Sul sistema sanitario ligure pesa la carenza di Operatori Socio Sanitari, una circostanza che all’interno delle Asl rischia di pesare sulla qualità del servizio e sulle prestazione. Il tutto in una regione notoriamente anziana e dove il servizio sanitario è per qualcuno un vero punto di riferimento.
La mancanza di O.S.S. e la necessità di nuovi corsi di formazione sono argomenti caldi anche al centro del dibattito in consiglio regionale con l’interrogazione presentata da Sergio Rossetti (Azione) e indirizzata all’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola.
“La carenza di Operatori Socio Sanitari obbliga infermieri e personale sanitario a sopperire a questa mancanza svolgendo mansioni diverse dalle loro competenze - si legge nell’interrogazione presentata da Sergio Rossetti - aumentando il carico di lavoro e compromettendo la qualità dell’assistenza. Attualmente è vigente una graduatoria del concorso così detto “ligure” che vede circa 500 Operatori Socio Sanitari in attesa di assunzione e che in Liguria si stima una carenza di O.S.S. pari a circa 800 unità”.
L’interrogazione di Rossetti fa riferimento anche all’Ordine del Giorno approvato dall’assemblea legislativa del consiglio regionale per scorrere la graduatoria vigente per assumere ulteriori Operatori Socio Sanitari oltre a puntare il dito contro la Regione che “avvalendosi del Fondo Sociale Europeo, ha attivato un numero non sufficiente di corsi di formazione gratuiti e non sono state date informazioni sul finanziamento di ulteriori nuovi corsi”. Poi la richiesta di “far scorrere la graduatoria per l’assunzione di O.S.S. e di nuovi corsi gratuiti di formazione”.
“Le aziende hanno provveduto a effettuare lo scorrimento della graduatoria per gli idonei sulla base del fabbisogno aziendale - ha risposto l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola - attualmente la graduatoria, la cui scadenza è prevista per l’8 settembre, prevede ancora 869 unità, distribuite tra Asl1, Asl2, area metropolitana e Asl4. Lo scorrimento delle graduatorie al fine del reclutamento degli O.S.S. dipende dal piano dei fabbisogni del personale contenuto nei Piani Integrati di Attività e Organizzazione definiti dalle Aziende ed enti sanitari per triennio 2024-2026. Il piano indica, per l’anno 2024, 328 unità individuate sulla base del fabbisogno di ciascun ente e delle matrici organizzative delle diverse strutture e del numero di unità per le quali risulta nota, alla data di approvazione del Piano medesimo, la cessazione dal servizio (copertura del turnover)”.
“In merito ai corsi di formazione, per quanto attiene la previsione di un finanziamento a valere sulle risorse FSE+ 21-27 di corsi per Operatori Socio Sanitari gratuiti per gli utenti - ha aggiunto Gratarola - i corsi finanziati a valere sul bando regionale approvato a febbraio 2023 (e con la graduatoria dei progetti finanziati approvata a maggio 2023) sono 20 e sono tutti in pieno svolgimento. Consentiranno di qualificare 600 allievi. Tale numero è stato definito su espressa richiesta delle associazioni di categoria (prima tra tutte Confindustria), nonché sulla base della capacità del sistema (della formazione ma anche delle ASL) di sostenere con efficacia e tempestività i percorsi formativi. È noto che la formazione per O.S.S. abbia una durata importante in termini di ore (mille per ogni corso) e preveda il coinvolgimento di specifiche sedi di tirocinio, messe a disposizione dalle strutture sanitarie, tutti elementi necessari a garantire il rispetto degli standard nazionali e soprattutto della qualità del sistema. Confermando quindi la correttezza delle scelte di programmazione fin qui adottate, stiamo già lavorando per bandire prima della fine dell'anno un nuovo avviso che consentirà l'inserimento in aula di nuovi allievi all'inizio del 2025, in tempi maturi per assicurare opportunità di inserimento lavorativo per le persone disoccupate, alimentazione di un servizio così essenziale e delicato per la cura delle persone, sostenibilità e qualità della formazione”.
“Se ho capito bene, assumeremo 328 O.S.S. - ha concluso Rossetti in risposta a Gratarola - l’unica preoccupazione è se i fabbisogni sono stati calcolati sui reali fabbisogni o sulla disponibilità di budget. Bene che i corsi siano partiti e bene che si pensi di attivare nuovi corsi nel 2024”.