Attualità - 14 giugno 2024, 18:07

San Teodoro si mobilita contro l'inquinamento dei fumi delle navi

Oltre cento persone si sono riunite nei locali dell'ANPI in via Digione per discutere e pianificare azioni concrete per migliorare la qualità della vita nella zona

San Teodoro si mobilita contro l'inquinamento dei fumi delle navi

Gli abitanti del quartiere di San Teodoro sono sempre più preoccupati per l'inquinamento derivante dalle attività portuali, in particolare dal traffico dei traghetti. 

In risposta, la rete di associazioni e comitati locali ha organizzato un incontro pubblico presso i locali dell'ANPI in via Digione per discutere e pianificare azioni concrete volte a migliorare la qualità della vita nella zona.

Il problema dell'inquinamento da fumi delle navi è stato sollevato da tempo dagli abitanti di San Teodoro, che lamentano le ricadute negative sulla salute e sull'ambiente. Il 23 maggio scorso, una petizione con 2700 firme è stata consegnata al Comune e alla Regione, chiedendo provvedimenti concreti contro l'inquinamento atmosferico, ritenuto responsabile di malattie e morti tra la popolazione.

Le associazioni e i comitati coinvolti nella mobilitazione, tra cui ARCI San Teodoro, ISDE – Medici per l’Ambiente Genova, e molte altre, hanno avanzato una serie di richieste precise:

- Elettrificazione delle banchine: completamento del cold ironing per ridurre le emissioni delle navi attraccate.

- Uso di carburanti a basso contenuto di zolfo: obbligo per le navi di utilizzare combustibili con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% durante le manovre e lo stazionamento in porto.

- Monitoraggio dell'aria: installazione di centraline gestite da Arpal per il controllo della qualità dell'aria.

- Monitoraggio epidemiologico: richiesta alla Asl 3 di avviare uno studio sulla salute della popolazione di San Teodoro.

L'incontro pubblico di oggi mira a informare i cittadini sui dati raccolti e a condividere le prossime mosse.

L’APPELLO

La rete delle associazioni di San Teodoro chiede un intervento urgente da parte dell'Unione Europea, del Governo, della Regione e del Comune per risolvere un problema che ha conseguenze significative sulla salute dei cittadini e sull'ambiente. "Nei Paesi del nord Europa si utilizzano da anni traghetti con tecnologie meno inquinanti. È tempo che anche noi facciamo lo stesso”, spiegano dai comitati.

Redazione

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