Attualità - 02 maggio 2024, 16:14

No Skymetro, Bigliazzi (Legambiente Liguria): “Progetto sbagliato, il percorso fatto finora è illegittimo”

Presentato il ricorso al Tar. Quindici le criticità individuate. “Lavorare per vivere bene in città”

No Skymetro, Bigliazzi (Legambiente Liguria): “Progetto sbagliato, il percorso fatto finora è illegittimo”

“Il percorso fatto finora è illegittimo. Regole e principi ci devono essere sempre”.

Lo sostiene Stefano Bigliazzi, avvocato e presidente regionale di Legambiente, che questa mattina ha presentato il ricorso al Tar contro il progetto dello Skymetro in Valbisagno.

La richiesta del Comitato opposizioneskymetro - Val Bisagno sostenibile, per conto della quale Legambiente ha presentato ricorso, è quella di annullare i due atti ufficiali del Comune di Genova e l’atto della Regione Liguria.

“Dal punto di vista procedurale - prosegue l’avvocato Bigliazzi - l’iter è lo stesso di un ricorso amministrativo. Abbiamo seguito la vicenda da principio e tutto è stato fatto in fretta e furia. Per esempio, per quanto riguarda la partenza, non si sa se passerà verso Borgo Incrociati o se sarà su corso Galliera. Il progetto presentato è stato modificato due o tre volte, tanto per dire. Ma, per noi, qualunque sia questo progetto, è sbagliato per tutta una serie di ragioni”. 

Nello specifico, i vizi individuati sono stati quindici che il comitato ha suddiviso in due grandi aree motivazionali: vizi di tipo amministrativo, legato alle procedure di approvazione del progetto, e vizi tecnici, con mancanze effettive del progetto in cui non si è tenuto conto di diversi aspetti del territorio.

“É stata fatta la notifica alle controparti - continua Bigliazzi - una volta avvenuta la notifica sarà depositato il ricorso al Tar e si fisserà l’udienza. Non c’è richiesta id sospensiva perché, al momento, siamo ancora sulla carte. Si potrebbe ottenere qualora partissero i lavori perché si creerebbe un danno non più rimediabile che, a oggi, è solo quello economico”.

Le tempistiche sono incerte e diventa presumibile un’udienza fissata entro la fine dell’anno ma, quasi certamente, dopo l’estate, come ribadisce l’avvocato: “Se ci fosse un tema di urgenza, le tempistiche sarebbero molto più rapide ma, al momento, non ci sono date”. 

“Penso sia difficile una discussione con urgenzo quando ancora non si sa come sarà il percorso” conclude l’avvocato e presidente regionale di Legambiente ribadendo che il percorso portato avanti fin qui è illegittimo e che se anche il Tar sarà dello stesso parere, si dovrebbe ricominciare la procedura da capo.

La linea, dunque, si conferma: lavorare per vivere bene la città. Ma il percorso appare ancora lungo.

I.R.

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