Una lezione teorica sui delicati equilibri dell’ecosistema e sull’importanza della raccolta differenziata, seguita da un laboratorio artistico-educativo per sensibilizzare i fumatori meno attenti a non gettare nei tombini i mozziconi di sigaretta, tra i rifiuti più tossici e inquinanti.
Venerdì 14 giugno, presso il Porticciolo di Nervi, andrà in scena “Il mare comincia qui”, il progetto dell’International School of Genoa (ISG) volto a far conoscere ai bimbi genovesi, e indirettamente agli adulti, i danni che le famigerate “cicche” arrecano alla salute dell’uomo e dell’ambiente.
L’iniziativa, realizzata dal Green Team dell’ISG – coordinato dalla professoressa e Sustainability Manager dell’istituto Marcella Martini – in collaborazione con Comune di Genova e AMIU Genova, vedrà gli studenti proporre, ai piccoli alunni della scuola comunale dell’infanzia “Enrichetta Gnecco Massa”, un laboratorio di educazione ambientale per spiegare come avvengono il riciclo e le azioni messe in campo da AMIU per ritirare i rifiuti sparsi sulle spiagge.
Previsto, in particolare, un focus sui mozziconi di sigaretta, una delle tipologie di littering più inquinanti e diffuse a livello globale, responsabili della diffusione nell’ambiente – a partire dal mare – di plastiche e microplastiche, metalli pesanti e altre sostanze chimiche pericolose per l’ecosistema.
Proprio per sensibilizzare i fumatori meno rispettosi a non disperdere i mozziconi nell’ambiente, al termine della mini-lezione gli studenti dell’ISG aiuteranno i bimbi a scrivere, con un gessetto, vicino agli scarichi stradali posti attorno al Porticciolo, “Il mare comincia qui”.
Infine, dopo il laboratorio, sempre sotto la guida degli istruttori, i bimbi della “Gnecco Massa” verranno dotati di guanti biodegradabili per aiutare i ragazzi dell’ISG a raccogliere i mozziconi dispersi nella zona. I mozziconi verranno pesati e ne sarà calcolato il numero, insieme a quelli messi insieme dall'associazione PuliAmo la Foce e dall'American International Women's Club, prima della loro consegna agli operatori di AMIU Genova.
Ritrovo al SAL Sport Center di via Caboto 7r alle ore 9.00: sarà possibile assistere alle attività che si svolgeranno al Porticciolo di Nervi fino alle 11.30 con il supporto dello Sport Center, punto di appoggio dell'iniziativa e sede della società sportiva dilettantistica SAL che, come valore fondativo, ha la salute della persona all'interno dell'ecosistema in cui vive.
«Una bellissima iniziativa a cui abbiamo aderito da subito con grande entusiasmo e che dimostra quanto sia importante lavorare in sinergia, tra istituzioni e scuole di ogni ordine e grado, per trasmettere alle nuove generazioni, fin dalla più tenera età. un’autentica cultura della sostenibilità – dichiara l’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni – Dopo il grande successo di “Missione spiagge pulite – Children” del mese scorso, un altro splendido progetto che punta a trasformare i piccoli delle scuole dell’infanzia genovesi in attori del cambiamento. Un ringraziamento speciale alla International School of Genoa, in particolare alla professoressa Martini e a tutto il Green Team, per la generosità con cui metteranno a disposizione dei nostri bimbi il loro impegno per costruire, tutti insieme, un mondo migliore».
«Abbandonare i mozziconi sulla sabbia, nei tombini, sul marciapiede, in strada è una pessima abitudine che alcuni fumatori si ostinano ad avere causando danni enormi alla salute di tutti gli esseri viventi: uomo, flora e fauna – aggiunge l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora – Complimenti all’International School of Genoa per il progetto “Il mare comincia qui” di cui non possiamo che condividere filosofia e obiettivi, consapevoli dell’importanza di educazione, informazione e sensibilizzazione come strumenti per migliorare il rapporto tra le attività umane e l’ambiente».
«Questa nostra iniziativa ha per obiettivo non solo l’educazione ecologica dei bimbi per produrre un impatto positivo sul comportamento degli adulti – spiegano Chiara e Margherita, rappresentanti del Green Team dell’International School of Genoa – ma anche lavorare in sinergia con le istituzioni per dare avvio a una buona pratica di economia circolare quale il riciclo dei mozziconi, composti per il 60% di acetato di cellulosa. Si tratta di un materiale plastico che un numero crescente di imprese usa come materia prima per una varietà di impieghi: imbottiture, montature per occhiali, abbigliamento sportivo, orti idroponici, mattoni, eccetera. Con il supporto del nostro istituto – proseguono Chiara Canavese e Margherita Greco – continueremo a spingere in questa direzione per aiutare a trasformare i mozziconi da problema ambientale a risorsa economica per uno sviluppo davvero sostenibile e rispettoso del nostro pianeta e di tutti gli esseri viventi».
«Spesso non si realizza quanto buttare i mozziconi di sigaretta per terra o peggio ancora in spiaggia possa essere dannoso, e persino pericoloso. Infatti, i mozziconi di sigaretta contengono sostanze chimiche nocive che possono inquinare il terreno e l'acqua quando vengono lasciati in natura – commenta il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi – Le sostanze presenti nei mozziconi possono inquinare i corsi d'acqua, danneggiare gli ecosistemi e soprattutto diffondere le microplastiche nella fauna marina. Buttare i mozziconi di sigaretta per terra contribuisce inoltre al degrado estetico degli ambienti urbani e naturali, rovinando il paesaggio, gli spazi pubblici, le strade delle nostre città. Quando basterebbe veramente poco perché, ai piccoli gesti, corrispondono grandi risultati».
I DANNI PRODOTTI DA FUMO E MOZZICONI
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) i mozziconi di sigaretta sono i rifiuti numericamente più scartati al mondo, per un peso complessivo di oltre 766mila tonnellate di rifiuti tossici ogni anno, con impatti gravi e diffusi sulla salute umana e sull’ambiente.
Se è comune associare il fumo ai danni per la salute delle persone, si tende tuttavia a sottovalutare il rischio che i mozziconi rappresentano per il mare e la sua fauna.
Uno studio di Bethanie Carney Almroth, professoressa di ecotossicologia all’Università di Göteborg, ha spiegato che i filtri delle sigarette sono costituiti da migliaia di sostanze chimiche tossiche e di fibre microplastiche e, per questo, andrebbero annoverati tra i rifiuti pericolosi. Nello studio, pubblicato sulla rivista Microplastics and Nanoplastics, si legge che i pesci, se esposti a concentrazioni corrispondenti alle tossine emesse da appena due mozziconi di sigaretta in un litro d’acqua per quattro giorni, possono morire.
Senza contare che ogni singolo filtro è composto da circa 15mila fibre di microplastica, e basta una sola sigaretta per inquinare un metro cubo d’acqua.