Eventi - 24 maggio 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 25 e domenica 26 maggio

La Genova BeDesign Week, la Cena Condivisa in centro storico, gli Oltregiogo Days, la 'Mangialunga' di Fontanegli, la Festa della focaccia di Recco e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 25 e domenica 26 maggio

EVENTI

GENOVA BE DESIGN WEEK 2024

Fino a domenica 26 maggio

Container in piazza San Lorenzo e a Matteotti, androni di palazzi delle vie del centro storico con installazioni e opere d’arte, laboratori e gallerie che aprono le porte alla città e non solo agli addetti ai lavori: a Genova ha inaugurato la nuova edizione della Be Design Week. Ogni evento, ogni laboratorio e ogni incontro viene svelato seguendo un percorso tracciato da grandi matite installate agli angoli delle principali vie del ‘Distretto del design’, cioè la zona compresa tra via San Lorenzo, via San Bernardo e Santa Maria di Castello. Un design in movimento, come suggerisce il tema di quest’anno, che celebra Genova Capitale dello Sport 2024, e ancor più racconta il  movimento interno all’organizzazione, che ha voluto crescere ed evolversi nello spazio, nel numero di eventi e nella qualità della proposta

CENA CONDIVISA

Sabato 25 maggio

Quasi un chilometro e mezzo di tavoli, da piazza San Giorgio fino a via Prè, per unire i sestieri del Centro Storico e dar vita a un suggestivo evento che vuole ricordare l’importanza della convivialità e celebrare la bellezza dello stare insieme.

Tutto questo sarà la Cena Condivisa, l’iniziativa realizzata da associazioni, enti, comitati e abitanti, che vede uniti i sestieri di Prè, Molo e Maddalena nell’intento di creare momenti di condivisione per tornare a vivere i carruggi come luogo di aggregazione e cuore della città.

OLTREGIOGO DAYS

Sabato 25 e domenica 26 maggio

I comuni di Campo Ligure, Masone, Mele, Rossiglione e Tiglieto saranno protagonisti dell’edizione primaverile degli Oltregiogo Days, la due giorni dedicata al patrimonio culturale dell’area geografica che tocca quattro regioni italiane (Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna), quattro province e comprende addirittura sessantaquattro comuni.

Un appuntamento che ha preso le mosse dai Rolli Days, l’evento oramai consolidatissimo che, a ogni edizione, attira sempre più visitatori, e che quest’anno si svolgerà il 25 e 26 maggio 2024.

Tutti gli appuntamenti, su prenotazione, sono a ingresso gratuito, eccezion fatta per la Badia di Tiglieto, gestita dal parco del Beigua, che ha un ingresso a pagamento.

FESTA DELLA FOCACCIA DI RECCO

Domenica 26 maggio

Domenica 26 maggio torna il tradizionale appuntamento con la Festa della Focaccia di Recco L'evento è organizzato dal Consorzio della Focaccia di Recco e il Comune di Recco, con i patrocini di Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Città Metropolitana di Genova, la collaborazione di Pro Loco Recco, Ascom delegazione di Recco e CIV Consorzio Operatori Economici Recco. Nelle varie postazioni distribuite per la cittadina si potranno assaggiare porzioni gratuite della celebre Focaccia col formaggio, registrata dal 2015 fra le DOP e le IGP Europee. 

Il programma:

  • dalle 10 alle 11.30 Panificio Moltedo G.B. di via Assereto in piazza Nicoloso
  • dalle 10 alle 11 Panificio Tossini di via Assereto
  • dalle 11 alle 12 Panificio Tossini di via Roma
  • dalle 10 alle 11.30 in via XX Settembre - Panificio Moltedo L. 1874.
  • ore 14.30 alle 16 - in piazza Nicoloso Panificio Moltedo G.B. di via Assereto
  • ore 14.30 alle 16 - in piazza Nicoloso Panificio Tossini di via Assereto
  • ore 15 alle 17.30 - in via Vittorio Veneto Consorzio Focaccia di Recco - produzione a vista
  • ore 15.30 alle 17.30 - in via XX Settembre Panificio Moltedo 1874
  • ore 16 alle 17.30 - in Piazza Nicoloso Panificio Tossini di via Roma.

GIORNATA NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE

Domenica 26 maggio

Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte! Torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XIV edizione. Domenica 26 maggio, oltre 450 luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini sono visitabili gratuitamente, in un’immersione nella storia che rende ancora oggi il nostro Paese identificabile nel mondo. 
 
La Giornata Nazionale ADSI è l’occasione per riscoprire le bellezze nascoste sul territorio nazionale, facendo visita a quei complessi monumentali che, insieme, costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia: un patrimonio tramandato a noi attraverso i secoli, che i proprietari custodiscono e ne tutelano la conservazione, in quanto beni culturali di rilevante interesse storico-artistico. Ognuno di questi beni ha una precisa identità, unica in Europa: per la sua storia, per il suo valore culturale e per lo stretto legame con il territorio di riferimento.

L'elenco delle dimore visitabili a Genova è disponibile a questo link.

BIRRALONGA

Domenica 26 maggio

Giunta alla sua ottava edizione, Birralonga si può definire un appuntamento divenuto fisso nel panorama degli eventi cittadini, con centinaia di aficionados che ogni anno ripetono questa inizia mai uguale a se stessa e sempre pronta a costruire un cammino di malti e luppoli mai banale.

Come ogni anno, dieci locali sparsi per i caruggi diverranno le tappe di un cammino birraio in cui stili, tipologie e nazionalità brassicole si intrecceranno in un cammino costellato di sapori, di gusti e di sensazioni certamente nuove e coinvolgenti. Ogni tappa fornirà, compreso nel prezzo, un appetizer da abbinare alla birra in degustazione. La partenza scenografica del percorso è prevista di fronte al duomo di San Lorenzo.

Sarà presente, da tradizione, una lunga e parallela lista di Street Food che aiuteranno a trovar ulteriore ristoro potendo contare su una vasta varietà di cibi per tutti i gusti e per tutte le tasche, con sconti e prodotti dedicati per chi ha la tessera birralonga in mano.

Acquistando la tesserina di BIRRALONGA, potrete visitare le dieci tappe in cui assaggerete ottime birre in abbinamento a un piccolo appetizer compreso nel prezzo, in oltre potrete accedere mostrando la tessera agli sconti riservati negli street food.

QUATTRO FASCE ORARIE DI PARTENZA

° h 12 - 14

° h 14 - 16

° h 16 - 18

° h 18 – 19.30

[l'evento terminerà alle ore 22:30]

Nell’ambito di ogni fascia si può partire nell’arco dell’orario indicato (per esempio DALLE 12 ALLE 14) avendo poi tutto il tempo di terminare l’evento (che finisce ufficialmente alle ore 22:30)

10 TAPPE e 10 BIRRE

PARTENZA DA PIAZZA SAN LORENZO (di fronte al duomo)

1. Ai Troeggi – Birra: La Grigna di Lariano

2. Kowalski – Ristorante dall’est Europa – Birra: 1291 di Mastino

3. Dall’Orso – Il Paradiso della Pinsa – Birra Gioia di War

4. KamunLab – Birra D.D.K West Coast Gippa di Kamun

5. La Coccagna – Birra Hip Ipa di Maltus Faber

6. Scurreria Beer & Bagel – Birra La Rulles Estivale di Brasserie Artisanale de Rulles

7. Les Rouges - Cucina & Cocktails – Birra fiera di Birra dell’Eremo

8. 4Canti- Birra Tripel 6 di Vetra

9. Jalapeño – Birra Bombay di Birrificio RentOn

10. Toulì – Craft Beer Genova (Presso stand sotto la sopraelevata, di fronte a palazzo San Giorgio) – Birra Double IPA di Canediguerra

STREET FOOD CONVENZIONATI

° Groove

° Ristorante Veracruz

° Tapullo

° La Patateria Genovese

° Mescite Erbe Genova

° La Cialtroneria

° Romeo Viganotti

° Tazze Pazze Caffetteria Gourmet

° Il Masetto

° Rooster Streetfood Rotisserie

° Pork Spot

° Raviolhouse

È possibile acquistare le tesserine presso Ai Troeggi e Scurreria Beer and Bagel nei giorni e negli orari di apertura oppure online all’indirizzo https://www.contattogenova.cloud/prodotto/birralonga/

PASSEGGIATA BOTANICA ALLA SCOPERTA DEL RIO MOLINASSI

Domenica 26 maggio 

Una passeggiata, aperta a tutti, per conoscere le piante spontanee che crescono nella valletta del rio Molinassi, a Sestri Ponente, sotto la sapiente guida di un esperto botanico.

È un momento attesissimo quello di domenica 26 maggio organizzato dal CEA - Centro di Educazione Ambientale del Comune di Genova assieme a Mario Calbi dell’associazione Amici dell’Orto Botanico di Genova, in occasione della giornata mondiale della Biodiversità.

GIOCHI INTERNAZIONALI DELLA GIOVENTÙ SALESIANA

Fino al 29 maggio

Dal 25 al 29 maggio, Genova ospiterà i Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana. Saranno circa 800 i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, pronti a scendere in campo nelle discipline della pallavolo, della pallacanestro e del calcio a 5 e, soprattutto, a vivere un’esperienza unica all’insegna del confronto, dell’amicizia e, in generale, dei valori propri della PGS International (PGS-I), l’organizzazione che a livello internazionale riunisce la grande famiglia delle Polisportive Giovanili Salesiane (PGS), in Italia guidata dal presidente Ciro Bisogno. 

DISCOMERENDINO

Sabato 26 maggio

Sabato 25 magggio 2024 musica in vinile e cibo genuino in alta quota con DISCOMERENDINO. Un appuntamento musicale open-air per godere del panorama dell’Alta Via dei Monti Liguri.

Arriva DISCOMERENDINO sabato 25 maggio dalle ore 16:00 fino alle 22:00 a Rifugio Pratorotondo. La struttura si trova sull’Alta Via dei Monti Liguri a 1098 mt di altezza, in una posizione panoramica dalla quale si può godere una vista mozzafiato sul mare. Dal rifugio si può comodamente fare la camminata che porta al Monte Rama e apprezzare l’aria sana, il sole e dominare il Golfo di Genova. Per ristorarsi viene servito cibo genuino preparato con prodotti locali e sono attrezzate camere con letti per dormire la notte. Insomma un posto magico gestito da giovani ragazzi che fanno dell'ospitalità il loro motto.

 

DISCOMERENDINO è una spin-off di DISCOBRUNCH, format promosso dall’organizzazione Sinestesie che si inserisce in un progetto di valorizzazione della verticalità del territorio ligure e della cultura contemporanea che propone musica in vinile, arte e gastronomia di qualità come elementi caratterizzanti. Per pernottare e prenotare il proprio tavolo scrivete al numero whatsapp +39 3489904763 (Rifugio Pratorotondo).

MARCIA “IN TU VERDE DE SAN CUNBAN” (S. Colombano Certenoli)

Domenica 26 maggio

Dopo l’interruzione per il Covid e una pausa protrattasi per altri tre anni ritorna la classica marcia non competitiva “In tu verde de San Cunban”, detta anche a marcia di frisciéu per la tradizionale e abbondante frisciolata che ne conclude lo svolgimento. 

Per evitare di percorrere tratti di strada statale e fare rischiosi attraversamenti, questa trentanovesima edizione si presenta con un itinerario del tutto nuovo destinato a restare anche negli anni a venire. Sarà infatti utilizzato l’Anello di Camposasco e dell’antica Abbazia, realizzato nel 2022 da alcuni volontari che non mancano di  curarne la manutenzione. 

Per dare la possibilità di partecipare anche a chi è poco avvezzo a fare lunghe camminate sono previsti due percorsi, uno lungo,  di poco più di dieci chilometri,  ed uno breve di quattro chilometri e mezzo. 

Nel programma che annuncia l’iniziativa sono indicati anche gli scopi: “Camminare insieme per stabilire rapporti di amicizia, ottenere energia, salute e serenità d’animo, prendere contatto con l’ambiente naturale e conoscere, attraverso un itinerario piacevole e suggestivo, le località della bassa Fontanabuona che gravitano intorno ai Maggi, a Pian dei Cunei e a Camposasco”. 

Animatore della marcia è sempre stato, fin dalla prima edizione nel 1982, Franco Romaggi, titolare dell’emporio Magazzini Romaggi, coadiuvato da familiari, parenti e amici.  Quest’anno oltre al Circolo Endas “Aurora” dei Maggi, di cui Franco è presidente, concorreranno all’organizzazione anche la Pro Loco di San Colombano Certenoli e la sezione Atletica leggera dell’U.S. Calvarese. L’iniziativa rientra nel programma di “camminate” escursionistico-culturali 2024 messo a punto con il coordinamento del Lascito Cuneo.

Sono  previsti due punti di ristoro, uno in località Campunà, dove inizia la diramazione del “percorso breve”, e un altro in Cian de Dria dove ha inizio la discesa per il ritorno. Un posto di controllo, con annullo sul cartellino consegnato alla partenza, è stato fissato sul “percorso lungo”  presso i resti dell’antica Abbazia di Villa Oneto. 

Chi vuol partecipare potrà iscriversi a partire dalle 8,30 di domenica nel punto di raduno ai Maggi, proprio all’inizio del ponte Cristoforo Colombo. Le iscrizioni, accompagnate dalla quota di cinque euro, si accettano fino alle 9,15. Alle 9,30 sarà dato il via a chi intende fare il “percorso lungo” e alle 9,45 a chi avrà scelto il “breve”. 

La premiazione è prevista per tutti alle 11,30 e, secondo la consuetudine, al gruppo più numeroso sarà assegnato il Trofeo Magazzini Romaggi. Altri due trofei sono destinati al secondo e terzo gruppo. Ma non mancheranno coppe e targhe per i più anziani e i più giovani, una medaglia ricordo per tutti, premi a sorteggio nonché  un premio per chi vuol fare il “percorso lungo” di corsa, seppure il regolamento definisca "non competitiva” la marcia.  

Sarà sicuramente una bella camminata nel verde, con un alternarsi di castagneti, noccioleti e uliveti, che offre anche la possibilità di sostare un attimo presso i suggestivi resti dell’Abbazia, la cui origine, secondo gli studi più recenti, viene fatta risalire all’alto Medio Evo, quando la Liguria faceva parte dell’impero bizantino.  Un abbinamento di natura e cultura che contraddistingue questo nuovo percorso della marcia “In tu verde de San Cunban”. 

TIPICAMENTE CHIAVARI

Sabato 25 e domenica 26 maggio

Nuovo appuntamento, sabato 25 e domenica 26 maggio, con il mercatino agroalimentare “Tipicamente Chiavari” che ogni mese, sotto la regia di Confesercenti Genova e con il patrocinio del Comune di Chiavari, porta in via Rivarola i migliori banchi di prodotti tipici, dall’enogastronomia a chilometro zero e igp, all’oggettistica.

 

Come sempre, accanto al mercato è previsto un monento di animazione che, questo mese, saranno le “Melodie di Strada” del duo composto da Roberto Ballerini (chitarra e voce) e Cecilia Soraci (armonica), nella mattinata di domenica dalle 10,30 a mezzogiorno: un viaggio nella canzone d’autore italiana e internazionale, tra cover e brani originali, con un’impronta di blues, swing e folk. Ad alternarsi nell'esibizione anche il giovane cantautore emergente Lorenzo Pullara.

MANGIALUNGA DI FONTANEGLI

Domenica 26 maggio

La Mangialunga è una camminata enogastronomica a tappe che si svolge l'ultima domenica di Maggio tra le ville e le creuse de Funtaneggi. Il percorso si snoda per circa 5 chilometri durante i quali i partecipanti trovano le migliori prelibatezze liguri, dall'antipasto al dolce, preparate come una volta e con ingredienti genuini. Il tutto è accompagnato da degustazioni dei migliori vini italiani. Ogni tappa è allietata da musica dal vivo con possibilità di ballo, canto libero e tanta allegria.

MUSICA E TEATRO

TRILLARGENTO - DOPPIO CONCERTO AL TEATRO MODENA

Domenica 26 maggio

Domenica 26 maggio si svolgerà, presso il Teatro Modena di Genova - sotto la direzione artistica del M° Matteo Guerrieri - un doppio concerto speciale: sul palco si alterneranno 250 musicisti dai 7 agli oltre 80 anni, protagonisti di una delle più grandi esperienze di musica d’insieme inclusive d’Italia.

Alle 15.15 si esibiranno la band rock ADOband e le Orchestre Grandi e Bambini. Alle 18.45 il coro polifonico Coremì e le Orchestre Giovanissimi e Ragazzi.

L’evento è inserito in un intenso programma musicale che porterà le varie formazioni Trillargento a realizzare 8 concerti tra maggio e giugno, non solo a Genova ma anche a livello regionale e nazionale. Si è iniziato il 18 maggio con il concerto dell’Orchestra Ragazzi nell’ambito della Rassegna organizzata dall’Accademia musicale di Arenzano, si passerà attraverso una tournée dell’Orchestra Ragazzi a Napoli e Prato per il Festival “Ip ip Urrà” e si concluderà il 22 giugno con un concerto del coro polifonico CoReMì per i 400 anni della Basilica di Santa Maria di Nazareth a Sestri Levante. Per il programma completo degli eventi si vedano i canali social (Facebook e Instagram) di Trillargento. 

MOSTRE E MUSEI

LEGGERE IL TEMPO. LIBRI NELL'ARTE

Fino al 30 giugno

Nelle stanze di Palazzo Lomellino affrescate da Bernardo Strozzi, è visitabile la mostra ‘Leggere il tempo. Libri nell’Arte. XXI secolo’, curata da Laura Garbarino su progetto di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo.

Un percorso che si snoda nei quattro ambienti del palazzo dei Rolli e che mette al centro il libro come espressione artistica tramite l’immagine del libro stesso, rielaborato, modificato, distrutto e ricomposto per analizzare il legame che lo stesso ha con l’arte nella visione degli artisti dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. 

LIBRI NELL'ARTE - DAL MEDIOEVO ALL'ETÁ CONTEMPORANEA

Fino al 14 luglio

Dal 28 marzo al 14 luglio, Palazzo della Meridiana ospita la mostra Libri nell’Arte – dal Medioevo all’Età contemporanea, a cura di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo. La rassegna, organizzata dall'associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS in occasione di Genova Capitale del Libro, ha come concept le trasformazioni dell’immagine del libro nelle opere d’arte in Italia ed espone 80 opere - tra dipinti, sculture, incisioni, installazioni, manoscritti, libri - tra Palazzo della Meridiana, sede principale della mostra, e Palazzo Reale, Palazzo Spinola, Palazzo Rosso, Biblioteca Berio, Wolfsoniana, Accademia delle Belle Arti, Palazzo Lomellino.

Si tratta di opere provenienti da musei, fondazioni e collezioni private di tutta Italia; troviamo Ludovico Brea, Bernardino Licinio, il Moretto, Guercino, Giacomo Ceruti, Xavier Fabre, Angelica Kauffmann, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Fortunato Depero, Bruno Munari, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Vincenzo Agnetti, Maria Lai, Claudio Parmiggiani e molti altri. La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche che evidenziano le caratteristiche distintive dei diversi periodi storici, secondo focus cronologici: La sacralità del libro nel Medioevo: dal codice al libro d’ore, L’Umanesimo laico: scienziati, letterati e lettori, Barocco e Illuminismo: luci e ombre dell’universalità del sapere, Ottocento e Novecento: la borghesia tra ordine e rivoluzione (curata in collaborazione con Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva della Wolfsoniana) e L’età contemporanea: il libro simbolo (curata in collaborazione con Laura Garbarino).

Tutte le info: mostre@palazzodellameridiana.it

NOSTALGIA - MODERNITÀ DI UN SENTIMENTO DAL RINASCIMENTO AL CONTEMPORANEO

Fino al 1 settembre

Sarà la Nostalgia il filo rosso che legherà le opere d’arte in mostra nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Genova  a partire da domani, giovedì 25 aprile e fino al prossimo 1° settembre. Un’esposizione che muove i suoi passi lungo un complesso itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, curata da Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro.

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, questo il titolo completo della mostra, raccoglie oltrecentoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati di artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiani e internazionali.

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

KOZO, CARTA GIAPPONESE D'ARTISTA

Fino al 22 settembre

Alla base dell’esposizione intitolata “Kozo, carta giapponese d’artista”, da domani, sabato 11 maggio visitabile al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, c’è un materiale che ha segnato la storia dell’intero continente asiatico. Visitabile fino al prossimo 22 settembre, la mostra, curata da Stefania Severi, mette in risalto le opere dell’artista giapponese Nobushige Akiyama, che ha creato per l’occasione alcuni degli elementi presenti nell’affascinante museo situato a Villetta Di Negro, nel cuore della città. 

REALPOLITIK

Fino al 30 giugno

Una satira pungente, una denuncia sociale a cui si affianca il bisogno di riscrivere una nuova iconografia che, tramite la visione a distanza ravvicinata, diventa capace di distruggere lo stereotipo dell’immagine del politico di turno.

Non ci sono fraintendimenti o dubbi negli scatti di Luca Santese e Marco Valli, fotografi e membri del collettivo Cesura, che in queste settimane proporranno la loro mostra 'Realpolitik 2018 -2023’ a Palazzo Grillo, in vico alla Chiesa delle Vigne.

IL RISORGIMENTO A FUMETTI

Fino al 15 giugno

Il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano ospita la mostra "Il Risorgimento a fumetti”, un tuffo nel passato per un appuntamento da non perdere. Un viaggio affascinante attraverso il mondo dei fumetti contemporanei, un racconto visivo appassionante delle epiche vicende della storia italiana e dei suoi indimenticabili protagonisti.

L’esposizione è incentrata sulle straordinarie tavole di talentuosi fumettisti, tra cui Dante Erasmo Spada, gli Esposito Bros, Tuono Pettinato, Fabrizio De Fabritiis, Alfredo Castelli e Stefano Vietti, Francesco Artibani, Giorgio Cavazzano, Marco Gervasio, Alessandro Sisti, Marco Bosco, Paolo Mottura, Andrea Guglielmino e Corrado Mastantuono. Artisti che hanno dato vita alle storie che potete vedere oscillando tra parodia, racconti ucronici e ricostruzioni storiche.

La mostra è integrata con autentici tesori provenienti dal Museo del Risorgimento, includendo oggetti preziosi, opere d'arte, documenti storici e cimeli appartenuti agli indomiti personaggi che hanno plasmato il destino della nostra nazione. Un ricco apparato didascalico, svolgendo una duplice funzione, ti guida attraverso la comprensione tecnica e stilistica delle opere esposte, nonché nell'approfondimento storico delle eroiche gesta narrate nei fumetti e negli oggetti in mostra.

Questa straordinaria esposizione mira a rendere attuali gli eroi della nostra patria e le loro imprese, comunicando in modo coinvolgente con un vasto pubblico. Con un approccio inclusivo pensato anche per le famiglie, i bambini e gli adolescenti, la mostra offre un'inedita prospettiva.

AMPHIBIA, LA VITA TRA DUE MONDI DI RANE, ROSPI E SALAMANDRE

Fino al 26 maggio

Ha aperto sabato 25 novembre al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria la mostra Amphibia, la vita tra due mondi di rane, rospi e salamandreun viaggio nello straordinario mondo di questi animali dall’affascinante biologia. La rassegna, curata da Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli e realizzata insieme al Museo Doria, al CNR e agli Amici del Museo Doria, sarà visitabile sino al prossimo 26 maggio. 

Amphibia racconta il mondo degli Anfibi con una selezione di animali vivi molto speciali presentati all'interno di grandi terrari arredati, che riproducono l’ambiente naturale delle specie ospitate. Tutti gli esemplari sono nati in cattività. L’intera mostra è illustrata da fotografie in grande formato e da proiezioni video dei curatori Biggi e Tomasinelli, biologi, fotografi professionisti e autori di diverse esposizioni scientifiche. 

AQUA MATER

Fino al 14 luglio 

È ancora la fotografia a essere protagonista nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, questa volta con la mostra dedicata al Maestro Sebastião Salgado intitolata ‘Aqua Mater’. Aperta al pubblico a partire da domani, venerdì 22 marzo, e visitabile fino al 14 luglio 2024, l’esposizione contiene quarantadue immagini, stampate in grande formato, di diverse località del mondo: Brasile, Algeria, Antartide, Russia, Mali, Alaska, India, Namibia, Italia.  Dopo la presentazione a Parigi in un padiglione di bambù sotto la Grande Arche nel quartiere della Defense, la mostra arriva  a Genova in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua promossa dall’Unesco.  ‘Aqua Mater ‘è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo e il percorso espositivo è accompagnato da una traccia sonora composta per la mostra dal musicista François Bernard Mâche, dell’Académie des Beaux Arts. Sarà a disposizione di tutti i visitatori un’audioguida in italiano e in inglese con la storia personale di Sebastião Salgado e i suoi ricordi delle foto presentate in mostra.

Info: https://www.mostrasalgadogenova.it/ 

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

IcKEA. DESIGN, ARTE E IRONIA

Fino al 23 giugno

È visitabile sino al prossimo 23 giugno, il piano terra del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce ospita IcKEA. Design, arte e ironia, un progetto nato da un'idea dell'illustratore e designer Elio Micco, che si è sviluppato negli anni in collaborazione con i suoi studenti, prima all'interno del corso di Ergonomia e poi nel laboratorio di Design dell'evento, corso di Laurea Magistrale Desing Prodotto Evento della Scuola Politecnica, Dipartimento Architettura e Design UNIGE.

La rassegna vuole essere un approccio ironico al design industriale osservando come questo venga sempre più contaminato da ambiti artistici, stilistici, artigianali, arrivando a coinvolgere il "fai da te " per le operazioni assemblaggio. In questo caso è esplicito il riferimento a prodotti di uso quotidiano e di largo consumo, prendendo spunto dal fenomeno mondiale rappresentato da IKEA.

La scelta del nome IcKEA ne imita lo stile giocando anche sull'ironia della pronuncia (ubriachezza?). Si è costruito un contenitore e cioè una multinazionale fantasma "senza punti vendita reali che distribuisce i suoi prodotti tramite il passaparola tra una ristretta cerchia di oligarchi a livello mondiale".

Al momento sono stati realizzati 26 i prodotti che andrebbero definire una precisa strategia commerciale basata su "un bassissimo contenuto tecnologico degli oggetti proposti e di conseguenza con larghi margini di guadagno", giocando sul forte richiamo del Made in Italy.

Gli studenti del laboratorio DAD di quest’anno accademico avranno l'incarico di progettare un allestimento che presenti al pubblico l'intera linea di prodotti, di realizzare e gestire la campagna promozionale sui social media, di realizzare un sito dedicato e gestire i rapporti con Design Week. L'allestimento progettato a misura dagli studenti del corso sarà realizzato a carico della Scuola Politecnica UNIGE.

RANCO MARIA RICCI - L'OPERA AL NERO

Fino al 30 giugno

La Fondazione Franco Maria Ricci in collaborazione con Palazzo Ducale di Genova presenta la mostra Franco Maria Ricci. L’Opera al Neroa cura di Pietro Mercogliano, un omaggio alla figura del grande editore, grafico e collezionista.

Nel corso degli anni sono state dedicate diverse esposizioni alla figura di Ricci come editore, l’ultima tra queste è stata Franco Maria Ricci. I segni dell’uomo tenutasi tra il 2021 e il 2022 a Palazzo Pigorini a Parma. La nuova retrospettiva genovese, inscrivendosi nell’ambito delle manifestazioni di Genova Capitale del Libro, approfondisce in particolare la produzione editoriale di Ricci; il titolo scelto dal curatore è ben spiegato da Laura Casalis nel nuovo numero primaverile della rivista FMR: “So che il titolo della mostra, ‘L’Opera al nero’, può prestarsi a equivoci: se Ricci amava il nero non era per le connotazioni liturgiche o politiche e nemmeno per quelle esoteriche (la nigredo alchemica); il nero – somma e denso impasto di tutti i colori – era per lui il colore della vita. Era anche quello dell’eleganza, ed è in nome di entrambe che questa primavera Franco torna a Genova a concludere in bellezza l’anno di Genova Capitale del Libro”.

Franco Maria Ricci ha un profondo legame con Genova, città dei suoi avi, che la sua famiglia lasciò dopo l’Unità d’Italia per trasferirsi a Parma: questo progetto espositivo nella Capitale del Libro rappresenta quindi anche un ritorno alle origini.

Non solo editore, ma anche grafico e collezionista, Franco Maria Ricci ha dato vita al marchio più prestigioso dell’editoria moderna e ha concepito il Labirinto in bambù più grande del mondo, al cuore del quale si trovano sia la redazione della casa editrice sia la sua vasta collezione d’arte. Cultore della bellezza e maestro di stile, Ricci è stato un punto di riferimento per il  gusto italiano e internazionale; le sue scelte estetiche di editore e designer hanno dato vita a una “maniera” che resta ancora oggi fra i segni indelebili della cultura visuale.

Il percorso espositivo si sviluppa in sette sale che sono strutturate come un vicolo cieco, così che la prima e l’ultima coincidano, come nei più antichi labirinti. Proprio la sala d’ingresso, allestita per assomigliare a una delle storiche librerie che Ricci aveva disseminato in tutto il mondo, ospita una selezione di opere dedicate a Genova e alla Liguria, omaggio alla città e alle origini dell’editore. Le successive sale sono dedicate alle principali collane pubblicate da Ricci, ricostruendo attraverso le opere esposte la carriera del grande editore: i preziosi volumi del suo maestro tipografo Giambattista Bodoni e dell’Encyclopédie degl’Illuministi, le opere d’arte che provengono dalla collezione Ricci (da Luca Cambiaso ad Antonio Ligabue) e la storia della rivista FMR, definita da Federico Fellini non a caso “la perla nera dell’editoria italiana”.

I visitatori possono ammirare inoltre le importanti prove grafiche create da Ricci negli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane, Cariparma, Alitalia, Smeg, poi le copertine di celebri collane quali I segni dell’uomo, rilegate in seta con le impressioni in oro, La Biblioteca di Babele, con i ritratti degli scrittori disegnati dalla matita di Tullio Pericoli, e La biblioteca blu, dal caratteristico colore azzurro carta da zucchero. E ancora, un’intera sala sarà dedicata alla rivista FMR, con le sue copertine iconiche e “l’invenzione del nero” che, inaspettatamente per l’epoca, avvolge le immagini creando con esse contrasti imprevedibili, anche in virtù della loro perfetta scontornatura.

L’allestimento della mostra, a cura di Maddalena Casalis, dal forte impatto scenografico, è arricchito da video e immagini inediti che raccontano gli incontri, le svolte e i momenti cruciali della vita dell’editore nonché il suo inconfondibile tratto stilistico. 

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 2 giugno

Dal 2 Dicembre nella prestigiosa location di Porta Siberia la Museum Events Group apre al pubblico la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

APPUNTAMENTO AL CINEMA - IL CINEMA DI CARTA E NON SOLO

Fino al 26 maggio

Proseguono le iniziative per i festeggiamenti dei 20 anni del Galata Museo del Mare: fino al 26 maggio la Saletta dell’Arte del Museo ospita “Appuntamento al cinema - Il Cinema di carta e non solo”, una mostra dedicata ai cartelloni cinematografici degli anni 1950 - 1970 che anticipa la grande esposizione “Hollywood in Riviera, Cronaca delle star del cinema nelle immagini dell’Archivio Fotografico Francesco Leoni”, che aprirà a maggio nella Galleria delle Esposizioni. Le due mostre sono curate e realizzate grazie alla Fondazione Paolo e Giuliana Clerici che nel 2021 ha acquisito il monumentale Archivio fotografico. 

 

Chiara Orsetti

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