Politica - 02 maggio 2024, 17:25

Nuovo progetto funivia del Lagaccio, Lodi (Azione): "Come può incontrare la volontà del territorio fino a questo momento fermamente contrario?"

Sul tema torna a esprimersi la consigliera comunale di Azione

Nuovo progetto funivia del Lagaccio, Lodi (Azione): "Come può incontrare la volontà del territorio fino a questo momento fermamente contrario?"

Sul tema del nuovo progetto della funivia del Lagaccio torna a esprimersi la consigliera comunale di Azione Cristina Lodi: «Ascoltando in questi giorni le dichiarazioni della giunta, mi viene da pensare che probabilmente si riferisce a un altro quartiere, perché rispetto alla funivia del Lagaccio la contrarietà di associazioni e comitati dei cittadini è sempre stata molto chiara – spiega la capogruppo del Gruppo Misto Lodi – Io ero presente a tutte le manifestazioni contro il progetto e posso dire con certezza di non aver mai incontrato l'amministrazione comunale in dialogo con i cittadini, le cittadine, le associazioni e i comitati.

 

Il Lagaccio è un quartiere con punti di forza ma anche criticità e ha bisogno di politiche amministrative continuative e sostenibili. Un territorio che, negli anni, ha chiesto a gran voce azioni di riqualificazione già avviate e poi sospese e che in risposta dall’amministrazione ha avuto il non finanziamento dei successivi lotti della riqualificazione dell’ex Gavoglio e l’avvio di progetti di qualificazione come l'ex Sati, con tutte le incertezze e non chiarezze che ne sono conseguono. La funivia oggi è uno dei mezzi di trasporto meno sostenibili dal punto di vista energetico. Non è chiaro e non è mai stato fatto uno studio su come Amt possa sostenere i costi di funzionamento di un impianto così impattante e a grande dispendio energetico.

 

L’amministrazione dice di voler riqualificare il Lagaccio ma, con questo progetto, l’unico elemento che il quartiere vedrà sono i piloni. Mi impaurisce l'idea di un masterplan che, come in Valpolcevera, potrebbe essere solo una serie di intenti non finanziati e non finanziabili e che quindi non verranno mai realizzati.

 

Chiederò una commissione urgente affinché venga presentato nelle sedi opportune il nuovo progetto della funivia, che, come al solito, arriva prima alla stampa piuttosto che in aula. Una commissione è fondamentale per poter riascoltare le associazioni dei comitati e capire davvero cosa ne pensano, visto che l'assessore di riferimento afferma di aver trovato una sinergia e di aver recepito le loro osservazioni. Soprattutto chiederò in maniera urgente in aula come questo nuovo progetto possa incontrare le esigenze di un quartiere che fino a oggi si è sempre opposto in maniera chiara e decisa alla realizzazione della funivia. La mia paura è che ci sia una narrazione di consenso da parte della popolazione che non corrisponde alla realtà.

 

Continuo a pensare che con 10-12 milioni si poteva seriamente pensare a un progetto più sostenibile come il rilancio della cremagliera, con proposte concrete di Associazioni esperte del settore e della mobilità sostenibile, come fanno tutte le città europee e non, che avrebbe dato un'occasione di maggiore vivibilità al quartiere stesso e rilanciato un mezzo di trasporto utilizzato costantemente dalla popolazione, nonché simbolo del quartiere e della città. Con il progetto della funivia, c’è anche il rischio che la cremagliera venga abbandonata a sé stessa. Su questi temi attenderò urgenti risposte consiglio».

Redazione


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