Niente più fontana in largo Calasetta a Pegli, un progetto che era stato ampiamente contestato dalla cittadinanza. Come annunciato nelle scorse settimane, è stata ufficialmente revocata, con pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Genova, la determinazione dirigenziale che affidava, al costo di 10.104 euro, i lavori di progettazione all’azienda Itec Engineering srl, per la quale risultava in attività il figlio di uno stretto collaboratore dell’assessore alle Manutenzioni, Mauro Avvenente, e della capogruppo di Vince Genova al Municipio VII Ponente, Rita Campobasso (tutti e quattro, inoltre, componenti del direttivo della Pro Loco di Pegli): un caso di inopportunità politica stigmatizzato su più fronti sia dentro le aule consiliari di Comune e Municipio VII Ponente che attraverso le oltre mille e cinquecento firme raccolte in poche ore tra la cittadinanza (ecco le carte del Comune).
Della questione più spinosa non si fa cenno nelle carte del Comune, ma si legge che "in ragione delle nuove valutazioni di opportunità dell’intervento, in ossequio ai principi di buona amministrazione, è necessario procedere alla revoca dell’affidamento dell’incarico professionale per la redazione del progetto esecutivo".
Rimane il fatto che, anche se è stata stabilita la revoca, la Itec ha preteso che le venisse retribuita una parte del lavoro svolto sino al momento dello stop: e questa parte è quantificata nel 30% dell’incarico complessivo, per un totale di 4330,39 euro.
Caso chiuso? Con questa revoca parrebbe proprio di sì, anche se i malumori, specie nella maggioranza consiliare al VII Ponente, non sembrano essersi ancora fermati.
Nell’audizione in Commissione Municipale, è stato chiarito che i 280mila euro inseriti nel Piano triennale dei Lavori Pubblici alla voce 'Nuova fontana in largo Calasetta' erano in realtà riferiti all’ultimo tratto del collettore fognario in fase di installazione sulla passeggiata a mare di Pegli. Ora anche quell’ultimo tratto sarà a carico di Ireti, quindi la cifra inserita nel Triennale (che tra l’altro sarebbe stata disponibile attraverso un mutuo) viene a decadere, così come la fontana stessa. Restano da pagare con soldi pubblici, come detto, le attività preliminari di Itec, tra cui le indagini sui sottoservizi e i rilievi topografici della piazza.