Politica - 02 luglio 2024, 16:18

Manovre elettorali in attesa del verdetto su Toti, intervista al presidente ad interim Piana: “Dal mondo civico serve coerenza, a vela e a motore non si può andare”

Dalle visite dei leader di partito nella casa di Ameglia alle prime schermaglie interne alla giunta in vista del voto: “Il nome del candidato sarà frutto di un accordo con le segreterie”

Alessandro Piana, presidente ad interim di Regione Liguria

Alessandro Piana, presidente ad interim di Regione Liguria

Per la giunta del presidente Giovanni Toti giugno è stato mese di visite in quel di Ameglia, di attacchi da parte delle minoranze, ipotesi di elezioni anticipate, possibili date e, in ultimo, scontri interni tra il centrodestra partitico e la componente civica. Leggi: Rosso-Scajola.
Luglio, invece, potrebbe essere il mese del ribaltone e una data è già segnata in rosso sul calendario, quel lunedì 8 in cui il Riesame potrebbe pronunciarsi a favore del presidente revocandogli i domiciliari.
Intanto le chiavi della Regione sono nelle mani del presidente ad interim Alessandro Piana, dato come vacillante sin dal giorno uno e, per contro, alla guida dell’ente dal 7 maggio con pieno (almeno a parole) sostegno da parte della sua maggioranza. È stato lui a dire che si poteva andare avanti così fino a fine mandato ed è lui oggi a rispondere alle nostre domande dopo la serie di incontri nella villa di Ameglia con l’ipotesi elezioni anticipate che si allontana sempre di più all’orizzonte.

L'intervista

Venerdì si è concluso il giro di incontri con Giovanni Toti nella villa di Ameglia e la linea è sempre la stessa: non si parla di dimissioni e si guarda al futuro. Si allontana l’ipotesi elezioni anticipate?
Si conferma lo stato d’animo e la volontà del presidente Toti di andare avanti, vuole continuare la sua azione politica. Sul piano politico e amministrativo non ci siamo mai fermati, non facciamo né più e né meno di quello che facevamo prima. Attuiamo tutti i provvedimenti necessari per il territorio, non abbiamo cercato alibi. Siamo in attesa del pronunciamento del Riesame e della Cassazione, ma questo non ci distoglie dall’interesse del territorio per mandare avanti i provvedimenti necessari e rispettare il cronoprogramma. Non sta a me dire quanto siano distanti le elezioni, noi siamo sempre pronti

Lei era stato tra i primi a dire che si poteva andare avanti così fino a fine mandato. Allora non era una boutade…
No, non lo era. Era una dichiarazione che faceva seguito all’incontro con i colleghi della giunta, è bastato guardarsi negli occhi per avere la conferma che quello che stava facendo era fatto molto bene. Ci sono dichiarazioni anche da parte degli inquirenti che confermano la volontà di non ostacolare un ente importante come la Regione Liguria. Abbiamo il conforto di tutti

Intanto il segretario regionale di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso, ha detto ai nostri microfoni che ci sarebbe già un papabile candidato del centrodestra per le prossime regionali. Lei cosa sa?
Viste le percentuali che Fratelli d’Italia esprime su scala locale e nazionale la parola spetta a loro. Fa piacere che il partito si sia affidato a Matteo Rosso che è persona di buonsenso e conoscitore delle linee e delle strategie politiche della Regione. Non so il nome che hanno indicato, non mi è stato detto, ma so che sarà frutto di un accordo con le segreterie regionali

Il risultato delle elezioni amministrative di Sanremo ha dimostrato che stanno cambiando i rapporti tra il centrodestra e il mondo civico, come confermato anche dallo scambio di battute tra Matteo Rosso e Marco Scajola. È davvero così?
A livello comunale la componente civica è determinante, in quasi tutti Comuni abbiamo visto come le liste civiche siano importanti per permettere a un sindaco di vincere. Dispiace che a Sanremo il centrodestra abbia scelto un percorso quando invece liste civiche riconducibili al centrodestra abbiano scelto di sostenere un altro candidato. Entrambi i candidati godono della mia stima, ora il sindaco è Alessandro Mager e lavoreremo con lui

E su scala regionale?
Probabilmente la componente civica potrebbe essere determinante, è chiaro però che ci deve essere coerenza di azione. Come dicono i marinai ‘a vela e a motore non si può andare’

Pietro Zampedroni


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