Attualità - 23 maggio 2024, 16:42

Anche a Genova il presidio dei lavoratori di Poste Italiane, i sindacati: “No alla privatizzazione di un servizio fondamentale”

La manifestazione questa mattina davanti alla Prefettura. In Liguria sono tremila e duecento i dipendenti

Anche a Genova il presidio dei lavoratori di Poste Italiane, i sindacati: “No alla privatizzazione di un servizio fondamentale”

Presidio questa mattina davanti alla Prefettura dei lavoratori di Poste Italiane, scesi in piazza in diverse città d’Italia per ribadire la propria contrarietà al rischio di privatizzazione del servizio e contro il taglio del personale.

"Abbiamo manifestato al prefetto le nostre preoccupazioni - commentano le segreterie regionali di Slc CISL, Slp CGIL e UIL Poste - privatizzare un settore strategico per fare cassa non risolverà i problemi del Paese e mette a rischio la stabilità lavorativa di migliaia di dipendenti: vogliamo ricordare che gli uffici postali, soprattutto nelle zone rurali, sono un presidio sociale importante e tagliare sulle risorse avrebbe ricadute evidenti su tutta la cittadinanza" concludono.

I lavoratori liguri impiegati in Poste Italiane sono tremila e duecento, distribuiti su quattrocentoventi uffici del territorio.

La cessione di ulteriori quote 

Sono 3200 i lavoratori liguri impiegati in Poste Italiane, dislocati su 420 uffici.

A far preoccupare è la decisione del Governo di collocare la restante quota di capitale del 29,7% in azioni sul mercato libero. Lo ribadisce il segretario Poste Cisal Paolo Diaspro: “Questa è una delle molte manifestazioni organizzate a livello nazionale per protestare principalmente contro la privatizzazione di Poste Italiane. La cessione di ulteriori quote capitale comprometterebbe il controllo pubblico da parte dello Stato lasciando quindi campo aperto ai privati con conseguenze che si possono immaginare sia sulla socialità del servizio sia sui livelli occupazionali”.

Redazione

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