Il Centro di Solidarietà di Genova (CEIS) ha festeggiato il suo 50º anniversario con un convegno tenutosi al Salone del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale.
L'evento è stato un'occasione per riflettere sulle sfide affrontate dal CEIS e per celebrare il suo contributo alla comunità genovese nel corso degli anni. Il convegno ha incluso interventi istituzionali, testimonianze e tavole rotonde che hanno approfondito temi cruciali come le dipendenze e l'accoglienza. Al centro l'importanza della solidarietà e della collaborazione nella costruzione di un mondo migliore, mantenendo vivo lo spirito e l'eredità della fondatrice del CEIS, Bianca Costa.
“Sono passati cinquant’anni da quando la droga si è manifestata con le prime drammatiche morti - commenta il presidente del CEIS, Enrico Costa - All’epoca si moriva per la strada, fortunatamente non si muore più ma la droga è passata da un fenomeno individuale, molto acuto, ad essere un fenomeno sociale, molto esteso.
Se andiamo a vedere la droga è legata a tantissimi problemi sociali, principalmente di povertà, distruzione delle famiglie, reati, incidenti stradali, incidente sul lavoro. Per reagire a questo dell’epoca c’era una narrazione immediata, volontaristica, oggi ci serve il coinvolgimento di tutta la vita civile, anche il mondo delle imprese”.
“La Liguria Genova deve essere orgogliosa del suo volontariato che è sempre stato molto importante e diffuso - aggiunge il presidente Giovanni Toti - Sicuramente CEIS e l’opera di Bianca Costa, che lo ha è fondato e può essere considerata la madre di tutto questo. È un’istituzione che ha dato esempio anche a molti che sono venuti dopo e oggi oggi, oltre a ricordare il passato, siamo tutti d’accordo nell’augurare un lungo futuro”.
“Genova è sempre stata un centro di accoglienza, un centro di ospitalità, soprattutto per le culture diverse che vivevano qui - dice il sindaco di Genova Marco Bucci - Stare vicino a questa organizzazione che ci aiuta a fare questo tipo di lavoro è una cosa fondamentale e vogliamo che continui a lavorare così”.
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