Il progetto, da settimane sul tavolo del sindaco di Genova, Marco Bucci, è riuscito a ottenere nei giorni scorsi l’atteso e corposo finanziamento. Con una dote di settecento milioni di euro, provenienti dal capitolo denominato ‘Peixe’ del Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è pronto a partire quel disegno complessivo che, per il centro storico della città, rappresenterà una vera e propria rivoluzione: via dalla pavimentazione dei carruggi e delle piazze tutti gli antichi basoli; al loro posto saranno collocati i sampietrini.
Il perché di questa scelta è motivato nella storia di Genova e nell’antico legame che c’è tra la Liguria, San Pietro (l’apostolo pescatore, primo Papa della storia, il cui anello piscatorio raffigurava proprio il capoluogo ligure) e i Santi Nazario e Celso, pure loro venuti dal mare.
Ecco allora che il centro storico sarà rovesciato da cima a fondo, per far posto alla nuova pavimentazione, che sarà in tutto e per tutto simile a quella del centro di Roma. Proprio dalla Capitale arriva l’architetto che ha eseguito tutto lo studio: si chiama Tommaso Luassi e ha già lavorato a Roma alla complessa riqualificazione di piazza in Piscinula, dove i sampietrini sono stati posati riprendendo l’assetto originario.
Il confronto tra Luassi e il Comune di Genova è alle battute finali. I lavori inizieranno il prossimo 29 giugno, nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Si partirà dalla ‘rive gauche’ del centro storico, per poi passare alla ‘rive droit’. A fare da spartiacque, via San Lorenzo.
Un mosaico di sampietrini davanti alla Cattedrale, già concordato con la Diocesi di Genova, ricorderà la pesca miracolosa sul lago di Tiberiade. Genova cambierà il volto, tra qualche mugugno e qualche approvazione: sarà l’ultimo grande cantiere inaugurato dal sindaco Marco Bucci, “prima di andare a pescare sulla mia barca a vela”, come ha sempre promesso che avverrà dal 2027 in poi.