Il tema dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie in Liguria è tornato al centro del dibattito quando, il 23 marzo scorso, un viaggiatore in sedia a rotelle non è potuto salire su un treno alla stazione di Savona impossibilitato dalla presenza di barriere architettoniche.
Era diretto a Pietra Ligure ma, per via di uno sciopero, il regionale sul quale viaggiava si è fermato a Savona ed è stato per lui impossibile salire su un altro convoglio per raggiungere la destinazione finale.
L’episodio ha ovviamente acceso i riflettori sull’obsolescenza delle stazioni e, soprattutto, sulla loro organizzazione per il viaggio di persone con disabilità. Il tutto in una regione densamente popolata di anziani.
Il tema dell’accessibilità delle stazioni liguri è arrivato all’attenzione del consiglio regionale con le interrogazioni presentate da Roberto Arboscello (Pd - Articolo Uno) e Selena Candia (Lista Sansa), quest’ultima testimone oculare dell’episodio del 23 marzo scorso. Le due interrogazioni, oltre a chiedere relazione dell’episodio, vertevano nello specifico anche sul programma dei lavori e degli interventi pianificati da RFI per aggiornare le stazioni liguri rendendole maggiormente accessibili.
“Il 28 marzo è stata inviata la richiesta di informazione a RFI per conoscere gli sviluppi del programma di adeguamento delle stazioni liguri anche in merito alla notizia - ha risposto l’assessore regionale con delega ai Trasporti, Augusto Sartori - RFI ha riscontrato la richiesta con nota dell’8 di aprile e ha evidenziato che alle 21 del 23 marzo e alle 21 del 24 marzo è stato indetto uno sciopero del gruppo FS e di altre aziende e hanno opportunamente informato la clientela. L’utente viaggiava su una sedia a ruote tecnologica prenotando il servizio di assistenza da Genova Brignole a Pietra Ligure. RFI ha specificato che alcuni giorni prima l’utente era stato avvertito di possibili modifiche e limitazioni in base allo sciopero. RFI ha rilevato che lo stesso giorno il treno regionale è circolato regolarmente, tuttavia l’utente si è presentato con ampio ritardo non consentendo l’effettuazione del servizio. Ci sono senza ombra di dubbio due versioni dissimili e mi sento di poter dire che questa è la versione messa nero su bianco da RFI e mi sento di poter condividere che quanto affermato corrisponda a verità. L’utente è salito in autonomia senza prenotare il servizio a Sestri Ponente che a causa dello sciopero in atto è stato limitato a Savona. Una volta che il treno regionale è arrivato a Savona l’utente è sceso in autonomia e Trenitalia si è preoccupata di proseguire il viaggio fino a Pietra Ligure con un taxi attrezzato. Si rileva che qualora l’utente avesse prenotato il viaggio con assistenza RFI avrebbe garantito assistenza in salita e in discesa per le stazioni del circuito Sale Blu. Per quanto riguarda il cronoprogramma dei lavori, RFI ha trasmesso un documento con la pianificazione degli interventi sulle stazioni liguri nei prossimi anni. RFI ha inviato anche un dettaglio con un focus sulla stazione di Savona”.
“Capiamo benissimo l’eccezionalità dell’evento in concomitanza con lo sciopero - ha risposto il consigliere Roberto Arboscello (Pd - Articolo Uno) - più che focalizzarci sull’evento, l’intenzione era quella di sollecitare sul tema dell’assistenza alle persone con disabilità. Comprendo bene che adeguare le stazioni a una fruibilità di queste persone richiede del tempo e delle risorse, la mia intenzione è di chiederle di ridurre al minimo gli imprevisti o i disservizi per le persone con disabilità”.
“Chiedevo maggiori informazioni sul cronoprogramma, lo leggerò - ha aggiunto Selena Candia (Lista Sansa) - l’interrogazione verteva sul fatto che una persone deve potersi muovere liberamente e non solo nelle stazioni dive c’è il servizio Sala Blu, deve avere la stesa libertà che hanno tutti. A oggi questa libertà non c’è. A oggi sono una decina le stazioni accessibili in Liguria. Anche in quelle accessibili, spesso gli ascensori sono rotti. Spero che ci siano degli avanzamenti sui lavori”.