A Sestri Ponente sono ben due i nuovi supermercati in corso di realizzazione: la tanto discussa Esselunga, che sorgerà nell’area all’angolo tra via Hermada e via Albareto al posto dell’ex Cognetex, e un nuovo punto vendita Coop in via Siffredi, pensato per la riqualificazione urbana dell’ex complesso industriale Esaote. Se comitati, residenti e negozianti della delegazione hanno contestato le nuove aperture fin dalla presentazione dei progetti, avvalorando la tesi per cui il mercato sarebbe già saturo di supermercati andando a penalizzare sempre più il commercio di prossimità e le piccole botteghe di quartiere, oggi un nuovo segnale arriva e fa riflettere: il supermercato della catena Gulliver di vico Schiaffino abbasserà definitivamente la saracinesca.
Il cartello che annuncia la decisione è stato notato da alcuni residenti che hanno poi diffuso la notizia sui social, esprimendo la propria preoccupazione sia per le persone impiegate all’interno del punto vendita, che ora saranno trasferite in altri negozi del gruppo nella migliore delle ipotesi, sia per l’intera Sestri Ponente.
Ora, tra gli scaffali del negozio che si trova proprio di fronte a dove sorgeranno Esselunga e Coop, si trovano offerte e sconti in vista della prossima chiusura. La resa dei proprietari, al netto delle difficoltà che l’impresa comporta, fa però riflettere su una tematica: se un supermercato chiude, sono davvero necessari altri due colossi della grande distribuzione nella stessa delegazione? E se la chiusura del Gulliver arriva ancor prima che Esselunga e Coop siano attivi, potrebbe essere il segnale di un mercato già, evidentemente, saturo? Seguendo questa logica, però, a farne le spese sono i lavoratori di tutte le realtà commerciali coinvolte, a prescindere dal marchio. Trasferimenti, licenziamenti e cambiamenti di mansione sono tra le ipotesi più probabili per i dipendenti del Gulliver, quando ovviamente possibili.
I progetti in corso
La realizzazione del terzo negozio a marchio Esselunga a Genova, recentemente al centro della cronaca per la vicenza giudiziaria che ha coinvolto, tra gli altri, presidente della Regione Giovanni Toti e l’ex manager Francesco Moncada, ha subito uno stop tecnico a causa della decisione di sospendere la Conferenza dei Servizi fissata per lo scorso 27 maggio.
Stando al programma originario, il punto vendita del colosso della grande distribuzione avrebbe dovuto aprire al pubblico entro il 2025 con uno store di ben 3.400 metri quadrati. Il nuovo edificio che dovrebbe prendere il posto della fabbrica Cognetex, ormai demolita, misurerà complessivamente 6434 metri quadrati,secondo il progetto elaborato dallo studio di architettura Fabio Nonis di Milano e dallo studio Canepa Associati di Genova, e comprenderà anche l’area destinata ai parcheggi: 184 al primo piano, 184 al secondo piano, suddivisi in due comparti; e 146 per auto più 16 posti moto sulla copertura. Questi ultimi saranno gratuiti, svincolati dal supermercato e a beneficio di tutta la cittadinanza, nell’ambito dell’accordo tra Comune di Genova e proprietà dell’area che comprende anche il versamento di oneri di tipo economico al Civ Sestri.
Il punto vendita a marchio Coop, che dovrebbe sorgere nell’ex complesso industriale Esaote in via Siffredi, sarà all’interno di un edificio commerciale di 5.400 metri quadri su quattro livelli. Secondo il progetto, al primo piano ci sarò l’area commerciale, con il supermecato di 2.500 metri quadrati; il secondo piano sarà dedicato al terziario e relativi parcheggi pertinenziali; il terzo verrà destinato alla realizzazione di parcheggi pertinenziali commerciali e parcheggi a uso pubblico; mentre al quarto piano è prevista la realizzazione di una copertura con parcheggi pertinenziali commerciali.
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