova alle spalle e iniziando il loro tour della provincia di Imperia, alla ricerca delle tracce del proprio antenato.