Attualità - 14 giugno 2024, 08:30

Tintarella non ti temo: i consigli della dermatologa per esporsi al sole contenendo i rischi

Crema solare SPF 50, integratori per le pelli più chiare e i bambini e controlli periodici dei nei: questi gli elementi imprescindibili per prendersi cura della propria pelle e prevenire i danni (anche gravi)

Foto: Pexels

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La tanto attesa calda stagione è alle porte, e con lei arriva anche la voglia di stare al sole. Che sia al mare, in montagna o in piscina, l’esposizione ai raggi solari è però nemica della salute della pelle, e per questo è necessario prendersene cura utilizzando fattori di protezione efficaci ed effettuando periodicamente dei controlli dal dermatologo per evitare brutte sorprese. 

Le scottature sono solo la punta dell'iceberg: sono da evitare senza dubbio per le conseguenze a breve termine, ma l'esposizione solare è purtroppo sempre in grado di creare danni permanenti alla pelle.

Per fare chiarezza su come proteggere al meglio la pelle in vista delle vacanze estive, è proprio un medico a spiegare quali sono le migliori pratiche da portare avanti per esporsi al sole contenendo i rischi: si tratta di Ilaria Trave, dermatologa dell’ospedale San Martino, che lavora anche come ricercatrice al Dissal, il Dipartimento di scienze della Salute dell’Università degli Studi di Genova

Quali sono le migliori pratiche per proteggere la pelle durante l’esposizione al sole? 
Senza dubbio applicare una protezione solare. La raccomandazione è quella di utilizzarne una con un fattore di SPF 50, che deve essere distribuita in modo uniforme su tutto il corpo, soprattutto nelle zone più esposte al sole. Spesso si crede che la crema vada utilizzata solo quando si va al mare o a camminare in montagna, ma in realtà è una pratica che deve essere eseguita tutti i giorni, anche per fare una semplice passeggiata o per andare a far la spesa: va applicata ogni volta che la pelle è esposta al sole.  I raggi UV, che sono responsabili della formazione di lesioni tumorali, sono sempre presenti in alta concentrazione in ogni stagione, non solo durante l’estate. Un’altra buona pratica è quella di evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, e utilizzare degli schermi anche fisici come cappelli e indumenti leggeri ma in grado di proteggere dai raggi”. 

Come scegliere la crema solare da utilizzare?
L’importante è che abbia almeno una protezione SPF 30, non più bassa. L’ideale sarebbe utilizzarne una a protezione 50 e applicarla ogni due ore, soprattutto quando ci troviamo al mare o comunque in momenti in cui siamo particolarmente esposti. Per le diverse tipologie di pelle, definite fototipi, esistono poi raccomandazioni diverse: per i fototipi più chiari è sempre necessario utilizzare alte protezioni, mentre quelli più scuri potrebbero anche azzardare a scendere a 30, anche se il consiglio del medico resta sempre lo stesso: protezione 50 per tutti”. 

I cosmetici come fondotinta e BB cream che hanno all’interno filtri solari hanno la stessa capacità di proteggere la pelle di una crema solare?
In generale è meglio fare doppia applicazione: un buon idratante dopo la detersione del mattino e, prima di uscire di casa, il solare.  Un fondotinta con protezione può essere tuttavia una valida alternativa se non ci si espone per lunghi periodi e se non si ha con sé una crema solare, ma non la consiglierei per una giornata intera al mare o in montagna”. 

Quante volte va applicata la crema solare per avere la certezza di essere protetti correttamente?
La raccomandazione è di ripetere l’applicazione ogni due ore, spalmando uno strato uniforme sul volto e su tutto il corpo. Bisogna tenere presente che i solari non sono tutti uguali: le formule in spray sono generalmente più leggere e devono essere applicate più spesso rispetto a un fluido o a una crema, che restano sulla pelle per più tempo e quindi proteggono di più”.

Esistono anche integratori da assumere per via orale. Sono efficaci? Chi dovrebbe farne uso? 
Molte case farmaceutiche hanno prodotti di questo tipo in listino. L’integratore solare preso per bocca ha una minima protezione che, naturalmente, da sola non è sufficiente: occorre uno strato ‘chimico’ che impedisca ai raggi di fare danno. Tuttavia ritengo che sia un sussidio in più, soprattutto per chi ha la pelle molto chiara e tende a scottarsi facilmente o a sviluppare eritemi solari. Sono consigliabili anche per i bambini, perché contribuiscono a proteggere le pelli più delicate. Inoltre possono essere un aiuto per alcuni pazienti con patologie particolari, come la dermatite atopica, che hanno problemi ad applicare le creme. Esistono integratori di vari tipi: alcuni possono essere assunti subito prima dell’esposizione, mentre altri hanno bisogno di due/tre settimane di assunzione prima di essere efficaci”. 

Ogni quanto andrebbe effettuata una visita dermatologica di controllo dei nei per prevenire l’insorgenza di problematiche gravi? 
Il controllo nei è una procedura di prevenzione decisamente importante. Viene effettuato utilizzando il dermatoscopio, una sorta di lente di ingrandimento dotata di una luce particolare chiamata epiluminescenza, che consente di veder in modo accurato le varie lesioni della pelle. La visita dovrebbe essere ripetuta generalmente una volta l'anno; tuttavia è molto soggettivo e dipende dalla familiarità, dal numero di nei, dall'anamnesi del paziente”.

Chiara Orsetti

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