Sfumato un decimo posto fino a poche ore prima, pre vittoria del Torino sul Milan, sembrava obbiettivo a cui tendere le aspirazioni, l'ultima trasferta stagionale del Genoa non lascia certo i rossoblù senza le motivazioni necessarie per quantomeno ben figurare nell'Olimpico giallorosso (ore 20.45, arbitro Manganiello) contro la Roma non mancano certo.
C'è da preservare l'undicesimo posto, per il quale molto dipenderà anche dal risultato del Monza impegnato nella sfida al Frosinone, da confermarsi "bestia nera" contro le "big" del campionato che finora contro il Grifone hanno tutte faticato a raccogliere un bottino nel complesso per loro ben magro, e cercare di muoversi ulteriormente verso quei 48 punti risultato del primo anno da neopromosso del Vecchio Balordo nell'epoca Gasperini, trampolino verso l'anno successivo che portò i genovesi in Europa.
Certo, è solamente un puntiglio, un qualcosa di poco più che una sorta di scaramanzia. Eppure in settimana, in attesa di conoscere per filo e per segno i dettagli del nuovo contratto di mister Alberto Gilardino, tra il serio e il giocoso, qualcuno dalle parti di Villa Rostan ha più che lasciato intendere di puntare nel futuro ad alzare l'asticella. Ambizione mai nascosta dallo stesso tecnico negli atteggiamenti messi in campo dai suoi uomini fino a questo momento, un cammino che passerà anche da queste ultime due sfide stagionali.
Normale quindi si cominci a parlare di futuro. "Partiamo da una base, un gruppo consolidato" ha detto in maniera chiara il mister, confermando al contempo la naturale tendenza a "intervenire laddove ci sarà la possibilità di migliorare, a livello tattico e umano, per inserire giocatori che possano alzare il livello. Dobbiamo pensare a ripartire già dal ritiro portandoci dietro tutto quello che di buono abbiamo fatto, ricordandoci come abbiamo raggiunto certi obbiettivi e azzerare tutto il resto: sarà un altro tipo di campionato".
Per questo ora indispensabile chiudere al meglio questa stagione, acquisendo ancora magior credibilità. Prossimo fine settimana i saluti davanti al pubblico del "Ferraris" col Bologna, stasera i giallorossi di Daniele De Rossi a cui i tre punti servono, eccome, per guardarsi le spalle dai cugini laziali ma anche, sperando nelle combinazioni tra campionato e finale di Europa League con l'Atalanta sempre protagonista, guardare alla partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie.
Portare in campo "ogni energia fisica e mentale per finire nel migliore dei modi, perchè i ragazzi se lo meritano" a chiosa di una stagione di "crescita, maturità e consapevolezza" la strada indicata alla vigilia da un Gilardino che recupererà in parte Vitinha, Bani e Malinovskyi. I tre andranno in panchina per dar man forte a un Grifone il cui centrocampo sarà affidato anche a un grande ex, Kevin Strootman, che nei giorni scorsi ha annunciato il suo addio al rossoblù a fine stagione: "Credo sia il giusto finale per un giocatore incredibile, a livello tattico e tecnico, ma soprattutto per il professionista esemplare che è stato. Difficili da ritrovare giocatori del genere: è giusto che domani si prenda la responsabilità di giocare nel suo vecchio stadio, contro la sua vecchia squadra e faccia una grande partita perché si merita tutto".
PROBABILI FORMAZIONI
Roma (4-3-3): Svilar; Kristensen, Mancini, Ndicka, Angelino; Pellegrini, Paredes; Cristante; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy. Allenatore: D. De Rossi
Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Spence, Frendrup, Badelj, Strootman, Martin; Ekuban, Retegui. Allenatore: A. Gilardino