Mentre le sta per scadere il contratto di lavoro, rimane incinta. Questa, la prima parte della storia. La seconda, verrebbe quasi semplice, banale e scontata, specialmente al giorno d’oggi: l’azienda la lascia a casa e non rinnova gli accordi occupazionali. Invece, in questo caso, la notizia è che è successo esattamente il contrario.
Così Valentina Isola, una ragazza di Pegli di 38 anni, è passata dal tempo determinato a quello indeterminato proprio durante la maternità, grazie alla scelta controcorrente di un gruppo come Poste Italiane, dove la giovane ha iniziato a lavorare nel giugno dello scorso anno.
Ne sentiamo un’infinità, di donne discriminate sul posto di lavoro, proprio nel momento in cui sono più fragili: durante i mesi che precedono il parto e nei primi anni di vita dei loro figli. Poi, arrivano storie come quella di Valentina che, nel giorno della Festa della Mamma, fanno riconciliare con gli ambienti impiegatizi e con la ricorrenza stessa, perché la riconducono al suo reale valore: quanto cioè una donna, quanto una mamma può dare alla società, alla collettività, in termini di impegno, senso di responsabilità, devozione alla causa e spirito di sacrificio.
Valentina Isola racconta la sua esperienza: “Dopo aver svolto altri lavori, ho iniziato come operatrice di sportello presso Poste Italiane il 16 giugno del 2023. Il contratto era in scadenza il 15 gennaio 2024. È stato a novembre che ho scoperto di aspettare un figlio, e proprio in questo momento ho subito informato l’azienda, anche perché non era stato preventivato in famiglia, è stata per noi una sorpresa, bellissima ma pur sempre sorpresa. Mi sarei aspettata il solito e ormai rituale atteggiamento di chiusura, invece con Poste è stato l’esatto contrario. Tutti si sono mostrati molto disponibili, mi hanno dato la possibilità di svolgere altri test e il 3 gennaio 2024 ho firmato un contratto a tempo indeterminato che è scattato il 13 gennaio e che mi ha permesso di avere tutte le tutele previste per le donne in gravidanza. Questa azienda mi ha trattato benissimo e io sono profondamente riconoscente”.
Valentina sta per entrare nell’ottavo mese: “È un maschietto e si chiamerà Lorenzo. Appena potrò, riprenderò il servizio perché è giusto essere altrettanto disponibili con chi lo si è mostrato verso di noi. Tra l’altro, Poste si è dimostrata sin da subito propensa a valorizzare i propri dipendenti, anche quando hanno il desiderio di misurarsi in ruoli diversi”.
L’azienda promuove infatti, anche in provincia di Genova, diverse iniziative a sostegno della parità di genere dei propri dipendenti. Nei 158 Uffici Postali della provincia di Genova, il 73% dei dipendenti è donna e il 62% di loro ricoprono il ruolo di direttore. “Numeri che testimoniano l’impegno costante dell’azienda nelle politiche di parità di genere, della diversità e dell’inclusione - spiega Poste Italiane - Va ricordato che nel 2024 Poste Italiane ha ottenuto per il quinto anno consecutivo, infatti, la certificazione ‘Top Employers’ per la qualità delle politiche in tema di organizzazione e valorizzazione delle risorse umane”.
Poste ha introdotto negli anni numerose iniziative volte a valorizzare l’equilibrio di genere, il supporto della maternità e della paternità, e lo sviluppo della leadership femminile: “Ad esempio, per le mamme esiste un percorso dedicato denominato ‘Lifeed Genitori’, che ha come obiettivo quello di valorizzare le competenze maturate durante l’esperienza genitoriale: la gestione del tempo, l’ascolto, la pazienza, l’empatia e la comunicazione. Il programma si rivolge non solo alle neomamme e ai neopapà ma anche, più in generale, ai genitori di figli fino ai 18 anni ed è un percorso per rendere l’esperienza genitoriale un ‘master’ in competenze trasversali, essenziali anche per la crescita professionale”.
Per le neomamme è disponibile anche il programma ‘Mums at work’, che ha l’obiettivo di facilitare il rientro delle donne, supportandole nella ricerca di un equilibrio fra il nuovo ruolo di madri e quello di lavoratrici con un percorso di coaching dedicato, per facilitare il ritorno al lavoro dopo il periodo di maternità.
Poste Italiane, in occasione della Festa della Mamma, ha realizzato due colorate cartoline filateliche, che saranno in vendita al prezzo di un euro (in formato puzzle al prezzo di cinque euro) negli uffici postali con sportello filatelico della provincia di Genova oltre che negli Spazio Filatelia del territorio nazionale.
Negli stessi Spazio Filatelia sarà disponibile, fino al 13 maggio, anche l’annullo speciale a datario mobile, mentre negli uffici postali con sportello filatelico l’annullo lineare da utilizzare insieme a quello a datario mobile.