Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto!
Puntata speciale quella di questa settimana con le migliori uscite selezionate da Disco Club.
Al comando, infatti, Dario ha lasciato il post ad Andrea. Una staffetta temporanea che non manca comunque di far scoprire cosa è arrivato di nuovo nel celebre negozio di via San Vincenzo.
Nel quartetto selezionato, apre le danze Kamasi Washington, sassofonista di Los Angeles conosciutissimo soprattutto per le sue collaborazioni nel mondo jazz con incursioni nel mondo pop e hip hop.
Conosciuto per le opere monumentali, Washington anche in questo nuovo album propone un doppio cd con collaborazioni importanti come quella con George Clinton. Una curiosità: l’album contiene una composizione che la figlia di Kamasi, presente in copertina, ha suonato al piano. Lui l’ha ripresa e ne ha fatto un brano.
Si prosegue poi con con Reds Pinks and Purples, gruppo capitanato da Glen Donaldson, musicista di San Francisco. Una band giovane che in appena quattro anni di attività ha già dato alle stampe otto album.
Copertine coloratissime per un disco particolarmente consigliato per chi ama Smiths, Rem o ispirate a etichette storiche come la Sarah Records o la Flying Nun Records.
Il capitolo ristampe vede Kristin Hersh, leader delle Throwing Muses che torna con il suo primo album solista a distanza di trent’anni. Diverse le collaborazioni, su tutte Michael Stripe dei Rem per un doppio disco che vede una sezione di aggiunge con arrangiamenti particolari e demo inizialmente escluse.
The Power Of The Heart, tributo a Lou Reed, conclude la carrellata. Nomi molto importanti della scena rock reinterpretano brani di Reed, partendo dai Velvet Underground e percorrono la sua carriera solista. Immancabile Keith Richards che rifà Waiting For The Man in una versione molto rollinstoniana.