È in corso in tutta Italia lo sciopero del servizio taxi, con “un’adesione pressoché totale” secondo le sigle sindacali che hanno indetto la giornata di sospensione dal lavoro. “È praticamente impossibile trovare un taxi". A Genova il presidio è stato organizzato in piazza De Ferrari, che è stata ‘invasa’ dalle vetture bianche, ferme in segno di protesta da questa mattina alle 10, e che proseguirà fino alle ore 22. In questa fascia oraria, sarà garantito esclusivamente il servizio minimo di trasporto “sociale” per le categorie fragili.
Oggetto dello sciopero è il riassetto del trasporto pubblico non di linea previsto dai Decreti attuativi recentemente presentati dal Ministero dei Trasporti, con particolare riferimento alle disposizioni che dovranno regolamentare le piattaforme digitali di intermediazione. Ad allarmare la categoria, sono soprattutto i tentativi di interferenza da parte delle multinazionali che minacciano di destrutturare un servizio pubblico essenziale.
“La riapertura del confronto, da troppo tempo interrotto, e la chiusura definitiva dei lavori senza ingerenze di nessun genere, sono i passaggi fondamentali per chiudere la vertenza, apportando quelle modifiche sostanziali ai decreti attuativi da noi proposte in più riprese” hanno commentato i rappresentanti sindacali della categoria.
Accanto alle richieste dei tassisti, ci sono le associazioni di consumatori che hanno parlato di "inutilità" dello sciopero: secondo Codacons, "i cittadini non avvertiranno alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane". Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, si tratta del "solito sciopero immotivato e preventivo per mantenere i privilegi di casta". Assoutenti ha definito lo "sciopero assurdo e immotivato".
A Genova aderiscono allo sciopero del servizio taxi CGIL, CLAAI, Confintesa taxi Genova, FAST, Federtaxi CISAL, ORSA, SALP, SILT Genova UGL, URITAXI, USB e UTI.