Un incontro chiarificatore per fare il punto sugli espropri per la realizzazione del progetto del Terzo Valico. È stata questa la richiesta del presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi che ha ottenuto un confronto diretto con Rfi e altri enti attuatori oggi pomeriggio.
La decisione di rendere pubblici sui giornali i dati personali e gli espropri senza alcuna comunicazione ai diretti interessati ha generato preoccupazione tra i residenti di via Ardoino e zone adiacenti coinvolte nel progetto. Molti dei cittadini infatti hanno appreso la notizia solo dai media.
“Oggi abbiamo avuto un incontro in Municipio con i rappresentanti di Italfer, Cociv e Rfi, una delegazione di via Ardoino e alcuni amministratori di condominio di via Cristofori, tutte le zone che sono interessate da quel documento che ha uscito sul giornale - dice Michele Colnaghi - Ci hanno detto che hanno pubblicato quel documento perché hanno seguito il d.P.R. 327 articolo 11, che in caso di adozione di una variante al Piano Regolatore per la realizzazione di una singola opera pubblica, deve essere inviata al proprietario comunicazione di avvio del procedimento almeno venti giorni prima.
In pratica se un esproprio interessa anche solo pochi metri quadri di un giardino ad esempio, vengono notificati i nomi di tutti i proprietari di quel giardino condominiale. Per questo l’elenco pubblicato sul giornale conteneva oltre trecento nominativi”.
Ieri nella discussione in consiglio comunale il vicesindaco Pietro Piciocchi ha ammesso che la comunicazione non è stata gestita correttamente e che ciò non doveva accadere. Tuttavia ha chiarito che gli espropri riguardano solo alcune porzioni di giardini e altre occupazioni temporanee legate al cantiere.
“Faremo degli incontri periodici per avere aggiornamenti sul progetto perché, ad oggi, non si sa chi paga per eventuali espropri - ha aggiunto Colnaghi al termine dell’incontro di oggi - Vogliamo poi conoscere nei dettagli la perimetrazione del progetto perché in quel documento pubblicato sul giornale c’erano anche alcuni metri quadri del liceo Fermi”.