Eventi - 03 luglio 2024, 12:07

Lilith Festival ai nastri di partenza: a Villa Bombrini tornano le grandi cantautrici (e non solo)

Le direttrici artistiche Cristina Nico e Sabrina Napoleone: “Vogliamo promuovere la buona musica, battendoci sempre per superare gap di genere e discriminazioni”. Da giovedì 4 luglio sul palco Emma Nolde, Maria Antonietta, Maria Mazzotta e il concerto evento di Mauro Pagani per celebrare i quarant’anni di Crêuza de Mä

Lilith Festival ai nastri di partenza: a Villa Bombrini tornano le grandi cantautrici (e non solo)

Il desiderio di promuovere la miglior musica d’autrice è, fin dagli esordi, l’obiettivo del Lilith Festival. Continuare a spingere in questa direzione, giunte alla tredicesima edizione della manifestazione musicale, è una missione delle direttrici artistiche Sabrina Napoleone e Cristina Nico, che da sempre rispondono con l’arte a ogni forma di discriminazione. 

Vorremmo precisare che quando parliamo di musica d’autrice non pensiamo minimamente che esista un genere ‘musica delle donne’ - spiegano Napoleone e Nico -.  Semmai vogliamo dare al pubblico uno spaccato della varietà e della maturità che sempre di più si incontra nelle artiste che si approcciano alla composizione e alla scrittura della propria musica, con nuove consapevolezze che vivificano la canzone d’autorə attraverso linguaggi diversi che vanno dal pop, al rock, alla world music”.

A rappresentare questo panorama artistico saranno quest’anno tre protagoniste d’eccellenza: Emma Nolde, Maria Antonietta e Maria Mazzotta, che si esibiranno nella ormai consueta location di Villa Bombrini a Cornigliano nelle serate del 4, 5 e 6 luglio. Spazio anche per nuove promesse e grandi speranze del panorama locale: Irene Buselli e Il Gentiluomo avranno il compito di aprire la prima serata; Sabrina Napoleone ed Ella Nadì saranno sul palco del secondo giorno di live, mentre Rebis e Cadira chiuderanno la manifestazione. La programmazione delle varie serate non è stata certo casuale: il 4 luglio a dominare la scena saranno artiste giovani e già straordinariamente talentuose e consapevoli; il 5 luglio spazio a antautrici e rockeuses dalla spiccata personalità; la serata finale sarà quella più world, anche se nel live di Maria Mazzotta ci saranno anche sferzate post rock.

Le cose sono sicuramente cambiate rispetto a quando abbiamo cominciato la nostra attività, ormai quasi quindici anni fa - continuano a raccontare le direttrici artistiche -. Ci sembra che ci sia una maggiore determinazione nel cercare di costruirsi una professionalità e forse,  cosa che a noi interessa di più, una propria identità artistica, un percorso più autonomo anche nel seguire il processo creativo. Ma le conquiste delle donne in questo come in tutti gli ambiti della società sono fragili, assolutamente da consolidare. Se è dura anche per i colleghi maschi, una donna deve farsi strada tra clichés, tetti di cristallo, tentativi di controllo… Se continuiamo a dedicare una buona parte dei nostri sforzi nel promuovere la musica d’autrice è perché pensiamo che ci sia ancora bisogno di portare degli esempi e anche, perché no, creare delle situazioni, dei momenti in cui ci si possa conoscere e riconoscere nel lavoro delle altre artiste, anche quando i linguaggi usati sono diversi.  Non ci è mai interessato fare delle specie di riserve, noi stesse come artiste siamo affezionate alla grande canzone d’autore della nostra città, e questa edizione lo dimostra particolarmente, anzi ci teniamo in un certo senso a siglare quel legame”. Lo dimostra, senza ombra di dubbio, il concerto-evento di Mauro Pagani, inizialmente previsto per il 30 giugno e poi slittato al 9 luglio per cause di forza maggiore, che celebrerà i quarant’anni di Crêuza de Mä, iconico album scritto con Fabrizio De André.  

Come operatrici culturali e come produttrici promuoviamo artistə di ogni genere, in tutti i sensi! In fondo vorremmo tanto che non servissero più manifestazioni come il nostro festival della musica d’autrice, vorremmo solo portare e promuovere buona musica. Ma finché serve, ci batteremo nel nostro piccolo anche per dare un contributo nel superamento dei gap di genere e contro ogni forma di discriminazione. E per far conoscere quanto talento, quanta varietà c’è tra le donne che oggi fanno, scrivono e suonano la propria musica” concludono Nico e Napoleone. 

IL PROGRAMMA DI LILITH FESTIVAL 2024

Giovedì 4 luglio vedrà come headliner Emma Nolde, la cantautrice toscana che poco più che ventenne, con i due dischi “Toccaterra” (2020) e “Dormi” (2022), si è imposta come una delle voci più interessanti della musica italiana. L’ultimo in particolare, co-prodotto con Francesco Motta, ha colpito per il coraggio di mettersi a nudo e la freschezza di un linguaggio che è quello di chi è nato dopo il 2000 ma non si rifugia nelle formule preconfezionate di certo mainstream contemporaneo. Esce in questi giorni il nuovo singolo “Mai fermi”, che accompagna il lancio dello speciale tour “Solo Non Sola”.

Nella stessa serata, si esibiranno la cantautrice Irene Buselli, che con il suo primo disco “Io,io,io” sta ricevendo grande attenzione e ha già raccolto grandi riconoscimenti tra cui il Premio Bindi 2023, e Il Gentiluomo, nostrana band alt-pop, tutta al femminile a dispetto del nome.

Venerdì 5 luglio spazio alla pesarese Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, atipica protagonista dell'indie-pop nostrano, capace di passare dalla musica alla scrittura di libri di poesia alla conduzione di programmi culturali per Sky di Storia dell’Arte, disciplina in cui è laureata. Maria Antonietta ha dato alle stampe nel 2023 il suo quinto disco "La tigre assenza", salutato come “un disco di squisito pop che ci restituisce, dopo un lustro, una delle artiste più interessanti e originali del panorama nazionale”, senza rinunciare alle sferzate agrodolci della sua particolare scrittura. Da qualche mese è giurata del Premio Strega Poesia. La stessa sera suoneranno Sabrina Napoleone per presentare in trio con Alice Nappi e Francesco Ciapica il suo ultimo lavoro “Cristalli Sognanti” che la sta confermando una delle cantautrici più originali e iconoclaste della sua generazione, e la torinese Ella Nadì, che ha dato alle stampe alla fine del 2023 il nuovo disco “Nel bene e nel mare”, di cui ha curato interamente anche suoni e produzione.

Chiusura della terza serata di sabato 6 luglio, affidata alla pugliese Maria Mazzotta, cantautrice e interprete che ha militato dal 2000 al 2015 nel Canzoniere Grecanico Salentino e dal 2020 si sta distinguendo per ottime produzioni soliste, le cui radici restano nella grande tradizione della musica popolare ma con innesti e suggestioni originali. Nell’ultimo lavoro "Onde" l’interpretazione viscerale di Maria Mazzotta incontra le sonorità elettriche del post rock creando un connubio originale e profondo, grazie alla chitarra elettrica e alla ricerca effettistica di Ernesto Nobili e alle percussioni customizzate di Cristiano Della Monica. Il disco, appena uscito a maggio 2024, anticipato dallo struggente singolo “La Furtuna”, è entrato nella Top3 della World Music Charts Europe e Transglobal World Music Chart.

La stessa sera si esibiranno i Rebis, duo genovese formato dalla cantautrice Alessandra Ravizza e dal chitarrista Andrea Megliola che da anni si muove tra le lingue, le melodie e i paesi che si affacciano sulle rive del Mediterraneo alla ricerca di possibili "ponti emotivi" tra le sponde del Mare Nostrum. Con loro sul palco ci sarà il polistrumentista Edmondo Romano. Aprirà la serata il duo Cadira, formato dalla italo-catalana Eugenia Amisano e dal chitarrista Paolo Traverso, che rivisita brani di tradizione o di ispirazione iberica e mediterranea con armonie e colori originali e personali, sospesi sulle onde del tempo. 

 

Si chiuderà in bellezza martedì 9 luglio con l’imperdibile concerto-evento “Mauro Pagani. 2024 Crêuza de Mä”, che celebra i primi quarant’anni di uno dei dischi più importanti della musica italiana: il lavoro in dialetto genovese realizzato da Fabrizio De André, autore dei testi e interprete, e Mauro Pagani, ideatore, arrangiatore ed esecutore delle musiche. L’album, pubblicato nel 1984, è stato votato dalla critica Miglior disco italiano degli anni ‘80 e segnalato da David Byrne tra i dieci dischi più importanti del decennio in tutto il mondo e detiene la posizione numero 4 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo la rivista Rolling Stone Italia.

In occasione del quarantesimo anniversario dalla pubblicazione, Mauro Pagani ha deciso di salpare per una nuova avventura, accompagnato da uno strepitoso equipaggio formato da sei musicisti e da una corista e un corista per riproporre le avvolgenti sonorità senza tempo e senza spazio narrate in “Crêuza de Mä”. A coronare questo viaggio musicale non mancheranno i brani del suo repertorio, frutto di oltre cinquant’anni di carriera, iniziata nel 1970 con la fondazione della Premiata Forneria Marconi e proseguita senza soluzione di continuità in un fittissimo percorso fatto di lavori solisti, di produzioni e arrangiamento per i lavori di tante personalità della musica leggera italiana - per citarne alcune, oltre a De André, ha collaborato con Roberto Vecchioni, Gianna Nannini, Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Arisa, Chiara Galiazzo, Nina Zilli, Bluvertigo, Almamegretta -, della stesura di numerose colonne sonore, della direzione artistica di manifestazioni importanti come Sanremo e Il Primo Maggio e approdato di recente anche alla scrittura di apprezzati romanzi e libri di memorie. Sterminato è l’elenco dei premi e dei riconoscimenti: uno dei più recenti, ricevuto il 2 settembre 2023, è stato il Premio Tenco Miglior Produttore e Arrangiatore

Apertura affidata alla genovese Cristina Nico, accompagnata da Stefano Bolchi. La cantautrice, premio Bindi nel 2014, ha all’attivo tre dischi che hanno fatto dire di lei “Cristina Nico ha la grinta e la forza, l’energia interiore dei grandi rockers(..) il suo canto e il suo sound vanno ogni momento d’accordo e le due doti interpretative mantengono sempre la sincerità della canzone d’autore” (Elisabetta Malantrucco, Blogfoolk). 

La conduzione delle serate è affidata a Lisa Galantini e ad Andrea Podestà. In loco ci saranno aree ristoro, area gioco per lɜ più piccolɜ e stand di artigianato. Le illustrazioni e il visual concept sono stati curati da Priscilla Jamone dell’associazione Pepita Ramone

Sono parte del programma del Lilith Festival 2024 anche numerosi eventi tra quelli che si stanno svolgendo presso il nuovo Teatro del Chiostro di Sant’Andrea, in collaborazione con il Sestiere del Molo, Solidarietà e Lavoro e Casa di Colombo, nella suggestiva cornice del colonnato dietro la casa di Colombo a Genova. Tra questi, da segnalare  gli spettacoli teatrali “ChiostrOne” a cura dell’attrice e regista Cristina Cavalli che vedono la proposta del Lilith Festival allargarsi quest’anno anche al teatro, numerosi concerti di musica rock e d'autorə che danno spazio ai nuovi talenti genovesi - ma non solo -, e serate di approfondimento musicale. Il programma è in continuo aggiornamento: si invita a seguire gli eventi sul sito e sulle pagine di Lilith Associazione Culturale e del Teatro del Chiostro.

Informazioni e biglietti disponibili sul sito www.lilithassociazioneculturale.it.

 

 

 

Chiara Orsetti

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