Attualità - 17 maggio 2024, 13:22

Coop Liguria, bilancio positivo all’insegna della solidarietà: in un anno donate 289 tonnellate di generi di prima necessità

Il 2023, caratterizzato dall’aumento dell’inflazione, ha visto l’impegno della cooperativa per sostenere le famiglie nell’acquisto dei generi alimentari

Coop Liguria, bilancio positivo all’insegna della solidarietà: in un anno donate 289 tonnellate di generi di prima necessità

Ancora un bilancio positivo per Coop Liguria, il trentottesimo di fila, che chiude l’esercizio 2023 con un utile che supera i dieci milioni di euro.

Un anno particolare, caratterizzato dall’inflazione, che ha visto la cooperativa in prima linea per sostenere le famiglie grazie a un intervento di calmierazione dei prezzi, ma che, parallelamente, ha visto proseguire l’impegno su temi come ambiente e sostenibilità, parità di genere, educazione al consumo e ricadute sul territorio.

Lo ha spiegato Roberto Pittalis, presidente di Coop Liguria, presentando alla stampa i risultati dell’anno passato.

È stato un anno particolare - ha detto Pittalis - caratterizzato da livelli di inflazione elevati e dalla contrazione dei consumi delle famiglie con una diminuzione dei volumi del 3,7%. Una riduzione sistematica che va a incidere in maniera forte. Abbiamo trattenuto una parte importante dell’inflazione nei bilanci, senza scaricarla sui consumatori, e lo abbiamo fatto tenendo i conti in equilibrio”.

Anche quest’anno l’utile di Coop Liguria, pari a 10,385 milioni di euro, è stato generato da una strategia pensata per garantire a soci e consumatori prezzi convenienti e prodotti di qualità, con un’attenzione particolare all’ambiente grazie a politiche di efficientamento energetico dei punti vendita e packaging e processi produttivi sostenibili. Non è venuta meno nemmeno l’attenzione al personale con piani per favorire l’occupazione dei giovani e la riduzione delle disuguaglianze di genere.

Il 2023 ha visto l’apertura di due nuovi supermercati a Voltri e in Carignano, ma è stato anche l’anno in cui si è reso necessario un importante intervento di ammodernamento nel punto vendita Antonio Negro, al Terminal Traghetti, fortemente danneggiato dall’incendio dell’ottobre scorso.

Un fatturato che ha toccato quota 854 milioni, il 96,6% del quale è stato restituito alla collettività sottoforma di remunerazione del personale, acquisto di prodotti, beni o servizi, imposte e sostegno alla comunità.

L’impegno verso l’ambiente con la realizzazione di sette impianti fotovoltaici, di cui due a Carasco e nel punto vendita Il Mirto di Marassi, già completati, proseguono con l’attenzione al personale soprattutto in chiave inclusiva. “Vogliamo dare la possibilità ai giovani - aggiunge il presidente di Coop Liguria - di inserirsi nel mondo lavorativo. Quest’anno abbiamo realizzato settanta contratti di apprendistato che, aggiunti a quelli degli anni scorsi, arrivano a un totale di centosettanta apprendisti e apprendiste inseriti. Inserire giovani vuol dire permettere loro di imparare e consentire a noi di formare perché l’intenzione è quella di trattenerli facendo nascere una spinta verso il rinnovamento”.

Una politica che ha portato al conseguimento del Premio Eccellenza Formazione e che ha fatto di Coop il primo gruppo della Grande Distribuzione ad aver ottenuto la certificazione per la parità di Genere con donne incluse in tutti i livelli.

Continua la collaborazione con i produttori locali per portare in tutti i punti vendita l’eccellenza enograstronomica del territorio, aiutando anche le aziende a crescere. Questo piace ai consumatori come sottolinea ancora Pittalis: “Durante l’Expo dei produttori della Liguria organicato nel mercato di corso Sardegna [dove Coop è presente con un punto vendita n.d.r.], abbiamo avuto un’affluenza incredibile con centomila presenze in tre giorni”.

Lotta allo spreco (600mila prodotti venduti a prezzo scontato e 181 tonnellate donate al progetto Buon Fine), attenzione alla raccolta differenziata, proposte aggregative e solidarietà sono ulteriori tasselli di una visione ampia che non si limita alla spesa quotidiana.

Ma è proprio la solidarietà a far segnare dati importanti: nel 2023 sono state donate a sessanta associazioni 181 tonnellate di prodotti per un valore di 1,2 milioni di euro. Complessivamente, in Liguria, sono state donate 289 tonnellate di generi di prima necessità, “l’equivalente di sette tir pieni di generi alimentari”.

Per il 2024, non sono previste aperture: “È previsto però un continuo aumento dell’attività on line e verso le fonti alternative. Stiamo valutando delle opportunità che si stanno verificando sul mercato ma siamo ancora in fase preventiva. Il tema dello sviluppo sarà un tema che nei prossimi anni sarà fortemente legato alle acquisizioni di catene. Coop Liguria ha tutte le carte in regola per essere leader nelle acquisizioni, quindi dove ci saranno occasioni saremo pronti a coglierle per incrementare la nostra rete e dare quel servizio a soci e cittadini tutti che effettivamente meritano”.

Pittalis, a proposito dei recenti fatti che hanno visto coinvolta Esselunga: “Commento volentieri ciò che riguarda Coop Liguria, non quello che riguarda altri. Ogni buon imprenditore deve fare il suo mestiere sul mercato, farlo bene e guardare a sé stesso. Rimaniamo spettatori di questa situazione e non entriamo nel merito delle questioni. Mi limito a non commentare, non sarebbe corretto né etico”.

Ma a chi fa notare che potrebbe trattarsi di concorrenza sleale, Pittalis risponde: “Questo non posso dirlo, ci sono persone che stanno lavorando e ciascuno ha il suo compito. Io faccio l’imprenditore e a quello mi limito. Quando abbiamo ritenuto di fare ricorsi, li abbiamo fatti e ci limitiamo alla nostra attività sul territorio, cercando di far bene il nostro lavoro e portando beneficio alla collettività tutta”.

In futuro - conclude il presidente - lo sviluppo dovrà essere di acquisizioni, di razionalizzazione delle reti per dare ciò che serve ai consumatori. Sulla presenza di grande distribuzione, basta prendere i dati che sono pubblici e che usa il Garante della Concorrenza e leggerli, si vede la differenza anche all’interno di singoli comuni della presenza della grande distribuzione. Il fatto che Genova abbia una presenza superiore a Milano o a Firenze è un dato indicativo. Dipende anche dalle vendite che uno riesce a sviluppare, è un rapporto difficile da chiarire. In questa regione, è un dato di fatto, c’è un’offerta importante”.

Isabella Rizzitano

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