Ripido, affascinante e sorprendente, il ponte romano di Nervi è una delle più interessanti testimonianze della storia e dell’evoluzione della città.
Oggi circondato da alcuni grandi palazzi di epoca contemporanea, il ponte che sovrasta il torrente Nervi ha una storia che si mischia con la leggenda.
Definito da tutti, appunto, ‘ponte romano’, è una struttura di pietra e mattoni con un’arcata a schiena d’asino che rende sia la salita che la discesa impervie.
Più che romana, la struttura che è arrivata fino a noi oggi potrebbe essere verosimilmente medievale, probabilmente costruita su una preesistenza romana.
Credenza popolare vuole però che il ponte sia romano e che da qui siano transitati Annibale e il suo esercito nel 218 a.C., dopi aver sconfitto i Romani.
Per altri, invece, qui è sicuramente passato Giulio Cesare, di ritorno dalla sua campagna in Gallia.
Anche tra chi sostiene che il ponte sia medievale, non mancano i sostenitori di ‘transiti famosi’ come quello di Dante Alighieri, passato da qui per raggiungere il nord Italia.
Ma il ponte è giunto fino ai giorni nostri per una pura fortuna.
Nel Seicento, infatti, vista la difficoltà ad attraversarlo per via della pendenza, si era studiato un progetto per l’abbattimento dello stesso e la realizzazione di un nuovo passaggio, con salita e discesa più dolci, rese possibili da due arcate.
Per fortuna il progetto rimase tale e il ‘ponte romano’ non venne toccato.